Suicidi dovuti – Aldo Busi

… l’amor.

Incipit Suicidi dovuti

… l’amor.
Giro la chiavetta dell’accessione.
Io… io… io… Basta, piantala, stop.
STOP?
Io sarei vergine, fino a prova contraria. Buon compleanno a me! Sono nato a cavallo fra Carnevale e Quaresima, un occhio al ridere e un occhio al piangere ed entrambi convergenti verso una specie di incantamento che ingenera ipnosi…

Incipit tratto da:
Titolo: Suicidi dovuti
Autore: Aldo Busi
Casa editrice: Frassinelli

Libri di Aldo Busi

Copertine di Suicidi dovuti di Aldo Busi

Quarta di copertina / Trama

Campanaro in seconda e segretano mancato, Pino Pigliacielo ha goduto per molti anni di una reputazione immeritata di maschio stupratore. Sono cose che capitano in un paese ricco e clericale come Pieve di Lombardia, dove perfino una catena di suicidi molto strana rischia di inanellarsi impunemente. Ma oggi Pino ha deciso di farla finita con le ipocrisie di tutti quanti, se stesso inclusi. Sente di doverlo a Marì, l’ultima vittima sacrificale di una popolazione intera: glielo deve, se non altro, perché era stato lui a procurarle l’unico libro che la bella Marì ha letto con piacere e che le ha fatto perdere ogni rassegnazione, «Madam Bovàri di un certo Flobert». Ma nella mandria degli assatanati e perbenissimo abitanti del luogo che oggi gli si presentano alla mente con un labirintico intreccio di intrallazzi e infamie e intrighi e incesti, non è facile scegliere chi sarà Abele e chi sarà Caino. Procedendo verso l’epico scontro finale tra un desiderio di giustizia visionario e la normalità del crimine della nostra realtà, Aldo Busi dipana da maestro la cattiva coscienza della provincia italiana media e allestisce un teatro di passioni altamente incendiario.
(Ed. Mondadori; Oscar Scrittori Moderni)

Cronologia opere e bibliografia di Aldo Busi

Un cuore di troppo – Aldo Busi

La lezione, gli insegnamenti che incidono indelebili nel tuo carattere…

Incipit Un cuore di troppo

La lezione, gli insegnamenti che incidono indelebili nel tuo carattere… che, data l’età avanzata e le poche novità nel sentimento dell’esistenza, credi ormai inalterabile come una roccia in una teca… e che danno una vera svolta al tuo modo di pensare, di sentirti, e di concepire le tue esperienze e tanto più tue quanto più sai di averle prese in affitto dagli altri… per esempio dal Monte di Pietà dell’amore che usuri… ti cadono in testa senza che te l’aspetti.

Incipit tratto da:
Titolo: Un cuore di troppo
Autore: Aldo Busi
Casa editrice: Mondadori

Libri di Aldo Busi

Copertine di Un cuore di troppo di Aldo Busi

Quarta di copertina / Trama

Da un ottobre all’altro, non cambia quasi lo scenario del Centro Antistress dove uomini e industriali e donne in cerca di mezze emozioni vengono per recuperare il sonno perduto. Qui tutti sono la fotocopia di tutti gli altri e nessuno si sognerebbe mai di raccogliere i grossi, lucidi, appetitosi marroni che, un ottobre dopo l’altro, rimangono a marcire nel sottobosco.
Qui però, proprio qui, un uomo si è innamorato di un uomo sposato e proprio qui racconta a un altro uomo la sua passione e la sua delusione. Come il primo era l’uomo più sbagliato di cui innamorarsi, il secondo è il più sbagliato a cui raccontare una storia d’amore, o anche di non amore: per lui è uguale, per lui è l’intera faccenda che non può riguardare nessun uomo reale, e non perché possa esserci o non esserci del sesso tra due maschi, ma perché nella realtà dei maschi non c’è posto per sentimenti come quelli che il fiducioso e incauto confidente pensa di aver avuto e insiste ancora a pensare di avere. Intorno, come sempre nei romanzi di Busi, rifulgono brillanti personaggi di donne, mogli e amanti e figlie e segretarie che sanno, sanno tutto anche quando fingono di non sapere niente dei presunti segreti degli uomini e continuano a fingere anche quando non vorrebbero più ma è troppo tardi sia per la realtà sia per tutti quei ricci di castagna persi nel sottobosco.
(Ed. mondadori: Oscar Scrittori Moderni)

Cronologia opere e bibliografia di Aldo Busi

Vendita galline Km 2 – Aldo Busi

Addio sono una donna morta.

Incipit Vendita galline Km 2

Addio sono una donna morta. Quando ai primi di settembre sono andata al concerto di Grace al San Babila, più per salutarla che per ascoltarla infilarsi di stonatura gracchiamento in quel fiasco totale che è stato, siccome lei in camerino non c’era e io avevo sete e la sete mi fa passare anche la nostalgia dei bei tempi nella Factory e del vecchio Andy Warhol fresco di cremazione che ci aveva fatto il ritratto quasi in contemporanea tanto che poi, dietro mia preghiera, accondiscendeva a farlo anche a mio Zio Romeo, be’, sono passata la bar ancora deserto e nel chiedere distrattamente “Un gin tonic, tonic appena appena” ho sentito una voce timida, intimidita, che sopra un tintinnio balbettava “Pre..prego!”, ho sollevato lo sguardo e ho visto quegli occhi grigi che sembrano uscire da una tempesta di sabbia rossa e di vento nero, sono rimasta con il bicchiere a mezz’aria a ascoltare quei sonagli dell’infanzia e, mentre la giovane barista in smoking bianco col farfallino rosa abbassava i suoi e arrossiva senza ragione, nella testa e forse nei miei occhi terrorizzati è balenato, l’unico pensiero possibile: “Lo sguardo del gaucho!”. […]

Incipit tratto da:
Titolo: Vendita galline Km 2
Autore: Aldo Busi
Casa editrice: A. Mondadori

Libri di Aldo Busi

Copertine di Vendita galline Km 2 di Aldo Busi

Quarta di copertina / Trama

Delfina è una donna morta. L’orologio che segna il tempo della sua storia di figlia degenere della ricca famiglia Pastalunghi non ha lancette e non ha cifre. Eppure lei scrittrice fallita tossicomane esperta in espedienti, rifiuto dei salotti milanesi, lesbica persa, insiste a credere di avere molto numeri e un’estrema speranza di vendetta: il suo amore, la sua Caterina. Certamente l’ingenua, balbettante, affascinante, giovane Caterina farà per lei quello che lei non è riuscita a fare. Distruggerà il potere odioso dei Pastalunghi, smaschererà la loro ipocrisia di industriali del tonno in scatola uccisori di delfini, difenderà il buon nome della morta ribelle. Delfina ne è sicura, o quasi. Non c’è molto da fidarsi. Non c’è nessuno di cui fidarsi, quando anche la tragedia va soggetta alla moda di trasformarsi in una farsa atroce. E intrighi paralleli che sembrano opposti possono rivelarsi complementari all’ultimo momento, come avviene in realtà nell’Italia dei potenti e come si dimostra in questo grande romanzo d’amore e di politica.
(Ed. Mondadori; Oscar Scrittori Moderni)

Cronologia opere e bibliografia di Aldo Busi