Una cosa sull’amore – Jeffrey Eugenides

Incipit Una cosa sull amore – Jeffrey Eugenides

Incipit Una cosa sull’amore

Imboccando il viale con l’auto a noleggio, Cathy vede il cartello e le viene da ridere. “Wyndham Falls. Residenza anni d’oro.”
Piuttosto diverso da come l’ha descritto Della.
Poi compare l’edificio. L’ingresso principale fa una buona impressione. Grande, a vetrate, con qualche panchina bianca all’esterno e l’ordine asettico di un ambiente ospedaliero. Gli appartamenti con giardino sul retro della proprietà, però, sono piccoli e trasandati. Verande minuscole, simili a gabbie per animali. Un senso di vite solitarie, dietro le finestre con le tendine e le porte malconce.
Quando scende dall’auto l’aria le sembra qualche grado più calda di quella all’aeroporto di Detroit, al mattino. Il cielo di gennaio è azzurro e quasi perfettamente sereno. Nessuna traccia dell’imminente bufera di neve da cui l’aveva messa in guardia Clark, nel tentativo di convincerla a rimanere a casa a occuparsi di lui. «Perché non ci vai la settimana prossima?» aveva detto. «Resisterà.»

(Le brontolone)

Incipit tratto da:
Titolo: Una cosa sull’amore. Racconti
Autore: Jeffrey Eugenides
Traduzione: Katia Bagnoli
Titolo originale: Fresh Complaint
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Una cosa sull’amore

Una cosa sull amore - Jeffrey Eugenides

Incipit Fresh Complaint

Coming up the drive in the rental car, Cathy sees the sign and has to laugh. “Wyndham Falls. Gracious Retirement Living.”
Not exactly how Della has described it.
The building comes into view next. The main entrance looks nice enough. It’s big and glassy, with white benches outside and an air of medical orderliness. But the garden apartments set back on the property are small and shabby. Tiny porches, like animal pens. The sense, outside the curtained windows and weather-beaten doors, of lonely lives within.

Incipit tratto da:
Title: Fresh Complaint. Stories
Author: Jeffrey Eugenides
Publisher: Farrar, Straus and Giroux
Language: English

Quarta di copertina / Trama

La scoperta della propria sessualità, il tumulto dell’adolescenza, l’amore dentro e fuori la famiglia: sono i temi che hanno fatto la fortuna dei romanzi di Jeffrey Eugenides e che ora tornano in questa prima, straordinaria raccolta di racconti. Una cosa sull’amore ha per protagonisti uomini e donne nel mezzo di una crisi personale o del mondo che li circonda, del loro paese. Un poeta fallito e roso dall’invidia che si trasforma in abile truffatore negli anni della bolla immobiliare. Un suonatore di clavicordo costretto ad accantonare la sua passione per l’arte in nome della moglie e dei figli; il docente universitario piuttosto confuso sulla sua identità sessuale e la studentessa indiana che, per sfuggire alle imposizioni della sua famiglia, arriva a compromettere la vita privata e la carriera di un professore di mezza età.
Con una forza narrativa dirompente e una straordinaria bravura nel creare personaggi memorabili, questi racconti mostrano il percorso e l’enorme talento di uno dei più grandi scrittori americani.
(Ed. Mondadori)

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La trama del matrimonio – Jeffrey Eugenides

Incipit La trama del matrimonio – Jeffrey Eugenides

Incipit La trama del matrimonio

Guardiamo i libri, per cominciare. C’erano i romanzi di Edith Wharton, allineati sullo scaffale non in ordine alfabetico per titolo ma per anno di pubblicazione; c’era l’opera completa di Henry James della Modern Library, regalo del padre per il suo ventunesimo compleanno; c’erano i testi con le orecchie alle pagine usati per gli esami, molto Dickens, un assaggio di Trollope, dosi generose di Jane Austen e George Eliot e delle formidabili Brontë. Un buon numero di tascabili New Directions con le copertine bianche e nere, soprattutto poetesse come H.D. o Denise Levertov. I romanzi di Colette letti di nascosto. La prima edizione di Coppie, appartenuta a sua madre, che Madeleine aveva sfogliato clandestinamente in prima media e ora aveva utilizzato come supporto testuale per la sua tesi di laurea sulla trama del matrimonio. C’era, insomma, questa biblioteca di medie dimensioni ma ancora trasportabile che riuniva quasi tutte le letture di quattro anni di college, una raccolta di volumi apparentemente casuale che a poco a poco trovava un senso, come uno di quei complicati test della personalità che non ti permettevano di barare prevedendo le implicazioni delle domande, e dove ti smarrivi al punto che l’unica soluzione era rispondere la verità. E poi aspettavi, sperando che il responso fosse “Artista” o “Passionale”, pensando di poter sopportare “Sensibile” mentre in segreto temevi “Narcisista” e “Casalinga”, per ottenere infine un risultato a doppio taglio che ti faceva sentire diversa a seconda del giorno, dell’ora o del ragazzo con cui stavi: “Inguaribile Romantica”.

