Giocatori – Don DeLillo

Incipit Giocatori – Don DeLillo

Incipit Giocatori

Qualcuno dice: “Motel. Mi piacciono i motel. Vorrei possederne una catena su scala mondiale. Vorrei spostarmi da uno all’altro. Una cosa in cui ci si potrebbe sentire realizzati”.
Le luci della cabina dell’aereo si abbassano. Per un attimo tutti, nel piano bar restano immobili. Come se per la prima volta fossero consapevoli davvero di quanti sistemi meccanici ed elettrici, di quale equilibrio di forze tensive, di generatori, di spinte e di energia siano stati necessari per ridurre la loro percezione di volare a questo semplice e primitivo rullio. Fuori dagli oblò è evaporata l’ultima sfumatura del tramonto.

Incipit tratto da:
Titolo: Giocatori
Autore: Don DeLillo
Traduzione: Maria Teresa Marenco
Titolo originale: Players
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Giocatori

Giocatori - Don DeLillo

Incipit Players

Someone says: “Motels. I like motels. I wish I owned a chain, worldwide. I’d like to go from one to another to another. There’s something self-realizing about that.
The lights inside the aircraft go dim. In the piano bar everyone is momentarily still. It’s as though they’re realizing for the first time how many systems of mechanical and electric components, what exact management of stresses, power units, consolidated thrust and energy it has taken to reduce their sensation of flight to this rudimentary tremble. Beyond the windows not a nuance of sunset remains.

Incipit tratto da:
Title: Players
Author: Don DeLillo
Publisher: Vintage
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Lyle, agente di cambio, e sua moglie Pammy sembrano una coppia in apparenza soddisfatta e felice. In realtà sono due newyorkesi annoiati dal lavoro e dalla vita coniugale. A loro non basta vivere una sola vita: Pammy parte per il Maine insieme a una coppia di omosessuali e diventa l’amante di uno dei due, mentre Lyle avvia una relazione con una misteriosa segretaria e si ritrova doppio agente tra FBI e una cellula terrorista; si sviluppano così, come dice lo stesso autore, «due trame segrete».
Un libro che evoca i rischi di catastrofe annidati nella quotidianità, l’attrazione esercitata dalle organizzazioni segrete e l’incombere di dimensioni tecnologiche che spiazzano la personalità.
(Ed. Einaudi; ET Scrittori)

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Cosmopolis – Don DeLillo

Incipit Cosmopolis – Don DeLillo

Incipit Cosmopolis

Ora il sonno lo abbandonava più spesso, non una o due bensì quattro, cinque volte la settimana. Che cosa faceva in quei momenti? Non passeggiava a lungo dentro gli arabeschi dell’alba. Non aveva un amico tanto intimo da sopportare il tormento di una telefonata. Cosa dirgli? Era una questione di silenzi, non di parole.

Incipit tratto da:
Titolo: Cosmopolis
Autore: Don DeLillo
Traduzione: Silvia Pareschi
Titolo originale: Cosmopolis
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Cosmopolis

Cosmopolis - Don DeLillo

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Incipit Cosmopolis

Sleep failed him more often now, not once or twice a week but four times, five. What did he do when this happened? He did not take long walks into the scrolling dawn. There was no friend he loved enough to harrow with a call. What was there to say? It was a matter of silences, not words.

Incipit tratto da:
Title: Cosmopolis
Author: Don DeLillo
Publisher: Scribner
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Aprile 2000. Mattina, sull’Est River. Il giovane miliardario Eric Packer esce dal suo lussuoso attico a tre piani e sale sulla limousine bianca per andare a tagliarsi i capelli a Hell’s Kitchen. È l’inizio di un viaggio lungo un giorno che lo porterà ad attraversare Manhattan per andare incontro al proprio destino. Durante il tragitto Packer, ossessionato da una folle scommessa finanziaria contro lo yen e da un’oscura «minaccia attendibile» alla propria incolumità, incontra gli uomini e le donne della sua vita sullo sfondo di scenari erotici, o tragici, o enigmatici. Mentre precipita in un’oscura spirale autodistruttiva e distruttiva si imbatte via via nel funerale di un famoso rapper, in un rave party all’interno di un teatro abbandonato, in una protesta antiglobalizzazione violentemente repressa dalla polizia. Con un vivace alternarsi di situazioni metafisiche e comiche, dove il tempo subisce un’accelerazione e il presente finisce per confondersi con il futuro, Don DeLillo dimostra ancora una volta di sapere descrivere il mondo contemporaneo con una profondità che sfiora la premonizione.
(Einaudi; Super ET)

