La giornalaia – Veit Heinichen

Sulle Rive il riverbero dei lampioni si rifletteva sul mare piatto

Incipit La giornalaia

Sulle Rive il riverbero dei lampioni si rifletteva sul mare piatto. Agli attracchi della Sacchetta centinaia di motoscafi e barche a vela attendevano che la primavera li strappasse dal letargo invernale. Portati dalla brezza che soffiava sull’acqua, il tintinnio metallico delle sartie e lo sciabordio cadenzato contro il pontile arrivavano solo a tratti al maresciallo con la divisa della guardia di finanza. Nascosto nell’oscurità della luna nuova dietro un cassonetto dei rifiuti sul molo Fratelli Bandiera, seguiva con occhi spalancati alla fioca illuminazione della banchina gli agili movimenti di una figura magra e asciutta a neanche cento metri di distanza. Una figura che era scesa da una BMW Touring richiudendo piano la portiera e stava scavalcando lo sbarramento di una passerella.

Incipit tratto da:
Titolo: La giornalaia
Autore: Veit Heinichen
Traduzione: Monica Pesetti
Titolo originale: Die Zeitungsfrau
Casa editrice: e/o

Libri di Veit Heinichen

Copertine di La giornalaia di Veit Heinichen

Incipit Die Zeitungsfrau

Mild spiegelte sich die Beleuchtung der Uferstraße auf dem glatten Meer. An den Anlegern in der Sacchetta warteten Hunderte Segeljachten und Motorboote darauf, mit dem Frühjahr aus der Winterruhe geführt zu werden. Nur vereinzelt vernahm der Maresciallo mit der Uniform der Guardia di Finanza, der sich auf dem Molo Fratelli Bandiera hinter einem Müllcontainer verbarg, das melodische Klingeln und Klappern der Wanten und Stege, wenn eine Brise übers Wasser hauchte. Mit weit geöffneten Augen folgte er in der Dunkelheit des neuen Monds und der matten Kaibeleuchtung den flinken Bewegungen eines schlanken Mannes, der keine hundert Meter weiter aus einem BMW Touring gestiegen war, dessen Tür er leise ins Schloss drückte, und dann die Absperrung eines Stegs überwand.

Incipit tratto da:
Titel : Die Zeitungsfrau
Autor : Veit Heinichen
Verleger : Piper Verlag
Sprache : Deutsch

Quarta di copertina / Trama

Il commissario Proteo Laurenti a caccia di un presunto suicida nei meandri di una Trieste mitteleuropea quel tanto che basta e mediterranea quel tanto che serve, aristocratica, asburgica, italiana, di confine, decaduta, riqualificata, sempre piena di atmosfera.
L’incredibile scorreria a Porto Vecchio, il porto franco di Trieste, porta la firma di Diego Colombo, l’antico nemico di Laurenti. L’istinto di caccia del commissario si è risvegliato. Nel profondo di se stesso deve ammettere che la precisione con cui è stato commesso il crimine gli suscita un certo rispetto, tuttavia un innocente è morto, e Proteo Laurenti è più che deciso a mettere finalmente in manette Diego. Il commissario Laurenti, infatti, non ha mai creduto alla presunta morte di quest’ultimo. Ma cosa può spingere Diego a mettere a repentaglio, dopo così tanti anni, la sua latitanza? Avidità, avventatezza? O forse voglia di vendetta? Laurenti realizza che troverà risposta a questa domanda nei circoli più esclusivi della Trieste bene, a cui appartengono da molto, moltissimo tempo i complici di Diego…
(Ed. e/o)

Indice cronologico opere e bibliografia di Veit Heinichen

Nessuno da solo – Veit Heinichen

Incipit Nessuno da solo

Era ormai dai tempi del viaggio in Italia di Goethe, Byron e Shelley che gli italiani si erano abituati alla vista di turisti abbigliati in modo strano. Spettacolo che – da quando i parenti emigrati nel nord Europa tornavano a casa per le vacanze estive – aveva cessato di scatenare in patria commenti sprezzanti. E la globalizzazione del cattivo gusto era stata accelerata dalla diffusione del prêt-à-porter di massa, degli outlet e dei centri commerciali.

Incipit tratto da:
Titolo: Nessuno da solo
Autore: Veit Heinichen
Traduzione: Silvia Montis
Titolo originale: Keine Frage des Geschmacks
Casa editrice: e/o

Libri di Veit Heinichen

Copertine di Nessuno da solo di Veit Heinichen

Incipit Keine Frage des Geschmacks

Den Anblick befremdlich gekleideter Touristen war man seit Goethes Italienreise und dem langen Aufenthalt Lord Byrons und der Shelleys im Land gewohnt. Er entlockte niemandem mehr einen abschätzigen Kommentar, seitdem die fernen, in Nordeuropa lebenden Verwandten während der Sommerferien Heimatbesuche machten. Die billige Massenware aus den Einkaufszentren und Outlet-Villages trieb die Globalisierung des schlechten Geschmacks in Riesenschritten voran.