Incipit tratto da:
Titolo: La trama del matrimonio
Autore: Jeffrey Eugenides
Traduzione: Katia Bagnoli
Titolo originale: The Marriage Plot
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di La trama del matrimonio

La trama del matrimonio - Jeffrey Eugenides


Incipit The Marriage Plot

To start with, look at all the books. There were her Edith Wharton novels, arranged not by title but date of publication; there was the complete Modern Library set of Henry James, a gift from her father on her twenty-first birthday; there were the dog-eared paperbacks assigned in her college courses, a lot of Dickens, a smidgen of Trollope, along with good helpings of Austen, George Eliot, and the redoubtable Brontë sisters.

Incipit tratto da:
Title: The Marriage Plot
Author: Jeffrey Eugenides
Publisher: Farrar Straus & Giroux
Language: English

Quarta di copertina / Trama

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Madeleine Hanna era l’unica laureanda a non aver capito. Siamo, significativamente, all’inizio degli anni Ottanta, e mentre tutti gli altri attorno a lei leggono Roland Barthes e studiano lo strutturalismo (“la prima cosa che profumava di rivoluzione”), Madeleine rimane felicemente attaccata a Jane Austen, George Eliot e Henry James. Un po’ troppo elegante per i gusti dei suoi amici bohémien, Madeleine è la studentessa perfetta e avvenente la cui vita amorosa non è mai stata all’altezza delle proprie aspettative. Ma ora, all’ultimo anno di università, si è iscritta al corso di semiotica: visto che tutti ne parlano, sedotti e affascinati, vuole almeno capire di cosa si tratta. Non sa che da quel momento, indipendentemente dallo studio, per lei vita e letteratura non saranno più le stesse. Tutto cambia quando, imbattutasi nei Frammenti di un discorso amoroso ed essendone rimasta folgorata, decide di cedere al fascino di Leonard Bankhead, un giovane dallo strano carisma che soffre di profonde crisi depressive, fino a convincersi di esserne davvero innamorata. Ma siccome la vita spesso sembra giocare con quei romanzi che Madeleine ha tanto amato, ricompare anche all’improvviso Mitchell Grammaticus, un vecchio amico che ha preferito dedicarsi allo studio delle religioni, ossessionato dall’idea che Madeleine è la donna della sua vita. Nel corso di un anno, da quando si laureano e muovono i primi passi nel mondo, si vedranno costretti a rimettere in discussione tutto quello che hanno imparato sui libri, a rivedere le idee e gli ideali mediati dalla letteratura. Con conseguenze imprevedibili.
Il triangolo che questo grande romanzo ci racconta, centrato su tre personaggi colti in un passaggio esistenziale delicato e decisivo, sorprende per originalità e freschezza. Con intelligenza, ironia e straordinario calore, Eugenides riprende la grande tradizione letteraria ottocentesca legata al tema del matrimonio e la riscrive completamente alla luce dell’oggi, ridando energia e senso al romanzo contemporaneo con una storia così calata nel nostro tempo da poter essere letta come il diario intimo delle nostre vite. “Un romanzo colto, appassionato e acuto nel descrivere le relazioni amorose” ha scritto l’autorevole e temuta Kirkus Reviews. “Eugenides si dimostra nuovamente uno dei migliori scrittori contemporanei.”
(Ed. Mondadori; Scrittori Italiani e Stranieri)

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Middlesex – Jeffrey Eugenides

