L’orizzonte della notte – Gianrico Carofiglio

Incipit L'orizzonte della notte - Gianrico Carofiglio

Incipit L’orizzonte della notte

Anni fa ho letto l’autobiografia di un famoso avvocato americano.
Il libro era cosí cosí, in molti punti anche noioso, ma raccontava un aneddoto che mi è rimasto impresso.
L’autore, appena laureato a Harvard, viene assunto da un prestigioso studio legale. Dopo mesi di pratica trascorsi a preparare fascicoli per altri, arriva il grande giorno: quello del primo processo che dovrà trattare personalmente insieme al titolare dello studio, interrogando i testimoni e discutendo la causa di fronte a una giuria.
Il suo capo gli dà appuntamento davanti al palazzo di giustizia con mezz’ora d’anticipo. Probabilmente, immagina lui, per fare un ultimo punto sulla strategia e sulle questioni da affrontare. Quando si incontrano, però, quello si limita a dirgli di seguirlo. Percorrono i corridoi deserti, che a breve – con l’inizio delle udienze – si trasformeranno in alveari impazziti, ed entrano nell’aula. L’ambiente è uno di quelli che abbiamo visto tante volte nei film: architettura neoclassica, maestosa ed enfatica, che pare voler esaltare la solennità dei riti che vi si celebrano.
Il vecchio avvocato dice al giovane di guardarsi attorno, di pensare a dove si trova, a quanto sta per accadere in quel luogo. Dopo qualche minuto, gli domanda cosa stia provando.
«Reverenza», risponde il giovane.
«Bene, cerca di imprimere nella mente questa sensazione. Se un giorno ti capiterà di entrare in un’aula di giustizia senza percepirne nemmeno piú un frammento, allora sarà arrivata l’ora di smettere».

Incipit tratto da:
Titolo: L’orizzonte della notte
Autore: Gianrico Carofiglio
Casa editrice: Einaudi

Cronologia opere, libri, biografia di Gianrico Carofiglio su Incipitmania

L'orizzonte della notte - Gianrico Carofiglio

Quarta di copertina / Trama

Una donna ha ucciso a colpi di pistola l’ex compagno della sorella. Legittima difesa o omicidio premeditato? La Corte è riunita in Camera di Consiglio. In attesa della sentenza l’avvocato Guerrieri ripercorre le dolorose vicende personali che lo hanno investito nell’ultimo anno. E si interroga sul tempo trascorso, sul senso della sua professione, sull’idea stessa di giustizia.
Un’avventura processuale enigmatica, dal ritmo impareggiabile, che si intreccia a un’affilata meditazione sulla perdita e sul rimpianto, sulle inattese sincronie della vita e sulla ricerca della felicità.
(Einaudi; Stile Libero Big)

L’ora del caffè – Gianrico e Giorgia Carofiglio

Incipit L'ora del caffè - Gianrico e Giorgia Carofiglio

Incipit L’ora del caffè

Poche espressioni hanno avuto tanto successo nell’epoca di internet come «ok boomer». L’archeologia del web ha un fascino inesauribile. Una veloce ricerca ci dice che nel 2019 «ok boomer» è stata eletta parola – o meglio «locuzione» – dell’anno dai lettori di un giornale neozelandese ed è arrivata seconda in una competizione in Svizzera. Ma soprattutto ha avuto il dubbio privilegio di conquistare la vetta di una singolare classifica redatta sin dal 1976 in una università del Michigan. Si tratta di un elenco riguardante modi di dire che – a parere degli estensori – andrebbero banditi dall’inglese della regina per «il loro uso scorretto, eccessivo o per la loro generale inutilità».
«Boomer» si riferisce ai Baby Boomer, la generazione che è nata tra il dopoguerra e il 1965. «Ok boomer» è l’epitome della frustrazione che i giovani, ormai anche trentenni, provano nei confronti dei nati durante il boom demografico e porta con sé l’amarezza del non sentirsi presi sul serio. Come nel caso della deputata venticinquenne che ha apostrofato con questa espressione il collega, molto piú grande di lei, che l’aveva interrotta durante un discorso sull’emergenza climatica ai membri del parlamento neozelandese.
È il titolo di una canzone diventata virale su TikTok, utilizzata da milioni di utenti per manifestare il loro disappunto nei confronti di adulti che li accusano di essere egocentrici, svogliati e senza etica del lavoro. È in milioni di video e meme sparsi sul web. È presto diventata una locuzione controversa, da molti percepita come discriminatoria. È, in pratica, il sintomo di una frattura sempre piú ampia, una vera e propria faglia, tra le generazioni. Il libro che avete fra le mani è nato da una scommessa azzardata: provare a elaborare – a ricomporre? – disaccordi e incomprensioni fra due individui collocati sui versanti opposti di quella faglia.
Per certe imprese complicate ci vogliono i rituali. Il nostro è stato sederci al tavolo della cucina, con due tazze di caffè americano e parlare, litigare, ragionare. Com’era possibile che interpretassimo le cose in modo cosí diverso, nonostante avessimo valori politici ed etici simili? Bisognava aprire una finestra l’uno nell’universo dell’altra, e viceversa. Ci abbiamo provato, argomento per argomento. Cercando una sintesi, capitolo per capitolo. Ci piace pensare che nel risultato finale, frutto faticoso di scritture e riscritture, si possano intuire le diverse posizioni da cui siamo partiti e il movimento dialettico che le ha avvicinate, smussate, mutate.
Le conversazioni fra due generazioni apparentemente incompatibili, insomma.

