I segreti delle nuvole – Matteo Cellini

Incipit I segreti delle nuvole

Assieme a tantissimi altri bambini, io, Tommaso Sili, me ne stavo disteso a pancia sotto sulle nuvole che ora lo scirocco e i venti del mare Adriatico, ora la fredda tramontana del nord spingevano verso gli Appennini.
Me ne stavo lì tutto il tempo perché le due uniche persone che potevano mettermi al mondo abitavano una a Urbania e una nella periferia di Urbania, lungo la strada che da Urbania porta a Urbino, località Gualdi.
Questa vicinanza dei miei possibili genitori faceva di me, tra i miliardi e i miliardi di bambini delle nuvole, un bambino incredibilmente fortunato.

Incipit tratto da:
Titolo: I segreti delle nuvole
Autore: Matteo Cellini
Casa editrice: Bollati Boringhieri

Libri di Matteo Cellini

Copertine di I segreti delle nuvole di Matteo Cellini

Quarta di copertina / Trama

I segreti delle nuvole racconta la storia di Tommaso e della famiglia Sili. Tra le nuvole e la piccola cittadina di Urbania, tra il cielo e le verdi colline delle Marche. Racconta la vita dolce e spericolata di questo bambino prima di nascere, a diecimila metri dal suolo, e quella che l’aspetta, in una famiglia felice come tante, infelice come tante. Racconta l’attesa, insieme a migliaia di altri bambini, e poi la discesa sulla terra.
Questo libro è una fiaba che fa ridere e commuove. Ha la fantasia e l’universalità del Piccolo Principe e un linguaggio che sa toccare il cuore. Ha la magia delle immagini di Valerio Berruti.
Insieme, parole e immagini, raccontano i piccoli abitanti delle nuvole – i loro segreti – che rincorrono senza tregua desideri irraggiungibili, che si esaltano e disperano e disperandosi rovesciano sulla terra pioggia e grandine.
E quando ridono è perché laggiù, quaggiù, due persone si sono innamorate.
(Ed. Bollati Boringhieri)

Cronologia opere e bibliografia di Matteo Cellini

La primavera di Gordon Copperny jr. – Matteo Cellini

Gordon Copperny Jr corre

Incipit La primavera di Gordon Copperny jr.

Gordon Copperny Jr corre; ha il casco di Buzz Aldrin incastrato tra il braccio e il fianco, come un cavaliere. E il pigiama a pallini blu, come un ragazzino. Corre per le scale. Il casco ha tutta la superficie a crepe, dentro. Quando è passato davanti alla cucina, la madre si è affacciata, gli ha detto di fermarsi. Il viso di Gordon ha tutta la superficie a crepe, come se avesse pianto. Gordon non si è fermato, anche se la mamma non c’entra. Ha una pala da giardiniere in mano. Come un cavaliere che non avesse trovato di meglio. Dentro il casco non ha messo la testa, ma Moloch, il pesce che avrebbe dovuto essere rosso. Moloch era una lasca. Suo padre è l’assassino. Ora è finita.

Incipit tratto da:
Titolo: La primavera di Gordon Copperny jr.
Autore: Matteo Cellini
Casa editrice: Bompiani

Libri di Matteo Cellini

Copertina di La primavera di Gordon Copperny jr. di Matteo Cellini

Quarta di copertina / Trama

Gordon Copperny jr a undici anni è l’erede di una dinastia di costruttori di attaccapanni: uomini a loro modo geniali e grandi affaristi, ma così avidi e gretti da provare interesse solo per il loro lavoro. Lui è diverso. E proprio per questo si è fatalmente allontanato dal padre che non ha tempo e sguardi per lui. Così, quando nel corso di una rapina viene preso come ostaggio da due bruti, legge nell’accaduto un’occasione imperdibile per andar via di casa, complice il signor McCboom, un venditore di tagliaerba strapazzato dalla vita che passava di lì per caso e ha deciso di proteggerlo.
La strana coppia, giocati almeno per il momento i rapinatori, parte per un viaggio su una Plymouth dal fiato corto: per Gordon è una vacanza insperata, per McCboom l’ennesima fuga da sé – almeno finché l’affetto del bambino e la sua bizzarra sensibilità non lo costringeranno a fare i conti con troppe faccende lasciate in sospeso. È per tutti e due l’avventura di una vita, finché non bisogna invertire la rotta e tornare a patteggiare con la realtà. Dopo la storia fuori misura di Cate, io Matteo Cellini ci porta sulla strada, sotto cieli grandi, attraverso città fatte di mille luci, per raccontare un ragazzino che sa perdonare e un vecchio che non sa perdonarsi uniti per qualche giorno da una stravaganza del destino.
(Bompiani: Narratori Italiani)

