Le conseguenze del male – Gian Andrea Cerone

Incipit Le conseguenze del male - Gian Andrea Cerone

Incipit Le conseguenze del male

Resta incantato a osservare la ruota che gira.
Nell’aria bollente del tramonto il fruscio dei raggi produce un sibilo soffocato, simile al ronzio di una mosca morente. La bicicletta ha terminato il suo volo oltre il ciglio della strada e ora giace, spaccata in due, sul limitare del fosso. Il manubrio rovesciato all’indietro, le manopole infilzate nella terra riarsa, il triangolo del telaio distorto, il piantone spezzato all’altezza delle pedivelle, la sella incastrata sotto una griglia per il deflusso delle acque piovane. L’uomo osserva ogni particolare dell’incidente, chiude gli occhi e si mette in ascolto. Il rombo della provinciale ricorda il rantolo di un temporale in fuga, si sentono cani abbaiare nelle vicinanze. Nel frattempo il ronzio declina in un soffio, la ruota rallenta i giri, il suono si spegne.
Soltanto allora riapre gli occhi.
Cerca con lo sguardo il corpo della donna. Lo ritrova lì, immobile, disteso accanto all’altra bicicletta. Avanza a passo deciso, la guarda dall’alto. Studia i lineamenti delicati, il viso pallido, i capelli scarmigliati e sporchi di polvere. Da un taglio sul labbro superiore sgorga un rivolo di sangue che lambisce la base del naso e scivola giù, lungo la guancia. Per un istante gli sembra di udire un motore che si avvicina, poi l’eco remota si allontana e svanisce nella calura.
(Prologo)

Incipit tratto da:
Titolo: Le conseguenze del male
Autore: Gian Andrea Cerone
Casa editrice: Guanda
In copertina: illustrazione di Giancarlo Caligaris
Qui è possibile leggere le prime pagine di Le conseguenze del male

Le conseguenze del male - Gian Andrea Cerone

Quarta di copertina / Trama

In una Milano torrida e semideserta di metà agosto, una donna viene trovata annegata nel Lambro. Non è il primo caso, nelle ultime settimane altre tre donne sono morte in circostanze misteriose. Tutte sono rimaste senza identità. Due giovani poliziotte della UACV, l’Unità di Analisi del Crimine Violento, non sono convinte che si tratti di suicidi e approfittano delle vacanze del resto della squadra per mettere in piedi un’indagine in proprio.
La loro solitudine dura poco, perché il commissario Mandelli, che si sta godendo gli ultimi giorni di mare in Liguria con la moglie Isa, viene richiamato in città per seguire la pista di un rapimento che lo tocca da vicino: è scomparsa quella Clara per cui tanti anni prima il suo cuore di marito fedele aveva (quasi) vacillato. l’ispettore Casalegno, in pieno idillio amoroso in montagna, non potrà sottrarsi all’obbligo morale di dare man forte al suo capo e mentore.
Mentre l’inchiesta sui presunti suicidi scoperchia un baratro di orrore e prigionia, la caccia di Mandelli e Casalegno si addentra nei meandri della vecchia e nuova criminalità impegnate in una feroce lotta per il potere.
Tra colpi di scena, sparatorie e piani di vendetta, le indagini si intrecciano, trascinando la squadra di Mandelli e il lettore fin nel cuore della Brianza, dove una cascina maledetta è lo scenario di vecchi fantasmi e crimini indicibili. Nella vertiginosa ricerca di verità, nessuno potrà sottrarsi alle conseguenze del Male
(Guanda)

Cronologia opere, libri, biografia di Gian Andrea Cerone su Incipitmania

Abbaiare alla luna – Valeria Corciolani

Incipit Abbaiare alla luna - Valeria Corciolani

Incipit Abbaiare alla luna

Tac tac tac.
La lama del coltello cala ritmica e precisa, mentre i tocchetti di patata vanno ad aggiungersi alle verdure ammucchiate ai lati del tagliere.
Sembrerebbe una cosa in cui incanalare tutta la propria attenzione, invece non ha neppure bisogno di guardare: polso, lama, dita, un meccanismo oliato e perfetto, dove ogni movimento segue il successivo senza sbavature o tentennamenti. Una liscia certezza. Un rifugio sicuro.
Tac tac tac.
Il respiro si accorda ai gesti.
Tac tac tac.
Il cervello si svuota.
Tac tac tac.
E i pensieri si sfilacciano, smettendola una buona volta di sbattere qua e là dentro al cranio come mosche dentro a un bicchiere.
O almeno di solito è così.
Non oggi.
Lo ha capito subito, è bastato sbirciare come ha varcato la soglia della cucina per afferrare la sedia e stravaccarsi lì, in silenzio, con quel sorrisetto a sciabolare in due la faccia.
Tac tac tac, tac tac tac…
Una ciocca scivola dalla bandana per appiccicarsi alla fronte sudata.
La sposta con un gesto nervoso del polso, poi abbassa la grossa mano per afferrare una patata bianca quarantina dalla montagnola che sta a sgocciolare nel grosso scolapasta di acciaio. Accarezza con il pollice la superficie tonda e liscia, che pare la guancia di quei Bambin Gesù di gesso che toccava baciare, in un promiscuo di saliva e umori, per la processione dell’Epifania, nell’odore di candele, cera per pavimenti, vestiti vecchi e corpi poco puliti. Non è un ricordo particolarmente felice, ma ora darebbe un braccio per essere lì e con un “poi” ancora tutto da scegliere e costruire.
Tac tac tac.

