Cocaina – M. Carlotto, G. Carofiglio, G. De Cataldo

Incipit Cocaina - Carlotto - Carofiglio - De Cataldo

Incipit Cocaina

L’ispettore Campagna si avvicinò alla volante. I due agenti dell’equipaggio tenevano d’occhio i curiosi che si accalcavano cercando di capire come mai gli sbirri avessero fatto irruzione in quell’appartamento nel vecchio ghetto di Padova all’ora dell’aperitivo. Buona parte erano studenti, giovani professionisti e commesse che sorseggiavano spritz da grandi bicchieri di plastica. Fino a poco prima riempivano i locali della zona, ma la voce si era sparsa in fretta. Anche l’ispettore Giulio Campagna stava bevendo un calice insieme a un paio di amici in una piazza poco lontana prima di essere raggiunto dalla telefonata di Damiano Pinamonti, il collega che stava dirigendo l’operazione.
«Giulio, abbiamo trovato solo tre etti».
«Cercate meglio. Il mio informatore era sicuro».
«Dammi una mano, – sussurrò Pinamonti. – Per favore».
Campagna sbuffò e masticò tra i denti un’imprecazione. Poi ingollò quello che rimaneva del vino e uscì, inseguito dai lazzi degli amici. I padovani erano maestri nell’arte di prendere per il culo. Non toccava all’ispettore essere presente alla perquisizione e il suo arrivo avrebbe fatto capire a tutti che era stato lui a servire su un piatto d’argento la soffiata. E questo non andava affatto bene perché poteva portare a individuare la fonte. L’unico motivo che spingeva Campagna a farsi largo tra i curiosi era che Pinamonti stava inanellando un insuccesso dietro l’altro e si stava candidando a finire seppellito in qualche ufficio. Invece era solo un bravo poliziotto in un brutto periodo. Capitavano a tutti periodi come quelli, la differenza era la durata: nel caso del collega, ormai imbarazzante.
(La pista di Campagna; Massimo Carlotto)

Incipit tratto da:
Titolo: Cocaina
Autori: Massimo Carlotto, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Cocaina

Cocaina - M. Carlotto, G. Carofiglio, G. De Cataldo

Quarta di copertina / Trama

Massimo Carlotto torna a raccontarci il Nordest dei piccoli e grandi intrecci criminali attraverso la lente originale dell’ispettore Campagna, poliziotto ribelle, chiamato a sgominare una banda di trafficanti di cocaina e costretto ad agire sempre piú da solo, se vuole salvare la propria carriera.
Attraverso una serie di incontri e dialoghi in un caffè in riva al mare tra uno scrittore in crisi e una donna carica di mistero, Gianrico Carofiglio compone una storia tragica e avvincente di perdizione e riscatto, che ha in un amore «folle», segnato dalla droga, il suo punto di non ritorno.
Tra narcos messicani, giovani geni della finanza laureati alla Bocconi ma al soldo della ‘ndrangheta, nuovi ricchi e balordi di periferia, poliziotti di strada e finanzieri, Giancarlo De Cataldo ci svela, in questo racconto rocambolesco che ha la misura del romanzo breve, una Milano livida, strangolata da un’economia fondata sulla droga e sull’illegalità.
(Ed. Einaudi)

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Il silenzio dell’onda – Gianrico Carofiglio

Incipit Il silenzio dell'onda - Gianrico Carofiglio

Incipit Il silenzio dell’onda

Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando.
Forse era anche lei una paziente e aveva l’appuntamento alle quattro, si disse salendo le scale verso lo studio.
Il campanello suonò, la porta si aprì poco dopo e il dottore lo fece entrare. Come al solito percorsero in silenzio il corridoio, fra gli scaffali pieni di libri, arrivando nello studio e presero posto. Roberto davanti alla scrivania, l’altro dietro.
“E allora, oggi come va? L’ultima volta era di cattivo umore.”
“Oggi va meglio. Non so per quale motivo, mentre salivo le scale, mi è venuta in mente una vecchia storia dei miei primi anni nei carabinieri.”
“Me la racconti.”