Bibliografia e cronologia opere di Matteo Cellini

Cate, io – Matteo Cellini

Mi chiamo Caterina mentre mio fratello attorciglia elastici alle cose nell’altra camera e mia madre chiama.

Incipit Cate, io

Mi chiamo Caterina mentre mio fratello attorciglia elastici alle cose nell’altra camera e mia madre chiama. È freddo come di regola ogni mattino, sarebbe da cucirsi il piumone addosso ma me ne sto così, col pigiama solamente. Scendo dal letto, e sono ancora Caterina. Sento le cose di là strette tra gli elastici staccarsi, immagino l’infinità di nodi sciogliersi e la gioia del lieto fine. In cucina è appena più caldo, papà già da un pezzo è ai fornelli e il caffè macchia di un odore forte l’aria come un cane dalmata. Sulla tavola è pieno di cose che non mi appartengono, molte sono di mio padre. Ha gli abiti da lavoro coi segni dei pennelli e tutto il resto; Oscar siede già tutto sporco di latte e biscotti intorno alle labbra, ha un naso rotondo come un bottone da cappotto, rosso come un pulsante per la distruzione del mondo, e mi viene da spingerlo, e mi viene da dire pulisciti, non è un trogolo quello, ma ci rinuncio. Mia mamma scende le scale in vestaglia, impreca contro gli elastici, dice mangiamo senza di lui che non può proprio lasciare. Mangiamo e siamo noi misura di tutte le cose, mangiamo e sembriamo noi una famiglia normale; le sedie sembrano solo più strette, le posate un po’ piccole e nient’altro. E io sono ancora Caterina, e le cose sono le cose, o lo rimangono appena più che fuori di qui, oppure non ci si pensa, ecco tutto.

Incipit tratto da:
Titolo: Cate, io
Autore: Matteo Cellini
Casa editrice: Fazi

Libri di Matteo Cellini

Copertina di Cate, io di Matteo Cellini

Quarta di copertina / Trama

Caterina è un’adolescente e vive in un paesino di provincia, Urbania. La sua vita si divide tra liceo e famiglia, come quella di una diciassettenne qualsiasi. Cate però non è come gli altri: è obesa, come tutti i suoi familiari. Una vita di discriminazioni le ha insegnato che il mondo è diviso in “persone” e “non-persone”, a seconda della taglia. Caterina è una “non-persona” che fa uno sforzo sovrumano ogni volta che esce di casa. Il coraggio che sfodera per camminare in pubblico la trasforma in una supereroina: “Cater-pillar”, “Super-Cate”, “Cate-ciccia”; una tutina stretta su un corpo enorme, ingombrante e ridicolo è il segno della sua diversità.
Convinta che il mondo dei “normali” sia ostile per natura agli obesi, Cate usa tutta la sua intelligenza per anticipare e neutralizzare le cattiverie che gli altri sicuramente le rivolgeranno. Due persone tentano di forzare la solitudine di Caterina: la sua professoressa d’italiano, amica e complice nell’amore per la letteratura, e Anna, compagna di classe a cui Cate ha impietosamente rifilato il nomignolo “annoievole”. Ma c’è dell’altro a terrorizzare Caterina: l’imminente 17 dicembre, giorno del suo diciottesimo compleanno, simbolico giro di boa e passaggio dalla gabbia confortevole della famiglia a un’emancipazione bramata e insieme spaventosa.
(Ed. Fazi)

Cronologia Opere e bibliografia di Matteo Cellini