Sulla traccia di Nives – Erri De Luca

Incipit Sulla traccia di Nives – Erri De Luca

Incipit Sulla traccia di Nives

È l’ora di fine giornata, quando ci si infila in una tenda sullo spazio di neve o di roccia che abbiamo spianato. Ci si augura la buonanotte sapendo che l’insonnia sarà prevalente. Per riposo fa bene anche ascoltare il fiato regolare di quello tra noi che riesce a dormire.
Dal sacco piuma escono solo labbra per il fiato. Ci scambiamo parole per arrivare al sonno, almeno un piccolo crollo. Comincio io, nelle chiacchiere con Nives vado da primo in cordata.

Incipit tratto da:
Titolo: Sulla traccia di Nives
Autore: Erri De Luca
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Sulla traccia di Nives

Sulla traccia di Nives - Erri De Luca

Indice cronologico opere e bibliografia di Erri De Luca

Quarta di copertina / Trama

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Ha per artigli i ramponi sotto le scarpe d’alta quota, ha in mano le picozze per mordere i pendii ghiacciati, le decine di gradi sottozero. È una tigre di alta montagna Nives Meroi, italiana, tra le pochissime donne al mondo ad aver scalato sette dei quattordici giganti che superano gli ottomila metri. Ho seguito per un po’ la sua traccia, che in altro si perde dove non ho respiro. Lei scala senza bombola d’ossigeno e senza un aiuto di portatori d’alta quota.
Gioca pulito col mondo Nives Meroi la tigre, sopra i grattacieli di madre natura.
(Ed. Mondadori; Strade Blu)

Sulla traccia di Nives - Incipit - Erri De Luca

Autopsia virtuale – Patricia Cornwell

Incipit Autopsia virtuale

Nello spogliatoio del personale femminile butto il camice sporco nel cesto dei rifiuti pericolosi e mi tolgo gli altri vestiti e gli zoccoli. Mi domando se la scritta nera sul mio armadietto, col. scarpetta, verrà cancellata subito dopo la mia partenza per New England, domani mattina. Finora non ci avevo pensato, ma è un’idea che mi disturba. Una parte di me non vuole andare via.

Incipit tratto da:
Titolo: Autopsia virtuale
Autrice: Patricia Cornwell
Traduzione: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Titolo originale: Port Mortuary
Casa editrice: Mondadori

Libri di Patricia Cornwell

Copertine di Autopsia virtuale di Patricia Cornwell

Incipit Port Mortuary

Inside the changing room for female staff, I toss soiled scrubs into a biohazard hamper and strip off the rest of my clothes and medical clogs. I wonder if Col. Scarpetta stenciled in black on my locker will be removed the minute I return to New England in the morning. The thought hadn’t entered my mind before now, and it bothers me. A part of me doesn’t want to leave this place.

Incipit tratto da:
Title: Port Mortuary
Author: Patricia Cornwell
Publisher: Penguin
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Port Mortuary – letteralmente il porto dei morti – è il luogo in cui vengono smistati i cadaveri dei caduti in guerra della base dell’Aeronautica militare di Dover. È qui che Kay Scarpetta sta seguendo un corso di addestramento sulle autopsie virtuali quando, in una fredda sera di febbraio, viene richiamata in tutta fretta dalla nipote Lucy e dall’investigatore Pete Marino al CFC di Boston, il nuovo centro di medicina forense civile e militare da lei diretto. Qualcosa di molto grave e inspiegabile è appena accaduto, qualcosa che potrebbe rovinarla sia professionalmente che personalmente, travolgendo nello scandalo la struttura sperimentale di cui è a capo. Un giovane uomo, morto apparentemente per un malore e custodito nella cella frigorifera del CFC, viene trovato in un lago di sangue, e ciò avalla l’ipotesi che fosse ancora vivo quando vi è stato rinchiuso. L’autopsia sul suo cadavere rivela la presenza di agghiaccianti lesioni interne di origine sconosciuta, complicando ulteriormente il quadro. La situazione è tanto più seria in quanto Jack Fielding, vicecapo del centro, è scomparso nel nulla dopo essere stato indagato per un suo presunto coinvolgimento in altre morti sospette. Kay Scarpetta si trova di fronte a un caso estremamente difficile e pericoloso che ha pesanti riflessi non solo sulla sicurezza nazionale, ma anche sulla sua vita privata. In una frenetica corsa contro il tempo, con l’aiuto di Pete Marino, del marito Benton Wesley e della nipote Lucy, Kay deve affrontare un nuovo nemico scaltro e crudele e fare i conti con una vicenda che coinvolge i fantasmi di un passato mai sopito che la riporta indietro di vent’anni, agli inizi della sua carriera professionale. In Autopsia virtuale Patricia Cornwell fa ritrovare ai propri lettori una voce che non sentivano da anni – quella di Kay Scarpetta -, ritornando alla narrazione in prima persona che ha contraddistinto i suoi primi romanzi, dando accesso immediato e diretto alle riflessioni, ai dubbi e alle emozioni del personaggio, raccontando la storia nella sua prospettiva e restituendo tutta la sua complessità.
(Ed. Mondadori; Omnibus Stranieri)