Incipit tratto da:
Titolo: L’ora del caffè. Manuale di conversazione per generazioni incompatibili
Autori: Gianrico Carofiglio e Giorgia Carofiglio
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di L’ora del caffè

L'ora del caffè - Gianrico e Giorgia Carofiglio

Cronologia opere, libri, biografia di Gianrico Carofiglio su Incipitmania

Quarta di copertina / Trama

Possiamo passare una vita a discutere senza mai capirci, in particolare quando apparteniamo a generazioni diverse. Quasi sempre è un problema di coordinate: ognuno ha le sue e rifiuta di abbandonarle, anche solo un po’. Essere figlia e padre non semplifica le cose. Stanchi di «conversare a vuoto», Giorgia e Gianrico Carofiglio si sono seduti a un tavolo e hanno affrontato con occhi nuovi alcuni degli argomenti che piú li hanno divisi. Questioni che riguardano ciascuno di noi come il clima, il femminismo, il cibo. La politica. Non hanno eliminato tutte le loro divergenze, ma hanno elaborato una serie di ragionamenti – veri e propri saggi brevi, tessere di un mosaico sorprendente – in cui si combinano entrambi i punti di vista. Una scommessa audace e allegra sulle possibilità di un linguaggio comune, di un’idea condivisa del mondo e del futuro.
(Ed. Einaudi; Stile Libero Big)

L'ora del caffè - Audiolibro - Gianrico e Giorgia Carofiglio

Rancore – Gianrico Carofiglio

Incipit Rancore - Gianrico Carofiglio

Incipit Rancore

Veniva ai giardini sempre di sabato o di domenica. Arrivava nella zona in cui di solito mi alleno, si sedeva su una panchina, non troppo vicina e non troppo lontana dagli attrezzi, tirava fuori un libro e un taccuino dallo zainetto, si metteva a leggere e di tanto in tanto prendeva appunti. Anche se faceva freddo. Qualche volta alzava la testa e si guardava attorno, con un’espressione incuriosita, come si fosse reso conto solo in quel momento di dove si trovava.
Un giorno ci eravamo incrociati e si era fermato ad accarezzare Olivia. Olivia è un bull terrier; non è aggressiva – se non fai una mossa sbagliata con lei o con la sua amica Penelope – però neanche socievole, con gli estranei. Puoi accarezzarla, ti lascia fare, ma ostenta una totale indifferenza. Lo so che sovrappongo a un animale categorie interpretative che vanno bene per le persone (e nemmeno per tutte), eppure mi piace pensare che Olivia, come me, detesti gli atteggiamenti paternalistici e condiscendenti e cerchi di non familiarizzare con chi li adotta.
In ogni caso, il tizio disse buongiorno e si abbassò per accarezzarla, senza chiedere se fosse pericoloso. Le mise una mano sul collo e le sfiorò, con pollice e medio, gli angoli della bocca. Olivia parve deliziata, offri la gola con voluttà, scodinzolò con forza, lei stessa stupita – suppongo – di ciò che stava accadendo.
– Come si chiama?
Fui sul punto di rispondere: Penelope. Ovviamente lui intendeva il cane.
– Olivia.
– Bel nome. Bellissima lei. Buon allenamento, – disse andandosene.
Da allora ci salutavamo, quasi sempre solo un cenno a distanza.

Incipit tratto da:
Titolo: Rancore
Autore: Gianrico Carofiglio
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Rancore

Rancore di Gianrico Carofiglio

Cronologia opere, libri, biografia di Gianrico Carofiglio su Incipitmania

Quarta di copertina / Trama

Un barone universitario ricco e potente muore all’improvviso; cause naturali, certifica il medico. La figlia però non ci crede e si rivolge a Penelope Spada, ex Pm con un mistero alle spalle e un presente di quieta disperazione. L’indagine, che sulle prime appare senza prospettive, diventa una drammatica resa dei conti con il passato, un appuntamento col destino e con l’inattesa possibilità di cambiarlo. Nelle pieghe di una narrazione tesa fino all’ultima pagina, Gianrico Carofiglio ci consegna un’avventura umana che va ben oltre gli stilemi del genere; e un personaggio epico, dolente, magnifico.
(Ed. Einaudi; Stile Libero Big)