Il caso Fitzgerald – John Grisham

Incipit Il caso Fitzgerald

L’impostore si era appropriato del nome di Neville Manchin, un vero professore di letteratura americana alla Portland State University e futuro dottorando a Stanford. Nella lettera, scritta su carta intestata dell’università contraffatta alla perfezione, il “professor Manchin” dichiarava di essere uno studioso in erba del grande Francis Scott Fitzgerald, desideroso di esaminare “i manoscritti e le carte” in occasione di un imminente viaggio sulla costa orientale. La lettera era indirizzata al dottor Jeffery Brown, direttore della divisione Manoscritti, dipartimento Libri rari e collezioni speciali, Firestone Library, Princeton University. Arrivò insieme ad altre buste e fu puntualmente smistata e passata di mano in mano per poi finire sulla scrivania di Ed Folk, un bibliotecario che tra i vari noiosi incarichi doveva verificare le credenziali della persona che aveva scritto.

Incipit tratto da:
Titolo: Il caso Fitzgerald
Autore: John Grisham
Traduzione: Luca Fusari e Sara Prencipe
Titolo originale: Camino Island
Casa editrice: Mondadori

Libri di John Grisham

Copertine di Il caso Fitzgerald di John Grisham

Incipit Camino Island

The imposter borrowed the name of Neville Manchin, an actual professor of American literature at Portland State and soon-to-be doctoral student at Stanford. In his letter, on perfectly forged college stationery, “Professor Manchin” claimed to be a budding scholar of F. Scott Fitzgerald and was keen to see the great writer’s “manuscripts and papers” during a forthcoming trip to the East Coast. The letter was addressed to Dr. Jeffrey Brown, Director of Manuscripts Division, Department of Rare Books and Special Collections, Firestone Library, Princeton University. It arrived with a few others, was duly sorted and passed along, and eventually landed on the desk of Ed Folk, a career junior librarian whose task, among several other monotonous ones, was to verify the credentials of the person who wrote the letter.

Incipit tratto da:
Title: Camino Island
Author: John Grisham
Publisher: Doubleday
Language: English

Quarta di copertina / Trama

È notte fonda quando una banda di ladri specializzati in furti d’arte riesce a penetrare nel caveau della Princeton University rubando cinque preziosissimi manoscritti originali di Francis Scott Fitzgerald, assicurati per venticinque milioni di dollari.
Sembrerebbe un’operazione audace e impeccabile se non fosse per una piccola traccia lasciata da uno dei malviventi. Basandosi su quell’unico indizio l’FBI parte immediatamente alla caccia dei ladri e della refurtiva, impresa che si rivela molto difficile.
Ma chi può avere commissionato un furto così clamoroso? C’è un mandante o si tratta di un’iniziativa autonoma?
Bruce Cable è un noto e chiacchierato libraio indipendente, appassionato di libri antichi che commercia in manoscritti rari. La sua libreria si trova a Camino Island, in Florida, ed è un punto di ritrovo per gli amanti della lettura. Molti scrittori vi fanno tappa volentieri durante i loro tour promozionali. Forse lui sa qualcosa in merito a questa vicenda?
Mercer Mann è una giovane scrittrice che conosce bene quell’isola, dove era solita trascorrere le vacanze con la nonna quando era bambina. Ora è rimasta senza lavoro ed è alle prese con la stesura di un nuovo romanzo che non riesce proprio a scrivere. Chi meglio di lei può essere ingaggiata per indagare da vicino senza destare sospetti sulle misteriose attività di Bruce?
Lontano dalle aule dei tribunali e dalle consuete ambientazioni dei suoi legal thriller, John Grisham scrive un mystery godibilissimo, descrivendo con grande sagacia il mondo editoriale, quello dei collezionisti, le librerie indipendenti e le piccole e grandi manie degli scrittori.
(Ed. Mondadori)

Cronologia opere e bibliografia di John Grisham

L’informatore – John Grisham

L’autoradio trasmetteva soft jazz, un compromesso.

Incipit L’informatore

L’autoradio trasmetteva soft jazz, un compromesso. Lacy, proprietaria della Prius e perciò della radio satellitare, detestava il rap tanto quanto il suo passeggero Hugo detestava il country moderno. Avevano provato con i talk show sportivi, la radio pubblica, con i canali di vecchi successi, con quelli comici e con la BBC, evitando il bluegrass, la CNN, l’opera e cento altre stazioni, ma non erano riusciti a mettersi d’accordo. Per frustrazione lei, e stanchezza lui, avevano gettato la spugna quasi subito e si erano fatti andare bene il soft jazz. Roba leggera, per non disturbare il lungo e profondo pisolino di Hugo. Roba leggera perché Lacy non impazziva per il jazz ma nemmeno ne era irritata. L’ennesima concessione reciproca, o qualcosa del genere; una delle tante che da anni caratterizzavano la loro collaborazione. Lui dormiva, lei guidava ed entrambi erano soddisfatti.

Incipit tratto da:
Titolo: L’informatore
Autore: John Grisham
Traduzione: Luca Fusari
Titolo originale: The Whistler
Casa editrice: Mondadori

Libri di John Grisham

Copertine di L'informatore di John Grisham

Incipit The Whistler

The satellite radio was playing soft jazz, a compromise. Lacy, the owner of the Prius and thus the radio, loathed rap almost as much as Hugo, her passenger, loathed contemporary country. They had failed to agree on sports talk, public radio, golden oldies, adult comedy, and the BBC, without getting near bluegrass, CNN, opera, or a hundred other stations. Out of frustration on her part and fatigue on his, they both threw in the towel early and settled on soft jazz. Soft, so Hugo’s deep and lengthy nap would not be disturbed. Soft, because Lacy didn’t care much for jazz either. It was another give-and-take of sorts, one of many that had sustained their teamwork over the years. He slept and she drove and both were content.