Cronologia opere e bibliografia di Patricia Cornwell

L’amore quando c’era – Chiara Gamberale

Incipit L'amore quando c’era – Chiara Gamberale

Incipit L’amore quando c’era

Oggetto: Re: un abbraccio
Amanda. Ma pensa. «Fra tute le decerebrate che mi hai portato a casa, lo sai che quella è sempre stata la mia preferita?» mi ha detto mio padre, proprio quest’estate, in ospedale. Per fortuna il tumore ha fatto prestissimo: lui non vedeva l’ora di andarsene. È stata l’unica cosa che è riuscito a fare senza dare nell’occhio. Dolcemente, direi.
Non sarebbe male per nessuno vivere ottantadue anni come li ha vissuti lui e morire così.

Incipit tratto da:
Titolo: L’amore quando c’era
Autrice: Chiara Gamberale
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di L’amore quando c’era

L'amore quando c’era – Chiara Gamberale

Quarta di copertina / Trama

Uno dei casi della vita, un momento triste, diventa l’occasione forse a lungo cercata per ricucire un filo che si era spezzato: Amanda, che ha amato perdutamente Tommaso e lo ha lasciato senza spiegazioni da dodici anni, scrive una mail di condoglianze che è anche un messaggio nella bottiglia – come stai, dove sei, chi sei diventato? E, soprattutto: l’hai trovata, tu, mio antico grande amore, la Ricetta per la Felicità?
Tommaso risponde, prima cauto, poi incapace di resistere alla voce di un passato bruciante che si fa viva e presente domanda. Tommaso è sposato, ha due splendidi bimbi e un equilibrio che pare felicità. Amanda no, lei vive sola e alla perpetua ricerca di una compiutezza senza rimpianti: quell’alchimia misteriosa che solo gli altri, accanto a noi, sembrano trovare, ma che a noi è quasi sempre preclusa. Ai suoi alunni di scuola Amanda affida un tema sulla felicità, e le risposte sono tanto semplici e autentiche da lasciarla incerta sulla soglia di se stessa.
Forse solo l’antico amore, oggi ritrovato, può offrire la chiave della gioia senza compromessi. O, invece, sono i compromessi la sola chiave della gioia possibile?
Con coraggio Amanda rivela a Tommaso la sua risposta a questa domanda che tutti, prima o poi, ci poniamo. Come una mail inattesa, come un sms che giunge nella notte, come un tema scritto da ragazzi e ritrovato per caso: così la pienezza di un amore passato ci ritorna addosso all’improvviso, quasi a tradimento, con il rischio che tutto, al confronto, impallidisca. E allora bisogna decidere se guardare avanti – dove nulla è certo, ma tutto possibile – o indietro, dove la sirena confortante di una pienezza perduta ci chiama con il suo canto…
(Ed. Mondadori; Libellule Italiane)

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