Incipit tratto da:
Titel : Keine Frage des Geschmacks
Autor : Veit Heinichen
Verleger : Zsolnay E-Book
Sprache : Deutsch

Quarta di copertina / Trama

A Trieste c’è aria di guai. Un tedesco viene ripescato morto nell’Adriatico; sacchi di un preziosissimo caffè non tostato vengono rubati da un’importante torrefazione – una faccenda di poco conto? Proteo Laurenti non fa progressi, ma anzi un passo indietro: è estate, la bella Gemma e l’eccellente vino del Carso tentano troppo il neononno per consentirgli di perdere tempo con i lati oscuri della vita. Finché il risoluto sostituto procuratore Iva Volpini non lo coinvolge in un caso scottante per le sue implicazioni politiche: una deputata londinese viene ricattata dopo un flirt estivo a Trieste. Quando una giornalista etiope, persona di fiducia della deputata, arriva da Londra per scovare personalmente chi si cela dietro il ricatto, per Laurenti diventa ora di agire. Inizia così una corsa contro il tempo, e i sospetti di Laurenti si trasformano ben presto in certezza: sono tutti attori di uno spettacolo diretto dietro le quinte da eminenze oscure. Il settimo romanzo di Veit Heinichen prende di mira le grandi connivenze dietro un crimine che affonda le sue radici fin nella guerra d’Abissinia.
(Edizioni e/o)

Indice cronologico opere e bibliografia di Veit Heinichen

Il suo peggior nemico – Veit Heinichen

Troppo alcol, e troppo poco sonno

Incipit Il suo peggior nemico

Troppo alcol, e troppo poco sonno. Alle prime luci dell’alba Spechtenhauser smontò dalla Mercedes e s’incamminò barcollante verso l’hangar dell’aerocampo di Prosecco. Se ci fossero stati controlli del tasso alcolemico anche in cielo, come il sabato sera in città, avrebbero di sicuro rimandato il volo. L’hangar di lamiera ondulata era stato costruito alla fine degli anni Quaranta dagli Alleati, quando dopo la guerra amministravano il Territorio Libero di Trieste, uno dei primi protettorati delle Nazioni Unite. Il fabbricato avrebbe avuto bisogno di una ristrutturazione radicale già da un pezzo.

Incipit tratto da:
Titolo: Il suo peggior nemico
Autore: Veit Heinichen
Traduzione: Silvia Montis
Titolo originale: Im eigenen schatten
Casa editrice: e/o

Libri di Veit Heinichen

Copertine di Il suo peggior nemico di Veit Heinichen

Incipit Im eigenen Schatten

Zu viel Alkohol, zu wenig Schlaf. In aller Herrgottsfrüh stieg Spechtenhauser aus dem Mercedes und wankte zum Hangar des Sport?ughafens bei dem kleinen Ort Prosecco hinüber. Gäbe es am Himmel Alkoholkontrollen wie Samstagnacht
in der Stadt, hätte er seinen Ab?ug sicherlich verschoben. Den Hangar aus Wellblechplatten hatten noch die Alliierten Ende der Vierziger erbaut, als sie nach dem Krieg das Free Territory of Trieste‚ ein erstes UN-Protektorat, verwalteten; er hätte längst einer grundlegenden Renovierung bedurft.

Incipit tratto da:
Titel : Im eigenen Schatten
Autor : Veit Heinichen
Verleger : Paul Zsolnay Verlag
Sprache : Deutsch

Quarta di copertina / Trama

Alle sei e mezzo di un mattino di inizio estate una telefonata sveglia il commissario Laurenti: sopra Aurisina, un paese sul Carso, è appena esploso un piccolo aeroplano. Il pilota e unico passeggero è il sessantasettenne Franz Xaver Spechtenhauser, un facoltoso imprenditore nonché senatore per diversi anni a Roma come rappresentante della Südtiroler Volkspartei. Tracce di esplosivo rinvenute sui resti del Cessna bimotore fanno supporre presto a Laurenti che si tratti di un omicidio. E quando, proprio durante le esequie del senatore Spechtenhauser, un portavalori viene assaltato sulla A4, nel placido Nordest gli eventi iniziano a susseguirsi a un ritmo un po’ troppo vorticoso. Un nuovo caso per Proteo Laurenti e le sue due colleghe, Xenia, commissario della località balneare di Grado, e Ziva Ravno, promossa alla carica di procuratore a Zagabria.
In un romanzo avvincente e accurato fin nei minimi dettagli Veit Heinichen sottolinea ancora una volta quanto sia labile il confine tra politica e criminalità organizzata.
(Ed. e/o; Dal Mondo)

Indice cronologico opere e bibliografia di Veit Heinichen