Andorra – Peter Cameron

Incipit Andorra

Tanti anni fa lessi un libro ambientato ad Andorra e l’idea del paese che ne ricavai mi rimase talmente impressa che quando, costretto dalle circostanze, dovetti ricominciare in un posto nuovo, mi fu immediatamente chiaro dove andare. E arrivarci, visto il mondo di oggi, non era difficile; così partii, lasciandomi alle spalle quel che mi era necessario lasciare – cioè tutto. È incredibile la facilità con cui, volendo o avendone la necessità, si può cambiare vita.
Tuttavia, com’è ovvio, non l’ho cambiata veramente. La mia vita è sempre la stessa, però in un altro paese: Andorra.

Incipit tratto da:
Titolo: Andorra
Autore: Peter Cameron
Traduzione: Giuseppina Oneto
Titolo originale: Andorra
In copertina: Michaël Borremans, Il vantaggio (2001). Courtesy Zeno X Gallery, Antwerp. Foto di Felix Tirry
Casa editrice: Adelphi

Libri di Peter Cameron

Andorra di Peter Cameron

Incipit Andorra

Many years ago I read a book that was set in Andorra and it introduced to me a notion of that country that remained in my mind, so that when I was compelled by circumstances to begin my life again in some new place, I knew immediately where I wanted to go. And it was not difficult to get there, the world being how it is these days, and I went; I left behind all that I needed to leave behind. Which is to say everything. It is remarkable, the ease with which one can change one’s life, if one wants, or needs, to.
Yet of course I didn’t actually change my life. I am living the same life, only in a different country: Andorra.

Incipit tratto da:
Title: Andorra
Author: Peter Cameron
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Lasciatosi alle spalle San Francisco insieme a quel che gli era necessario lasciare – «cioè tutto» –, Alex Fox approda a La Plata, la soleggiata capitale del minuscolo Sta­to di Andorra, dove spera di poter cominciare una nuova vita. E la scelta sembra quanto mai azzeccata: «Chiunque viva ad Andorra viene considerato suo cittadino» recita la Costituzione, e in effetti sono in molti a mostrarsi subito ansiosi di conquistare le simpatie del nuovo arrivato. Come Mrs Reinhardt, anziana ospite del­l’unico albergo in città, che chiede ad Alex di leggere per lei; o Sophonsobia, matrona della potente famiglia Quay, che certo non sarebbe contraria a una liaison tra lui e l’amabile figlia Jean; o i coniugi Dent, che ben presto lo mettono a parte dei lati meno limpidi del loro matrimonio. Approfondendo via via le sue nuove conoscenze, Alex si renderà conto di non essere il solo a fuggire dal proprio passato, finché, sempre più coinvolto nella vita sotterranea di Andorra, scoprirà «le stanze grigie e senza finestre dietro al favoloso scenario». E quando dalle acque del porto di La Plata emergeranno due cadaveri con chiari segni di morte violenta, lui sarà fra i principali indiziati: la tragedia, è fatale, non può essere trascesa, né cancellata o dimenticata. Già in questo romanzo Peter Cameron si mostra a proprio agio nell’universo narrativo che ha affascinato i lettori di Coral Glynn, e perfettamente padrone di quella tecnica del progressivo disvelamento che non mancherà, anche qui, di tenerci avvinti alle sue pagine – sino al colpo di scena finale.
(Ed. Adelphi; Fabula)

Indice cronologico opere e bibliografia di Peter Cameron

Cose che succedono la notte – Peter Cameron

La sera scese con un’immediatezza snervante, come un sipario abbassato in fretta su uno spettacolo amatoriale andato nel peggiore dei modi.

Incipit Cose che succedono la notte

La sera scese con un’immediatezza snervante, come un sipario abbassato in fretta su uno spettacolo amatoriale andato nel peggiore dei modi. E poco dopo l’uomo si rese conto che il buio non era dovuto al tramonto del sole ma al treno, entrato in una fitta foresta dopo aver percorso distese di neve per l’intero pomeriggio. Gli abeti, alti e compatti, si stringevano intorno ai binari, simili a scolari accalcati davanti alla finestra della classe per vedere meglio uno spaventoso incidente accaduto in strada.
La moglie gli sedeva davanti; erano gli unici due passeggeri nella piccola carrozza rivestita in legno di un treno d’altri tempi. Fissava assente fuori dal finestrino e pareva ipnotizzata dall’infinita vastità della tundra, ma non appena il treno entrò nel bosco scuro si ritrasse all’improvviso, come se gli alberi che sfioravano la vettura potessero graffiarla. Si portò una mano alla guancia, nel punto in cui la sera prima si era sbucciata malamente la pelle.