Incipit tratto da:
Titolo: Abbaiare alla luna
Autrice: Valeria Corciolani
Casa editrice: Indomitus
In copertina: © Efasein © den-sau-pin / Shutterstock
Qui è possibile leggere le prime pagine di Abbaiare alla luna

Abbaiare alla luna - Valeria Corciolani

Quarta di copertina / Trama

È una fredda sera di un maggio che non cede il passo alla primavera quando il corpo senza vita di una giovane donna viene trovato in un bosco di Blavy.
Per l’ispettrice Piera Jantet della questura di Aosta si tratta di un lampante caso di omicidio, ma le evidenze si fermano qua: nessun nome, nessuna traccia e, soprattutto, nessun movente. Il vicequestore Pezzolari però è stato chiaro: una settimana per arrivare in fondo alla faccenda, non un giorno in più! Fortuna che Piera Jantet non è certo tipo da lasciarsi scoraggiare da tempi stretti e ostacoli apparentemente insormontabili: la sua settimana è già iniziata male con l’archiviazione di un vecchio caso su un traffico di preziosi che stava seguendo da mesi e con improbabili denunce di strani furti e scomparse “floreali”.
Ma proprio mentre tenta di sistemare questi assurdi tasselli, comincerà a prender forma un disegno legato al presente quanto al passato che porterà l’ispettrice Jantet e il fido agente scelto Camagna a confrontarsi di nuovo con l’ex ispettore Jules Rosset, ora nel suo buen retiro piemontese impegnato in un gagliardo progetto in cui ha coinvolto anche l’ignara Alma e l’amico medico legale Orlando Calabrò.
E si sa, “la scimmia dell’indagine” è dura da scalzare e infatti Rosset non si farà pregare, lasciandosi lambire da questo caso che, tra cipressi nani, porcini, solitudini e segreti inconfessabili, finirà per svelarsi, un pezzo alla volta, sotto lo sguardo indifferente della luna.

Cronologia opere, libri, biografia di Valeria Corciolani su Incipitmania

Trudy – Massimo Carlotto

Incipit Trudy- Massimo Carlotto

Incipit Trudy

Duccio Baldi sbuffò contrariato quando parcheggiò di fronte a Mancini. Il locale era un’autentica istituzione nella zona industriale. Bar, tabaccheria, self-service con cucina casalinga, aperto per dodici ore dalle sei del mattino, sempre colmo di gente con il bicchiere in mano e la bocca piena. Il colore predominante era il blu delle tute, e il chiasso delle voci era costante. Baldi era a disagio. Come titolare della Tosco Security, che si occupava della guardiania di diverse aziende della zona, era abituato a prendersi a cornate con gli operai quando erano in agitazione e si permettevano certe libertà, e non a bere un bicchiere nello stesso posto. Insomma, per nessun motivo al mondo avrebbe messo piede li dentro, ma doveva parlare di una faccenda delicata con Alex Semeraro, un suo dipendente, che da qualche mese era di casa da Mancini. Si era quasi fidanzato con Lorella, la figlia del titolare, che serviva al banco. Il «quasi» era riferito alla cautela dei genitori di lei nell’accettare la coppia, dato che avrebbero preferito ben altri pretendenti. Per il locale passavano tanti giovanotti, ma Lorella si era invaghita proprio di Alex. Il primo problema era l’età: trentott’anni lui, ventisei la figliola. La madre, che amava la schiettezza, l’aveva avvertita: «Guarda che un domani finiresti per fargli da badante».

Incipit tratto da:
Titolo: Trudy
Autore: Massimo Carlotto
Casa editrice: Einaudi
In copertina: foto Alexandre Cappellari / Arcangel Images
Qui è possibile leggere le prime pagine di Trudy

Trudy - Massimo Carlotto

Quarta di copertina / Trama

Ludovica Baroni era una commessa. Poi un matrimonio che sembra quello giusto e la sua vita cambia. Quanto e come non l’avrebbe mai immaginato. Da un giorno all’altro l’uomo che ha sposato, uno dei piú importanti commercialisti di Lecco, sparisce. Né la polizia né lei stessa – che fra lo sconcerto generale se ne va in vacanza sulla riviera romagnola – paiono molto interessati a cercarlo. Strano, perché invece c’è chi è disposto a pagare un sacco di soldi pur di sapere che fine ha fatto, a ingaggiare una società che si occupa di sicurezza e a richiedere l’attenzione speciale di Gianantonio Farina, che nella ditta i soci chiamano il Grigio e i dipendenti il Dottore. Lui è il responsabile delle «indagini non autorizzate». Tipo questa, cosí riservata che in pochissimi ne conoscono la ragione. Farina fa spiare Ludovica, la fa pedinare, intercettare. Le assegna anche un nome in codice: Trudy. Tutto è sotto controllo. O forse no.
(Einaudi)

Cronologia opere, libri, biografia di Massimo Carlotto su Incipitmania