Suburra – G. De Cataldo e C. Bonini

Incipit Suburra

Roma, luglio 1993
Nel buio umido della notte d’estate, tre uomini attendevano a bordo di un Fiat Ducato dei carabinieri parcheggiato sul lungotevere. Indossavano divise dell’arma, ma erano criminali. Dalla parte sbagliata di Roma li conoscevano con i nomi di battaglia di Botola, Lothar e Mandrake. Botola scese dal furgone e si affacciò sul fiume. Cacciò dalla tasca un novellino Gentilini sbriciolato e lo depose sulla spalletta. Arretrò di qualche passo e rimase a fissare un gabbiano che affondava il becco tra i rimasugli del biscotto.
– Che belli i gabbiani.
Risalí sul furgone. Quello che chiamavano Lothar si accese l’ennesima sigaretta e sbuffò.

Incipit tratto da:
Titolo: Suburra
Autori:Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini
Casa editrice: Einaudi

Libri di Giancarlo De Cataldo

Copertina di Suburra di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini

Quarta di copertina / Trama

«Il Libanese era morto.
Tanti altri erano morti, qualcuno era diventato infame, qualcuno si faceva la galera in silenzio, sognando di ricominciare, magari con un lavoretto senza pretese.
Il Samurai era ancora là. L’antico nome di battaglia denunciava ormai soltanto sogni abbandonati. Ad affibbiarglielo era stato il Dandi, ma lui aveva cercato di esserne degno.
E il potere, quello, era concreto, vivo, reale.
Il Samurai era il numero uno».
(Ed. Einaudi; Stile libero Big)

Indice cronologico opere Giancarlo De Cataldo

Da questo romanzo il film Suburra (2015) per la regia di Stefano Sollima