Incipit tratto da:
Titolo: Cose che succedono la notte
Autore: Peter Cameron
Traduzione: Giuseppina Oneto
Titolo originale: What Happens at Night
In copertina: USA. North and South Carolina (agosto 2017). Fotografia di Gregory Halpern tratta dal progetto Confederate Moons.gregory halpern/magnum photos/contrasto
Casa editrice: Adelphi

Bibliografia Peter Cameron

Copertine di Cose che succedono la notte di Peter Cameron

Quarta di copertina / Trama

Questo libro è fatto di buio e di neve. Di un treno nella notte, e di una coppia senza nome che scende in una stazione deserta del Grande Nord. Di un immenso, lussuoso albergo nel cuore di una foresta. Delle sue stanze chiuse, dei suoi infiniti corridoi, dell’isola di luce del suo bar. Dei suoi ambigui ospiti – una vecchia cantante che tutto ha visto, e un losco uomo d’affari con un suo crudele disegno. E ancora, di un sinistro orfanotrofio, e di un enigmatico guaritore. Non tutti gli scrittori avrebbero saputo trasformare questa materia in un avvincente, misterioso romanzo. Ma Peter Cameron, questo nel tempo lo abbiamo imparato, è uno scrittore a parte.
(Ed. Adelphi)

Indice cronologico opere Peter Cameron

Coral Glynn – Peter Cameron

Quella primavera – la primavera del 1950 – era stata particolarmente piovosa.

Incipit Coral Glynn

Quella primavera – la primavera del 1950 – era stata particolarmente piovosa.
In fondo al giardino di villa Hart s’era formata una pozza da cui spuntavano ardite le corolle smerlate dei crocchi, come bambini tremanti durante l’ora di nuoto. La ghiaia bionda dei sentieri era diventata verde, rivestita da una sottile patiaìna limacciosa, e prima di sedersi sulle due panchine di cemento, a fianco del cancello che si apriva sul fiume, bisognava togliere le chiocciole e le lumache.
L’umidità eccessiva del giardino non preoccupava nessuno a villa Hart tranne la nuova infermiera che, arrivata il giovedì, aveva tentato, nei pomeriggi più miti, di sedersi fuori per qualche momento, lontano dalla malattia e dalla tensione che regnava in casa. Il giardino però le era parso assai poco accogliente e aveva deciso di non uscire.

Incipit tratto da:
Titolo: Coral Glynn
Autore: Peter Cameron
Traduzione: Giuseppina Oneto
Titolo originale: Coral Glynn
Casa editrice: Adelphi

Libri di Peter Cameron

Copertine di Coral Glynn di Peter Cameron

Incipit Coral Glynn

That spring — the spring of 1950 — had been particularly wet.
An area at the bottom of the garden at Hart House flooded, creating a shallow pool through which the crocuses gamely raised their little flounced heads, like cold shivering children in a swimming class. The blond gravel on the garden paths had turned green, each pebble wrapped in a moist transparent blanket of slime, and one could not sit on either of the two cement benches that flanked the river gate without first unhinging the snails and slugs adhered to them.
The excessive moistness of the garden was of no concern to anyone at Hart House except for the new nurse, who had arrived on Thursday, and had attempted, on the two afternoons that were somewhat mild, to sit outside for a moment, away from the sickness and strain in the house. But she found the garden inhospitable, and so had resolved to stay indoors.

Incipit tratto da:
Title: Coral Glynn
Author: Peter Cameron
Publisher: Farrar Straus & Giroux
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Ci sono libri – anche grandi libri – che si ricordano magari per la storia, o i personaggi, o le atmosfere. Poi ce ne sono altri, più rari e sfuggenti, che all’universo parallelo della letteratura arrivano in un modo diverso – curvando lo spaziotempo della narrazione per portarci in una scena che, al di fuori delle loro pagine, sembra non voler esistere. Ad esempio in una grande villa nella campagna inglese del 1950, dove Coral, che al mondo non ha più nulla e nessuno, arriva per assistere la padrona di casa, mentre il figlio di lei, il maggiore Clem­ent Hart, cerca di guarire dalle ferite che gli ha lasciato la guerra. In quelle stanze buie, gelide e spettrali, Coral e Clement arrivano in brevi momenti, con le parole, quasi a toccarsi. Ma ogni volta, dalla caligine che si insinua ovunque, qualcosa – un anello rubato, un inquietante gioco infantile, un misterioso profumo di fiori – si materializza, costringendo il desiderio e il bisogno ad assumere una forma meno categorica dell’amore. È l’inizio di un viaggio lieve, doloroso e imprevedibile, difficile da raccontare e impossibile da dimenticare. Che Peter Cameron ci invita a intraprendere con una sola promessa, quella di guidarci, per minuscoli slittamenti delle emozioni, a un finale che non ci aspetteremmo – e di farci sentire improvvisamente molto vicini «al cuore dorato e incandescente del­l’universo».
(Ed. Adelphi; Letteratura Nordamericana)

Cronologia opere e bibliografia di Peter Cameron