Il valzer dell’impiccato – Jeffery Deaver

«Mamma.»

Incipit Il valzer dell’impiccato

«Mamma.»
«Un minuto.»
Procedevano spedite lungo la strada tranquilla dell’Upper East Side, il sole basso in quella fresca mattina autunnale. Foglie rosse e gialle tracciavano spirali cadendo dai rami sparuti.
Madre e figlia, gravata dalla zavorra che adesso i bambini si portano a scuola.
Ai miei tempi…
Claire mandava messaggi come una forsennata. La domestica – chi l’avrebbe detto? – si era ammalata. No, forse si era ammalata, il giorno della cena! La cena. E Alan doveva lavorare fino a tardi. Forse.
Come se avesse potuto contare su di lui, a ogni modo.
Din.
La risposta dell’amica: SCUSA, CARMELLA IMPEGNATA STSERA.

Incipit tratto da:
Titolo: Il valzer dell’impiccato
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Rosa Prencipe
Titolo originale: The Burial Hour
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Jeffery Deaver

Copertine di Il valzer dell’impiccato di Jeffery Deaver

Incipit The Burial Hour

“Mommy.”
“In a minute.”
They trooped doggedly along the quiet street on the Upper East Side, the sun low this cool autumn morning. Red leaves, yellow leaves spiraled from sparse branches.
Mother and daughter, burdened with the baggage that children now carted to school.
In my day . . .
Claire was texting furiously. Her housekeeper had—wouldn’t you know it?—gotten sick, no, possibly gotten sick, on the day of the dinner party! The party. And Alan had to work late. Possibly had to work late.
As if I could ever count on him anyway.
Ding.
The response from her friend:
Sorry, Carmellas busy tnight.

Incipit tratto da:
Title: The Burial Hour
Author: Jeffery Deaver
Publisher: Grand Central Publishing
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Un uomo viene prelevato con la forza a pochi isolati da Central Park e caricato su un’automobile. Unica testimone una bambina, unico indizio un cappio abbandonato sul marciapiede, realizzato con una corda per strumenti musicali.
Lincoln Rhyme e Amelia Sachs avrebbero altro a cui pensare, visto che stanno per sposarsi e partire per la luna di miele, ma c’è una vita da salvare. La squadra si mette subito al lavoro e in poche ore lo sconosciuto sequestratore ha un profilo: per il Compositore, così lo ha battezzato Rhyme, la tortura delle vittime è lo spartito di una macabra melodia.
La caccia all’uomo ha inizio, una ricerca serrata che da un vecchio capannone di New York conduce il criminologo e la detective fin nei vicoli di Napoli, nei cunicoli che solcano il sottosuolo della città, a stretto contatto con gli investigatori italiani, tra scontri di competenze, collaborazioni clandestine e indagini scientifiche sempre più sofisticate. Il tempo stringe, e lo stesso cappio che Rhyme e Sachs hanno trovato sulla scena del crimine ora deve fermare la mano di un killer spietato e inafferrabile.
Ci sono tutti gli ingredienti del miglior Jeffery Deaver: ritmo, azione, paesaggi inusuali. Il valzer dell’impiccato mostra tutto l’affetto che il suo autore nutre per i lettori italiani e per il nostro Paese e consegna al pubblico degli appassionati un nuovo capitolo sorprendente e imperdibile della saga di Lincoln Rhyme, il criminologo più famoso del thriller internazionale.
(Ed. Rizzoli)

Indice cronologico opere e bibliografia di Jeffery Deaver

Il re dei morti – Jeffery Deaver

«Che mi dici, Sachs? Com’era la scena? Complicata? Difficile? Impossibile

Incipit Il re dei morti

«Che mi dici, Sachs? Com’era la scena? Complicata? Difficile? Impossibile
Lincoln Rhyme allontanò la sedia a rotelle dal computer, dove stava leggendo un’e-mail, e andò verso la soglia del salotto.
Amelia Sachs entrava in quel momento nel salotto-laboratorio di Central Park West. Depositò sul tavolo per le prove la cassetta grigia che portava e poi si tolse il giubbotto tattico nero. Era in jeans e maglietta – bianco sporco quel giorno – il tipico abbigliamento che indossava sotto la tuta di Tyvek quando percorreva la griglia sulla scena di un crimine. Il suo bel viso, il viso di ex modella, si sciolse in un sorriso. «La scena? Impegnativa, diciamo. Sei di buon umore.»

