Una storia di campagna – Rosa Elena Colombo

Incipit Una storia di campagna

Erano giorni d’autunno dorato. Il parco della Guastalla splendeva superbo, nel suo tappeto di foglie. Il rosso, l’arancio il giallo abbagliavano come fiamme.

Incipit tratto da:
Titolo: Una storia di campagna
Autrice: Rosa Elena Colombo
Casa editrice: NullaDie

Libri di Rosa Elena Colombo

Copertine di Una storia di campagna di Rosa Elena Colombo

Quarta di copertina / Trama

Valeria. Una donna, due vite. Una perduta, segnata da una vergogna segreta, l’altra faticosamente conquistata, ma in procinto di sgretolarsi perché il passato, alla fine, ritorna sempre.
Quello che a tutta prima potrebbe apparire come un romanzo delicato e femminile nasconde una vena noir che si dipana attorno alla protagonista a mano a mano che il suo segreto preme alle porte di un’esistenza apparentemente tranquilla, ma che poggia le sue fondamenta su un tormento inestinguibile.
La curiosità e il pettegolezzo crescono attorno a Valeria a mano a mano che, suo malgrado, si ritrova invischiata in nuovi segreti, nuove passioni, nuove vergogne. Perché nessun uomo, nessuna donna è un’isola e, se il passato ritorna, anche il presente ha da essere vissuto.
(Ed.NullaDie; Romanzi)

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Gli Irresoluti – Rosa Elena Colombo

Uno stato d’animo è questione di luce, ma solo in parte.

Incipit Gli irresoluti

Uno stato d’animo è questione di luce, ma solo in parte. Un mattino può essere radioso, eppure trovare cupo l’animo di chi l’osserva. Nel contempo, un giorno di pioggia può avere un fascino splendente per chi, deliziato da una musica o da un sentimento, vi si muova con un soffio di percezione celestiale negli occhi.

Incipit tratto da:
Titolo: Gli irresoluti
Autrice: Rosa Elena Colombo
Casa editrice: Divergenze

Libri di Rosa Elena Colombo

Copertine di Gli irresoluti di Rosa Elena Colombo

Quarta di copertina / Trama

Sullo sfondo della provincia con le sue atmosfere ottuse e sature di ribellioni represse. Gli irresoluti narra di un’adolescenza in ritardo e la scoperta di una sessualità contorta tra fughe, insidie, rimpianti, e una galleria di personaggi di inconscia malizia e perversa innocenza. Un’opera d’impianto verista con la presa di un film, un mosaico di avventure estreme, tragiche, beffarde, nel quale si riflettono tratti della nostra.
(Ed. Divergenze; Le scie)

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Gente cattiva – Rosa Elena Colombo

Una chiesa in un torrido giorno d’estate

Incipit Gente cattiva

Una chiesa in un torrido giorno d’estate: la sosta del bighellone accaldato, ma anche di chi vuole pensare in beata pace; ma anche del lettore che cerca silenzio, silenzio profondo. A volte, anche del penitente. Un luogo umido e buio, e fresco.
Fuori, una piazza di ciottoli antichi che un tempo era stata bella e solenne, e ora era invece brutta e pacchiana. Si spalmava proprio al centro del paesotto, e il paesotto proprio nel mezzo della valle, affusolato come una lingua di serpente fra le montagne.
Il Sindaco, uomo pragmatico e semplicione, aveva pensato di abbellirla, quella piazza. Aveva detto: è vecchia, di pietra, si sgretola al sol guardarla. Poi l’aveva fatta tingere tutta d’ocra: i ciottoli, le stazioni della Via Crucis che disegnavano lì attorno una ellissi piuttosto irregolare – queste, le aveva anche fatte ridipingere con colori vivaci, che il sole avrebbe stinto molto presto. Chi più avrebbe ricordato i bassorilievi impressi sulla pietra, livellati da uno spesso strato di calce? Risalivano a tempi che, essi per primi, ormai nessuno ricordava – antichi più delle Crociate, diceva qualcuno. In qualche modo, comunque, quei volti con nasi che non c’erano più, le mani monche degli eroi biblici, le loro tuniche barbe e bastoni erano ancora lì, alla maniera invisibile di ciò che è coperto dalla vernice dei tempi moderni.

Incipit tratto da:
Titolo: Gente cattiva
Autrice: Rosa Elena Colombo
Casa editrice: Oakmond Publishing

Libri di Rosa Elena Colombo

Copertina di Gente cattiva di Rosa Elena Colombo

Quarta di copertina / Trama

Per le viuzze ombrose di un borgo montano non lontano da Milano si nascondono segreti torbidi, verità scomode, vecchi errori capaci ancora di rovinare la vita. Soprattutto la vita di Teo un ex ragazzaccio divenuto cieco a causa di un brutto incidente e che ora di guadagna da vivere facendo il massaggiatore. La vista gli è stata tolta ma il suo tocco è speciale, le sue mani magiche e i suoi massaggi sono molto richiesti, soprattutto dalle signore.
Teo abita con sua sorella Ada una quindicenne schiva, trasandata, con grandi occhi neri e capelli lunghissimi che fanno sembrare una strega. Ada non piace a nessuno. Ada fa paura. Ada è strana, inconsueta, bizzara. Ada però ha un sesto senso singolare e riconosce nei due nuovi villeggianti saliti al paese per una breve vacanza il seme del male. Ne è attratta, sa che i due sono pericolosi, che è imprudente mettersi in affari con loro ma sa anche di non aver scelta.
In un mondo dove esistono il bene e il male, la brava gente e i criminali, sembra tutto così facile da capire e invece esistono storie in cui nessuno è veramente buono; storie dove bisogna accettare il male, in nome di un bene più grande. Perchè tutti in fondo, siamo gente cattiva.
(Ed.Oakmond Publishing)

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