Incipit tratto da:
Title: The Whistler
Author: John Grisham
Publisher: Doubleday
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Ci aspettiamo che i giudici siano onesti e saggi. La loro integrità è alla base dell’intero sistema giudiziario. Confidiamo che garantiscano processi equi, che proteggano i diritti di tutti, che puniscano i colpevoli. Ma cosa succede quando un giudice è corrotto? Lacy Stoltz da nove anni lavora come investigatrice presso una commissione in Florida che si occupa della cattiva condotta dei giudici. È un avvocato, non un poliziotto, e ha a che fare perlopiù con denunce per violazioni minori. Ma un giorno le si presenta un caso di corruzione. Un avvocato radiato dall’albo tornato a lavorare con una nuova identità – ora si fa chiamare Greg Myers – sostiene di sapere dell’esistenza di un giudice che ha rubato più soldi di tutti i giudici corrotti d’America messi insieme. Qual è la fonte dei suoi guadagni illeciti? A quanto pare ha avuto a che fare con la costruzione di un grande casinò sulle terre dei nativi americani. La mafia locale ha finanziato il casinò che ora frutta una cifra molto consistente di denaro ogni mese. Il giudice se ne prende una parte e finge di non vedere, favorendo con le sue sentenze l’organizzazione criminale. È sicuramente un ottimo affare: tutti fanno soldi. Ma Greg Myers vuole fermarli. Il suo unico cliente è un informatore che conosce la verità e vuole spifferare tutto per riscuotere milioni di dollari, come prevede la legge della Florida. Ed è così che Greg e Lacy si incontrano. E lei sospetta immediatamente che questa faccenda possa essere davvero pericolosa. Ma pericolosa è un conto, mortale è un altro.
(Ed. Mondadori; Omnibus)

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L’avvocato canaglia – John Grisham

Incipit L’avvocato canaglia

Mi chiamo Sebastian Rudd e, anche se sono un noto avvocato di strada, non vedrete mai il mio nome strillarvi in faccia dalle pagine gialle, né lo vedrete sui cartelloni pubblicitari o sulle panchine alle fermate degli autobus. Non pago per andare in televisione, anche se ci finisco spesso. Non compaio sull’elenco telefonico. Non ho uno studio tradizionale. Vado in giro con una pistola, legalmente, perché il mio nome e la mia faccia tendono ad attirare l’attenzione del tipo di gente che a sua volta se ne va in giro con una pistola e non ha problemi a usarla. Vivo solo, di solito dormo da solo e non ho né la pazienza né la comprensione necessarie per coltivare delle amicizie. La mia vita è la legge, sempre appassionante e ogni tanto appagante. Non la definirei un’“amante gelosa”, come disse una volta con una frase diventata famosa un personaggio ormai dimenticato. È più come una moglie dispotica che ha il controllo del libretto degli assegni. Non c’è via di scampo.

Incipit tratto da:
Titolo: L’avvocato canaglia
Autore: John Grisham
Traduzione: Nicoletta Lamberti e Annamaria Raffo
Titolo originale: Rogue Lawyer
Casa editrice: Mondadori

Libri di John Grisham

Copertine di L'avvocato canaglia di John Grisham

Incipit Rogue Lawyer

My name is Sebastian Rudd, and though I am a well-known street lawyer, you will not see my name on billboards, on bus benches, or screaming at you from the yellow pages. I don’t pay to be seen on television, though I am often there. My name is not listed in any phone book. I do not maintain a traditional office. I carry a gun, legally, because my name and face tend to attract attention from the type of people who also carry guns and don’t mind using them. I live alone, usually sleep alone, and do not possess the patience and understanding necessary to maintain friendships. The law is my life, always consuming and occasionally fulfilling. I wouldn’t call it a “jealous mistress” as some forgotten person once so famously did. It’s more like an overbearing wife who controls the checkbook. There’s no way out.

Incipit tratto da:
Title: Rogue Lawyer
Author: John Grisham
Publisher: Doubleday
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Non si può certo dire che Sebastian Rudd sia un avvocato come tutti gli altri. Non possiede uno studio vero e proprio, ma il suo ufficio si trova a bordo di un grande furgone nero blindato dotato di vari comfort – wi-fi, un frigorifero pieno di superalcolici, delle comode poltrone e un buon equipaggiamento di armi. Non ha soci in affari, ma accanto a lui c’è sempre un uomo, che lui chiama Partner, armato fino ai denti, che gli fa da autista, guardia del corpo, confidente, impiegato e caddy, quando gioca a golf. Sebastian ha anche una ex moglie che non smette mai di procurargli guai e un figlio piccolo che non vede tanto quanto vorrebbe. Sebastian Rudd difende i peggiori criminali, i casi disperati, in poche parole tutte quelle persone che nessun avvocato si sognerebbe di avvicinare. Insomma, fa il lavoro sporco. Ritiene che ognuno abbia diritto ad avere un processo equo, anche a rischio di diventare lui stesso il bersaglio dei suoi assistiti e di essere costretto a sua volta a usare metodi poco ortodossi. Sebastian odia le ingiustizie, detesta i poteri forti e si prende gioco delle istituzioni. Narrato in prima persona, L’avvocato canaglia racconta la vita professionale e privata di un vero anticonformista, un uomo sarcastico, eccessivo, arrogante, scaltro, ma molto umano, uno dei personaggi più riusciti dei romanzi di John Grisham.
(Ed. Mondadori)

Cronologia opere e bibliografia di John Grisham