Incipit tratto da:
Titolo: Il re dei morti. Una storia di Lyncoln Rhyme
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Rosa Prencipe
Titolo originale: The Deliveryman
Casa editrice: BUR Rizzoli

Libri di Jeffery Deaver

Copertine di Il re dei morti di Jeffery Deaver

Incipit The Deliveryman

Thursday, 8:30 p.m.
What’s the story, Sachs? How was the scene? Complicated? Difficult? Impossible?”
Lincoln Rhyme turned his motorized wheelchair from his computer, where he’d been reading an email, toward the arched doorway of his parlor.
Amelia Sachs was walking into his parlor-cum-laboratory on Central Park West. She deposited on a nearby evidence table the large gray milk crate she was lugging, then pulled off her black 511 tactical jacket. She was clothed in blue jeans and a T-shirt—off-white today—that were typical of what she wore beneath the Tyvek overalls when she walked the grid at a crime scene. Her pretty face, her former fashion model face, eased into a smile. “The scene? Challenging, let’s say. You’re in a good mood.”

Incipit tratto da:
Title: The Deliveryman
Author: Jeffery Deaver
Publisher: Gunner Publications
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Un uomo viene ucciso in un vicolo di Manhattan e l’unico testimone è il figlio di otto anni. La vittima è un corriere con solide amicizie nelle gang di New York. Che cosa stava trasportando? Per chi lavorava? E soprattutto: possibile che al ritrovamento del cadavere il furgone fosse vuoto? Sono questi i primi interrogativi ai quali Amelia Sachs e Lincoln Rhyme devono rispondere. Ma quando si ritrovano davanti una scena del crimine con centinaia di reperti da analizzare, Rhyme capisce di dover attingere a tutta la sua sagacia per scovare, in mezzo a quel caos, gli indizi che lo condurranno all’assassino. Per Sachs, intanto, diventa essenziale proteggere il bambino da chi vuole farlo tacere per sempre. Come se la caveranno i due tra genitori affidatari, false testimonianze e piste ingannevoli? La posta in gioco è alta e il Re dei Morti aspetta solo di essere incoronato.
(Ed. BUR Rizzoli)

Indice cronologico opere e bibliografia di Jeffery Deaver

Il bacio d’acciaio – Jeffery Deaver

A volte la fortuna esiste.

Incipit Il bacio d’acciaio

A volte la fortuna esiste.
Amelia Sachs era al volante della sua Ford Torino rosso fiammante e stava percorrendo quel tratto di Henry Street pieno di negozi, facendo distrattamente attenzione ai pedoni e al traffico di Brooklyn, quando vide l’indiziato: Sosco 40.
Quante possibilità potevano esserci?

Incipit tratto da:
Titolo: Il bacio d’acciaio
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Maurizio Bartocci
Titolo originale: The Steel Kiss
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Jeffery Deaver

Copertine di Il bacio d'acciaio di Jeffery Deaver

Incipit The Steel Kiss

Sometimes you catch a break.
Amelia Sachs had been driving her arterial-blood-red Ford Torino along a commercial stretch of Brooklyn’s Henry Street, more or less minding pedestrians and traffic, when she spotted the suspect.
What’re the odds?

Incipit tratto da:
Title: The Steel Kiss
Author: Jeffery Deaver
Publisher: Grand Central Publishing
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Amelia Sachs è sulle tracce di un killer. Lo ha individuato, anche se ancora non ne conosce l’identità, e lo sta cercando in un affollato centro commerciale di Brooklyn. Pochi, pochissimi istanti prima che la detective entri in azione, però, accade qualcosa: il pannello di una delle scale mobili cede improvvisamente, un uomo cade tra gli ingranaggi e muore stritolato dai denti metallici. Mentre Sachs si precipita in aiuto della vittima, il killer riesce a fuggire.
Si è trattato davvero di una fatalità? Lincoln Rhyme, dimessosi dopo una missione andata storta, torna al lavoro nel tentativo di aiutare la famiglia della vittima a ottenere un risarcimento. Le indagini confluiranno però in un unico caso: un killer sabota i dispositivi di controllo di macchinari industriali ed elettrodomestici di uso comune, trasformandoli in armi letali. Come prevedere le prossime mosse dell’assassino? Mentre la conta delle vittime minaccia di aumentare, Sachs e Rhyme devono correre contro il tempo per svelare l’identità dell’uomo e scoprire quale sia il suo obiettivo ultimo.
A coadiuvare la coppia di detective c’è anche Juliette Archer, affascinante tirocinante del celebre criminologo, come lui costretta su una sedia a rotelle. Con le sue intuizioni Juliette offrirà un contributo decisivo alla soluzione del caso.
Con un ritmo trascinante e innumerevoli colpi di scena, Il bacio d’acciaio conferma Jeffery Deaver come il maestro del thriller e della suspense. Una storia in cui, ancora una volta, il confine tra innocenza e colpevolezza si rivela labile e frammentato.
(Ed. Rizzoli)

Cronologia opere e bibliografia di Jeffery Deaver