Il corpo umano – Paolo Giordano

Incipit Il corpo umano – Paolo Giordano

Incipit Il corpo umano

Negli anni successivi alla missione, ognuno dei ragazzi s’impegnò a rendere la propria vita irriconoscibile, finché i ricordi di quell’altra, dell’esistenza di prima, non si macchiarono di una luce fasulla, artificiale, ed essi stessi non si convinsero che niente di quello che era accaduto fosse accaduto realmente, o per lo meno, non a loro.
Anche il tenente Egitto ha fatto del suo meglio per dimenticare. Ha cambiato città, reggimento, lunghezza della barba e abitudini alimentari, ridefinito certi antichi conflitti privati e imparato a tralasciarne altri che non lo riguardavano – una differenza che non conosceva affatto, prima. Se la trasformazione ubbidisca a un piano o sia il frutto di un processo disorganico non gli è chiaro, né gli interessa. L’essenziale per lui, fin dall’inizio, è stato scavare una trincea fra presente e passato: un rifugio che neppure la memoria fosse in grado di violare.
E tuttavia, all’elenco delle cose di cui è riuscito a sbarazzarsi manca proprio quella che lo riporta con maggiore evidenza ai giorni trascorsi nella valle: a tredici mesi dall’epilogo della missione, Egitto indossa ancora l’uniforme da ufficiale. Le due stelle ricamate fanno mostra di sé al centro del petto, in corrispondenza esatta del cuore. Più volte il tenente ha accarezzato l’idea di rifugiarsi fra le schiere dei civili, ma la divisa militare ha aderito al suo corpo centimetro per centimetro, il sudore ha stinto il disegno della stoffa e colorato la pelle sotto. Se si spogliasse ora, ne è certo, verrebbe via anche l’epidermide e lui, che si sente a disagio anche nella semplice nudità, si ritroverebbe più esposto di quanto non potrebbe sopportare. A che scopo, poi? Un soldato non smetterà mai di essere un soldato. A trentun anni il tenente si è arreso a considerare l’uniforme come un accidente inevitabile, una malattia cronica del destino, evidente ma non dolorosa. La contraddizione più significativa della sua vita si è infine trasformata nell’unico elemento di continuità.

Incipit tratto da:
Titolo: Il corpo umano
Autore: Paolo Giordano
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il corpo umano

Il corpo umano - Paolo Giordano

Quarta di copertina / Trama

È un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L’ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent’anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita.
Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l’area del conflitto: la forward operating base (fob) Ice, nel distretto del Gulistan, “un recinto di sabbia esposto alle avversità”, dove non c’è niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio.
Ad attenderli laggiù, c’è il tenente medico Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all’interno di quella precaria “bolla di sicurezza”, di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco.
Sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare ogni giorno più irreale, i soldati ricostruiscono dentro la fob la vita che conoscono, approfondiscono le amicizie e i contrasti fra loro, cercano distrazioni di ogni tipo e si lasciano andare a pericolosi scherzi camerateschi. Soltanto la notte, sdraiati sulle brande, vengono sorpresi dai ricordi.
Nel silenzio assoluto, che è silenzio della civiltà ma anche della natura, riescono a sentire la pulsazione del proprio cuore, il ronzio degli altri organi interni – l’attività incessante del corpo umano.
L’occasione in cui saranno costretti a addentrarsi in territorio nemico sarà anche quella in cui ognuno, all’improvviso, dovrà fare i conti con ciò che ha lasciato in sospeso in Italia. Al loro ritorno, avranno sorpassato irreversibilmente la linea che separa la giovinezza dall’età adulta.
In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con precisione i contorni delle “nuove guerre”. E, nel farlo, ci svela l’esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi.
(Ed. Mondadori; Narrativa moderna e contemporanea)

Cronologia opere, libri, biografia di Paolo Giordano su Incipitmania

La solitudine dei numeri primi – Paolo Giordano

Incipit La solitudine dei numeri primi – Paolo Giordano

Incipit La solitudine dei numeri primi

Alice Della Rocca odiava la scuola di sci. Odiava la sveglia alle sette e mezzo del mattino anche nelle vacanze di Natale e suo padre che a colazione la fissava e sotto il tavolo faceva ballare la gamba nervosamente, come a dire su, sbrigati. Odiava la calzamaglia di lana che la pungeva sulle cosce, le moffole che non le lasciavano muovere le dita, il casco che le schiacciava le guance e puntava con il ferro sulla mandibola e poi quegli scarponi, sempre più piccoli di un paio di numeri, che la facevano camminare come un gorilla.

Incipit tratto da:
Titolo: La solitudine dei numeri primi
Autore: Paolo Giordano
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di La solitudine dei numeri primi

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano

Cronologia opere, libri, biografia di Paolo Giordano su Incipitmania

Quarta di copertina / Trama

Alice ha sette anni e odia la scuola di sci, ma suo padre la obbliga ad andarci. È una mattina di nebbia fitta, lei ha freddo e il latte della colazione le pesa sullo stomaco. In cima alla seggiovia si separa dai compagni e, nascosta nella nebbia, se la fa addosso. Per la vergogna decide di scendere a valle da sola, ma finisce fuori pista, spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canalone innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno.
Mattia è un ragazzino intelligente con una gemella ritardata, Michela. La presenza costante della sorella umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei. Per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia decide di lasciare Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei.
Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e di Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze, così profondamente segnate, si incroceranno e i due protagonisti si scopriranno strettamente uniti eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano primi gemelli: due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero.
Questo romanzo è la storia dolorosa e commovente di Alice e di Mattia, e dei personaggi che li affiancano nel loro percorso. Paolo Giordano tocca con sguardo lucido e profondo, con una scrittura di sorprendente fermezza e maturità, una materia che brucia per le sue implicazioni emotive. E regala ai lettori un romanzo capace di scuotere per come alterna momenti di durezza e di spietata tensione a scene più rarefatte e di trattenuta emozione, piene di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.
(Ed. Mondadori; Narrativa moderna e contemporanea)

Romanzo vincitore del Premio Strega nel 2008
Romanzo vincitore del Premio Campiello Opera Prima nel 2008

Da questo romanzo il film La solitudine dei numeri primi per la regia di Saverio Costanzo (2010)

La solitudine dei numeri primi Audiolibro Giordano

Paolo Giordano – Libri – Opere – Bibliografia

Paolo Giordano

Paolo Giordano

Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. Ha un dottorato in fisica ed è autore di cinque romanzi. Ha scritto per il teatro (Galois e Fine pena: ora) e collabora con il «Corriere della Sera».

Libri di Paolo Giordano pubblicati in Italia:

Paolo Giordano - Libri Opere

Aggiornato Ottobre 2022