Incipit tratto da:
Titolo: Il silenzio dell’onda
Autore: Gianrico Carofiglio
Casa editrice: Rizzoli
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il silenzio dell’onda

Il silenzio dell'onda - Gianrico Carofiglio

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Quarta di copertina / Trama

Da mesi, il lunedì e il giovedì, Roberto Marías attraversa a piedi il centro di Roma per raggiungere lo studio di uno psichiatra. Si siede davanti a lui, e spesso rimane in silenzio. Talvolta i ricordi affiorano.
E lo riportano al tempo in cui lui e suo padre affrontavano le onde dell’oceano sulla tavola da surf.
Lo riportano agli anni rischiosi del suo lavoro di agente sotto copertura, quando ha conosciuto il cinismo, la corruzione, l’orrore. Fuori, ma anche dentro di sé. Di professione fantasma, ha imparato a ingannare, a tradire, a sparire senza lasciare traccia. Una vita che lo ha ubriacato e travolto.
Le parole del dottore, le passeggiate ipnotiche in una Roma che lentamente si svela ai suoi occhi, l’incontro con Emma, come lui danneggiata dall’indicibilità della colpa, gli permettono di tornare in superficie. E quando Giacomo gli chiede aiuto contro i suoi incubi di undicenne, Roberto scopre una strada di riscatto e di rinascita.
Con una narrazione serrata e struggente sui padri e i figli, la mancanza e le assenze e la fragilità degli uomini, Gianrico Carofiglio regala ai lettori un nuovo, indimenticabile personaggio.
(Ed. rizzoli; La scala)

Non esiste saggezza – Gianrico Carofiglio

Incipit Non esiste saggezza - Gianrico Carofiglio

Incipit Non esiste saggezza

Questo racconto è ispirato a un fatto realmente accaduto su un aereo, da qualche parte del mondo, nella primavera 1996.

“Mi scusi, posso farle una domanda?”
Quasi sobbalzai. Aveva parlato senza girarsi – solo un movimento appena accennato del capo – e senza preavviso. L’accento era impercettibilmente straniero. E lei era bella, con gli zigomi alti, un naso largo che le dava anche un aria decisa e simpatica, i capelli lunghi e scuri.
“Prego.”
Prego. Una vita che giuravo a me stesso che non avrei mai più usato quell’espressione, assieme a sale, buondì e altre schifezze del genere.
“Vorrei sapere il nome del suo profumo.”
(Racconto: Città)

Incipit tratto da:
Titolo: Non esiste saggezza
Autore: Gianrico Carofiglio
Casa editrice: Rizzoli

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Non esiste saggezza - Gianrico Carofiglio

Quarta di copertina / Trama

I racconti di Non esiste saggezza provengono dai luoghi della realtà quotidiana: sono volti che emergono dalla folla dei viaggiatori, in zone neutrali di transito. Soprattutto, figure di donne: con esse, la voce del narratore è partecipe, solidale, protettiva, come a voler condividere il peso di un segreto in varie forme doloroso, a volerle affrancare da un destino ostile. Appaiono improvvisamente: a un casello autostradale, la bambina solitaria chiede a un automobilista ignaro di accompagnarla verso il mistero. L’attesa notturna in un aeroporto è colmata dai versi di una poetessa russa, dalla sosta sfuggente di una sconosciuta. E, improvvisamente, queste donne scompaiono: dall’ambulatorio di una missione umanitaria, ultimo posto in cui sono state viste una dottoressa volontaria e la ragazza colombiana sua compagna, nella rischiosa sfida a ingiustizie e prevaricazioni. I personaggi maschili si trovano a cercare, a inseguire: un’impressione, un sospetto, una curiosità che li spinge oltre i limiti del prevedibile, talvolta del lecito. E la raccolta si completa con un vero e proprio romanzo di formazione in miniatura, ambientato negli spazi metafisici della Murgia. “Le cose non esistono se non abbiamo le parole per chiamarle.” In questa scrittura tersa domina un’esigenza di riscatto esistenziale e morale: con naturale maestria Gianrico Carofiglio dà un nome alle ombre e alle paure, ce le rende compagne di un viaggio che arriva fin dentro le nostre emozioni più profonde e più vere.
(Ed. Rizzoli; La scala)