Incipit La giustizia non è una pallottola
Qui è possibile leggere le prime pagine di La giustizia non è una pallottolaUna notizia strepitosa era giunta alla questura di Treviso. Una di quelle notizie che fanno tremare le valvole cardiache anche ai poliziotti più esperti. Dapprima avevano pensato a un errore di battitura, un numero 12 che poteva sembrare la grandezza di un’epurazione, perché il contenuto della notizia riguardava l’arrivo di nuovi agenti e dodici nuovi colleghi erano davvero troppi per una provincia non proprio capofila della criminalità, e rischiava, semmai, di rivelarsi un giudizio d’inadeguatezza, di scarsa efficienza.
Incipit tratto da:
L’ispettore Stucky aveva massaggiato la barba di tre giorni, sinceramente sorpreso, e il commissario Montini aveva abbottonato la giacca, i polsini della camicia e persino il colletto, quasi fosse arrivata una ventata siberiana. L’agente Spreafico aveva compulsato la rete per capire se si stessero rafforzando le questure in tutta la nazione o solo a Treviso. L’agente Landrulli s’era fatto un frettoloso segno della croce, l’agente Mortara aveva cercato il significato cabalistico del numero 12 e l’agente Tagliabue aveva stretto le labbra, che era un modo sintetico per dire: cosa sta accadendo.
Poi si era scoperto che si trattava davvero di un errore di battitura: c’era un 1 in più.
Sarebbero arrivati due colleghi. E tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Tutti, tranne Tagliabue.
Titolo: La giustizia non è una pallottola
Autore: Fulvio Ervas
Casa editrice: Marcos y Marcos
Quarta di copertina / Trama
Giugno. L’intrusione nella villa di un riccone spezza la quiete sulle colline del prosecco.
L’ispettore Stucky si lascia volentieri affascinare dalla collezione di libri antichi, dal pianoforte a coda lunga e soprattutto dal signor Giustinian, imprenditore curioso e cercatore di bellezza.
Nella piana, invece, alla vigilia della mietitura, uno spaventapasseri sporco di sangue macchia di rosso un campo di grano.
È una minaccia da prendere sul serio o la goliardata di un balordo che ha preso troppo sole a Caorle?
Nel dubbio, il commissario Montini affida il caso a Stucky, per distoglierlo dal magnete della villa sui colli, dove, accanto al signor Giustinian, una giovane donna nera dalla tempra d’acciaio rilascia informazioni con il contagocce.
Tra deliziose cicchetterie di Treviso e vicine di casa sempre più intime, Stucky pian piano annusa un delitto sepolto, fiducia tradita, figli che chiedono conto di un grave silenzio.
Un giallo succoso, pieno di sole e calore umano.
(Ed. Marcos y Marcos; Gli alianti)
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