Quella mattina l’odore era insopportabile.
Incipit L’albero dei microchip
Monrovia, Liberia, Africa occidentale
Incipit tratto da:
Quella mattina l’odore era insopportabile. Il fetore della sporcizia e del marciume ammorbava l’aria. Forse l’unica cosa immacolata era lo stemma bianco su campo azzurro delle Nazioni Unite sulle jeep blindate.
L’arrivo del colonnello era stato annunciato dal rombo del motore del fuoristrada della scorta. Quattro nigeriani, alti, ben nutriti e ben armati.
Kimmie si pulì le labbra unte di burro di palma. “Ecco i signori delle auto di lusso”, pensò prima di afferrare il bicchiere e concedersi una lunga sorsata di birra allo zenzero.
Titolo: L’albero dei microchip
Autore: Massimo Carlotto e Francesco Abate
Casa editrice: Edizioni Ambiente
Quarta di copertina / Trama
Liberia, Africa occidentale, Kimmie Dou, militare Onu, indaga su un traffico di armi legato all’esportazione illegale di diamanti.Dopo un appostamento al porto di Monrovia, lui e i suoi uomini individuano un carico sospetto in arrivo dall’Italia. Nessuno poteva immaginare cosa si nascondesse nel ventre di quella nave.
Piemonte, Italia. Matteo è un bambino autistico con la passione per l’informatica. La sua malattia lo espone agli scherzi dei compagni di classe: gli fanno credere che nel campo dove giocano a calcio crescono i computer. In realtà, il campo è una discarica abusiva di rifiuti elettronici. Il caso viene affidato al capitano della Finanza Nicola Einaudi.
Quale trama perversa porterà le due indagini a intrecciarsi? Cosa lega i diamanti e le armi agli smaltimenti illegali?
L’albero dei microchip è un viaggio nei meandri pi oscuri della politica e della criminalità internazionale, un romanzo inchiesta appassionato e incalzante.
(Ed. Ambiente; Verdenero)