Da questo romanzo il film Cosmopolis per la regia di David Cronenberg (2012)

Cosmopolis - Audiolibro - Don DeLillo

Body art – Don DeLillo

Incipit Body art – Don DeLillo

Incipit Body art

Il tempo sembra passare. Il mondo accade, gli attimi si svolgono, e tu ti fermi a guardare un ragno attaccato alla ragnatela. C’è una luce nitida, un senso di cose delineate con precisione, strisce di lucentezza liquida sulla baia. In una giornata chiara e luminosa dopo un temporale, quando la più piccola delle foglie cadute è trafitta di consapevolezza, tu sai con maggiore sicurezza chi sei. Nel rumore del vento tra i pini, il mondo viene alla luce, in modo irreversibile, e il ragno resta attaccato alla ragnatela agitata dal vento.
Quell’ultima mattina accadde che fossero insieme in cucina, e si sfiorassero di continuo per prendere oggetti dagli armadi e dai cassetti, e poi si fermassero al lavandino o al frigorifero l’uno in attesa dell’altra, ancora un po’ vischiosi della materia dei sogni, e lei fece scorrere l’acqua del rubinetto sui mirtilli che teneva in mano e chiuse gli occhi per inalarne il profumo.
Lui era seduto con il giornale, mescolava il caffè. Il suo caffè, nella sua tazza. Il giornale lo dividevano ma apparteneva, senza bisogno di precisarlo, a lei.

Incipit tratto da:
Titolo: Body art
Autore: Don DeLillo
Traduzione: Marisa Caramella
Titolo originale: The Body Artist
Casa editrice: Einaudi
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Body art - Don DeLillo

Incipit The Body Artist

Time seems to pass. The world happens, unrolling into moments, and you stop to glance at a spider pressed to its web. There is a quickness of light and a sense of things outlined precisely and streaks of running luster on the bay. You know more surely who you are on a strong bright day after a storm when the smallest falling leaf is stabbed with self-awareness. The wind makes a sound in the pines and the world comes into being, irreversibly, and the spider rides the wind-swayed web.

Incipit tratto da:
Title: The Body Artist
Author: Don DeLillo
Publisher: Scribner
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Chi è lo sconosciuto dall’aspetto dolce e infantile per cui tempo, spazio e linguaggio non hanno senso? O almeno non lo stesso senso che hanno per noi. O per Lauren, la giovane body artist che se lo trova davanti all’improvviso in una delle tante stanze della vecchia casa sulla costa del Maine dove vive sola. Rey, suo marito da pochi mesi, si è appena suicidato, e lo sconosciuto parla con la sua voce, pronuncia frasi che Lauren è sicura di avere già sentito…
Al rallentatore e al microscopio. Oppure nel vortice del tempo e dello spazio. Portate alla grandezza dell’universo o ridotte a un buco nero, le scene di questo romanzo restano impresse nella mente del lettore come fotogrammi di un film. Legate dal filo sottile ma tenace dell’immaginazione di un autore che questa volta supera se stesso in concisione e ambiguità, facendo un uso spericolato del linguaggio.
Chi conosce e ha apprezzato quanto DeLillo ha scritto finora non potrà che ammirare la versatilità dimostrata in questo suo ultimo romanzo: dal grandioso affresco di storia americana di Underworld, lo scrittore passa alla minuziosa analisi del processo con cui una donna porta dolore e solitudine «all’estremo artistico». Con mezzi narrativi e stilistici assolutamente diversi, con esiti sempre straordinari.
(Ed. Einaudi; SuperCoralli)

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