Incipit Middlesex - Jeffrey Eugenides

Incipit Middlesex

Sono nato due volte: bambina, la prima, un giorno di gennaio del 1960 in una Detroit straordinariamente priva di smog, e maschio adolescente, la seconda, nell’agosto del 1974, al pronto soccorso di Petoskey, nel Michigan. Non è impossibile che un lettore specializzato abbia letto notizie sul mio conto nello studio del dottor Peter Luce, Gender Identity in 5-Alpha-Reductase Pseudohermaphrodites pubblicato nel 1975 dal “Journal of Pediatric Endocrinology”. Oppure potreste aver visto la mia fotografia pubblicata nel capitolo sedici di Genetics and Heredity, un testo ormai tristemente obsoleto. Sono io la ragazza nuda in piedi accanto a un’asta graduata per misurare l’altezza a pagina 578, gli occhi nascosti da una striscia nera.
All’anagrafe sono registrata come Calliope Helen Stephanides. Nella mia patente di guida più recente (rilasciata dalla Repubblica Federale Tedesca) il mio nome è Cal. Sono un’ex giocatrice di hockey su prato, da sempre membro della Fondazione per la protezione dei trichechi, sporadico frequentatore delle messe officiate secondo la liturgia greco-ortodossa e, per gran parte della mia vita adulta, dipendente del Dipartimento di Stato americano. Sono stato, come Tiresia, prima una cosa e poi l’altra. Schernita dalle compagne di classe, trattata come una cavia dai medici, palpata dagli specialisti e studiata dagli esperti della March of Dimes. Una ragazza con i capelli rossi di Grosse Pointe si innamorò di me, non sapendo cosa fossi. (Piacevo anche a suo fratello.) Un giorno un carro armato dell’esercito mi guidò nel bel mezzo di una battaglia urbana, una piscina mi trasformò in mito; non avevo ancora compiuto sedici anni quando lasciai il mio corpo per occuparne un altro.

Incipit tratto da:
Titolo: Middlesex
Autore: Jeffrey Eugenides
Traduzione: Katia Bagnoli
Titolo originale: Middlesex
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Middlesex

Middlesex - Jeffrey Eugenides

Incipit Middlesex

I was born twice: first, as a baby girl, on a remarkably smogless Detroit day in January of 1960; and then again, as a teenage boy, in an emergency room near Petoskey, Michigan, in August of 1974. Specialized readers may have come across me in Dr. Peter Luce’s study, “Gender Identity in 5-Alpha-Reductase Pseudohermaphrodites,” published in the Journal of Pediatric Endocrinology in 1975. Or maybe you’ve seen my photograph in chapter sixteen of the now sadly outdated Genetics and Heredity. That’s me on page 578, standing naked beside a height chart with a black box covering my eyes.

Incipit tratto da:
Title: Middlesex
Author: Jeffrey Eugenides
Publisher: Farrar Straus & Giroux
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Nel 1993 un romanzo dal titolo inquietante, “Le vergini suicide”, impose sulla scena letteraria il nome di Jeffrey Eugenides. Era la storia di un’ossessione amorosa raccontata da una voce collettiva, un gruppo di adolescenti divenuti nel tempo i custodi del mistero di cinque sorelle suicidatesi nel volgere di un anno, e che ai loro occhi avevano rappresentato l’essenza inattingibile della femminilità. “Un’opera lirica breve e potente – scrisse allora il “New York Times” – nella forma inattesa di un romanzo.”
Sono passati dieci anni e l’autorità di Eugenides è cresciuta sull’assenza, sul silenzio in cui ha lasciato che si favoleggiasse del suo secondo libro. E’ così che oggi “MiddIesex” ci arriva come uno dei romanzi più attesi, e la sua lettura conferma la grandezza e l’originalità di Eugenides, il suo ingresso di diritto fra i grandi ‘giovani’ della letteratura americana, i legittimi successori di Bellow e di Roth. E forse anche, in questo caso, di Nabokov.
A raccontarci una ben strana vicenda, con una voce avvolgente che si impone fin dalle prime righe, è Calliope (detta Callie, poi Cal) Stephanides, una rara specie di ermafrodito che ha vissuto i primi anni della sua vita come bambina, prima di scoprire la sua doppia natura. Responsabile della sua ‘eccentricità biologica’ è un gene misterioso che attraversa come una colpa tre generazioni della sua famiglia e che ora si manifesta nel suo corpo. Inizia così l’odissea di Callie, un’odissea che ci proietta nei sogni e nei segreti della famiglia Stephanides, tra furbi imprenditori e ciarlatani, sagge donne di casa e improbabili leader religiosi, in un alternarsi di nascite, matrimoni, scandali e segreti che dalla Turchia negli anni in cui crolla l’Impero Ottomano si trasferisce nell’America del Proibizionismo e della guerra, dei conflitti razziali e della controcultura, del Vietnam e del Watergate. L’odissea di un’adolescenza in cui si mescolano e si oppongono il senso di un destino, di un’eredità familiare, e la volontà di essere artefici di se stessi, per dare voce ai propri desideri, alla propria sessualità e ai propri sentimenti.
È un mito contemporaneo quello che Eugenides ci racconta, un romanzo di trasformazione che affronta il tema dell’identità chiamando a coprotagonista il Tempo. Caratterizzato da un energia e una ricchezza narrative daò fascino travolgente, “Middlesex vibra di intelligenza – come ha scritto l’autorevole Kirkus REviews – sublime combinazione di elagia, avventura, analisi storica e sociale. Assolutamente irresistibile”.
(Ed. Mondadori; Scrittori italiani e stranieri)

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