Il cacciatore del buio – Donato Carrisi

Incipit Il cacciatore del buio– Donato Carrisi

Incipit Il cacciatore del buio

 Una Roma fredda e notturna ai piedi di Clemente.
Nessuno avrebbe detto che l’uomo vestito di scuro, appoggiato alla balaustra di pietra della terrazza del Pincio, era un sacerdote. Davanti a lui, una distesa di palazzi e di cupole su cui dominava la basilica di San Pietro. Un panorama maestoso, immutato da secoli, che brulicava di una vita minuscola e provvisoria.
Clemente rimase a contemplare la città, incurante del suono dei passi che si avvicinavano alle sue spalle. «Allora, qual è la risposta?» domandò prima che Marcus gli giungesse accanto. Erano soli.
«Niente.»
Clemente annuì, per nulla sorpreso, poi si voltò a osservare il compagno penitenziere. Marcus aveva un’aria disfatta, la barba lunga di qualche giorno.
«Oggi è già un anno.»

Incipit tratto da:
Titolo: Il cacciatore del buio
Autore: Donato Carrisi
Casa editrice: Longanesi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il cacciatore del buio

Il cacciatore del buio - Donato Carrisi

Quarta di copertina / Trama

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«Se non sarà fermato, non si fermerà.» Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie. E ogni morte è l’inizio di un racconto.
Questo è il romanzo di un uomo che non ha più niente – non ha identità, non ha memoria, non ha amore né odio – se non la propria rabbia… E un talento segreto. Perché Marcus è l’ultimo dei penitenzieri: è un prete che ha la capacità di scovare le anomalie e di intravedere i fili che intessono la trama di ogni omicidio. Ma questa trama rischia di essere impossibile da ricostruire, anche per lui.
Questo è il romanzo di una donna che sta cercando di ricostruire se stessa. Anche Sandra lavora sulle scene del crimine, ma diversamente da Marcus non si deve nascondere, se non dietro l’obiettivo della sua macchina fotografica. Perché Sandra è una fotorilevatrice della polizia: il suo talento è fotografare il nulla, per renderlo visibile. Ma stavolta il nulla rischia di inghiottirla. Questo è il romanzo di una follia omicida che risponde a un disegno, terribile eppure seducente. E ogni volta che Marcus e Sandra pensano di aver afferrato un lembo della verità, scoprono uno scenario ancora più inquietante e minaccioso.
Questo è il romanzo che leggerete combattendo la stessa lotta di Marcus, scontrandovi con gli stessi enigmi che attanagliano Sandra, vivendo delle stesse speranze e delle stesse paure fino all’ultima riga. E non dimenticherete più.
(Ed. Longanesi)

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L’ipotesi del male – Donato Carrisi

Incipit L'ipotesi del male - Donato Carrisi

Incipit L’ipotesi del male

La strada cominciò ad animarsi quando mancavano pochi minuti alle sei.
I camion della nettezza urbana ritirarono i rifiuti dai bidoni disposti davanti alle villette come soldatini obbedienti. Poi fu la volta del mezzo che ripuliva l’asfalto con le spazzole rotanti. I furgoncini dei giardinieri giunsero subito dopo. I prati inglesi e i vialetti furono liberati da foglie ed erbacce, le siepi riportate all’altezza ideale. Finito il proprio compito, andarono via, lasciandosi alle spalle un mondo ordinato e un quieto silenzio.
Il posto felice era pronto a presentarsi allo sguardo dei suoi felici abitanti, pensò Mila.
La notte era trascorsa tranquilla, come ogni notte in quel luogo. Verso le sette, le case iniziarono pigramente a svegliarsi. Dietro le finestre, padri, madri e figli sembravano indaffarati e allegri per il nuovo giorno che avevano davanti.
Un altro giorno di una vita felice.

Incipit tratto da:
Titolo: L’ipotesi del male
Autore: Donato Carrisi
Casa editrice: Longanesi
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L'ipotesi del male - Donato Carrisi

Quarta di copertina / Trama

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C’è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella vita: il desiderio di sparire. Di fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle spalle. Ma per alcuni non è solo un pensiero passeggero. Diviene un’ossessione che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Nessuno sa che fine fanno. E quasi tutti presto se ne dimenticano. Mila Vasquez invece è circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette piede nell’ufficio persone scomparse – il Limbo – centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza dei passi perduti, ricoperte di fotografie. Per lei, è impossibile dimenticare chi è svanito nel nulla. Anche perché la poliziotta ha i segni del buio sulla pelle, come fiori rossi che hanno radici nella sua anima. Forse per questo Mila è la migliore in ciò che fa: dare la caccia a quelli che il mondo ha dimenticato.
Ma se d’improvviso alcuni scomparsi tornassero con intenzioni oscure?
Come una risacca, il buio restituisce prima gli oggetti di un’esistenza passata. E poi le persone. Sembrano identici a prima, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Alla domanda su chi li ha presi, se ne aggiungono altre. Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati? Mila capisce che per fermare l’armata delle ombre non servono gli indizi, non bastano le indagini. Deve dare all’oscurità una forma, deve attribuirle un senso, deve formulare un’ipotesi convincente, solida, razionale… Un’ipotesi del male. Ma per verificarla non c’è che una soluzione: consegnarsi al buio.
(Ed. Longanesi)

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La donna dei fiori di carta – Donato Carrisi

Incipit La donna dei fiori di carta – Donato Carrisi

Incipit La donna dei fiori di carta

La notte fra il 14 e il 15 aprile del 1912, mentre il transatlantico Titanic affondava senza aver terminato il viaggio inagurale, uno dei passeggeri scese nella sua cabina di prima classe, indossò uno smoking e risalì sul ponte.
Invece di cercare di salvarsi, si accese un sigaro e attese di morire.
Quando fu domandato ai superstiti del naufragio chi fosse il misterioso uomo, molti furono concordi nell’indicare un certo Otto Feüerstein, commerciante di tessuti, che viaggiava per affari, da solo.
A nessuno di loro fu rivelata subito la particolare circostanza che Otto Feüerstein, in realtà, era morto nel proprio letto, a casa sua, a Dresda.
Due giorni prima che il Titanic salpasse.

Incipit tratto da:
Titolo: La donna dei fiori di carta
Autore: Donato Carrisi
Casa editrice: Longanesi
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La donna dei fiori di carta - Donato Carrisi

Quarta di copertina / Trama

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Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l’eco dei combattimenti non varca l’entrata della caverna in cui avviene un confronto fra due uomini. Uno è un prigioniero che all’alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L’altro è un medico che ha solo una notte per convincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande. Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l’uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell’abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa.
(Ed. Longanesi; La Piccola Gaja Scienza)

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