Chourmo – Jean-Claude Izzo

Incipit Chourmo – Jean-Claude Izzo

Incipit Chourmo

Dall’alto dei gradini della stazione Saint-Charles, Guiton, come lo chiamava ancora sua madre, contemplava Marsiglia. “La grande città”.
Sua madre ci era nata, ma non gliela aveva mai fatta vedere. Malgrado le promesse. Adesso era lì. Solo. Come un adulto.
E tra due ore, avrebbe rivisto Naïma.
Per questo era venuto.
Con le mani infilate nelle tasche dei jeans e una Camel tra le labbra, scese lentamente la scalinata. Di fronte alla città.
“In fondo alle scale” gli aveva detto Naïma, “trovi il boulevard d’Athènes. Lo segui fino alla Canabière. Giri a destra. Verso il Vieux-Port. Ancora a destra, dopo duecento metri, vedrai un grande bar all’angolo, La Samaritaine. Ci incontriamo lì. Alle sei. Non puoi sbagliarti”.
Le due ore che aveva davanti lo rassicuravano. Poteva trovare il bar.
Essere puntuale. Non voleva far aspettare Naïma. Era ansioso di rivederla. Di prenderla per mano, di stringerla tra le braccia, di baciarla. Quella sera avrebbero dormito insieme. Per la prima volta.
La prima volta, per lei e per lui. Mathias, un compagno di liceo di Naïma, gli prestava il monolocale. Sarebbero stati soli, loro due.
Finalmente.
Questo pensiero lo fece sorridere. Un sorriso timido, come quando aveva conosciuto Naïma.

Incipit tratto da:
Titolo: Chourmo: il cuore di Marsilia
Autore: Jean-Claude Izzo
Traduzione: Barbara Ferri
Titolo originale: Chourmo
Casa editrice: e/o

Libri di Jean-Claude Izzo

Chourmo – Jean-Claude Izzo

Incipit Chourmo

Du haut des escaliers de la gare Saint-Charles, Guitou – comme l’appelait encore sa mère – contemplait Marseille. “La grande ville”. Sa mère y était née, mais elle ne l’y avait jamais emmené. Malgré ses promesses. Maintenant, il y était. Seul. Comme un grand.

Incipit tratto da:
Titre: Chourmo
Auteur: Jean-Claude Izzo
Langue: Français
Incipit Chourmo – Jean-Claude Izzo

Quarta di copertina / Trama

Il commissario Fabio Montale ha lasciato la polizia, di cui non ha mai condiviso la politica repressiva nei confronti dei giovani immigrati e tantomeno le collusioni di alcuni colleghi con mafiosi e appartenenti al Front National di Le Pen. Quando il figlio sedicenne di una sua cugina viene trovato morto, dopo essere stato cacciato di casa dal patrigno a causa di un flirt con una coetanea araba, Montale deve indagare da solo tra gli interessi malavitosi sul porto di Marsiglia, le violenze razziste del Front National e i gruppi fondamentalisti islamici che fanno proseliti tra i giovani disperati dei casermoni di periferia.
(Ed. e/o)

Bibliografia e cronologia opere di Jean-Claude Izzo

Casino totale – Jean-Claude Izzo

Incipit Casino totale – Jean-Claude Izzo

Incipit Casino totale

Aveva solo l’indirizzo. Rue des Pistoles, nel Vieux Quartier. Erano anni che non tornava a Marsiglia. Ora non aveva più scelta.
Era il 2 giugno, pioveva. Nonostante la pioggia, il tassista rifiutò di inoltrarsi nei vicoli. Lo fece scendere davanti a Montée-des Accoules. Un centinaio e più di scalini da salire e un dedalo di strade fino a rue des Pistoles. Il suolo era cosparso di sacchi di spazzatura sventrati e dalle strade saliva un odore acre, un misto di piscio, umidità e muffa. Unico grande cambiamento, il restauro del quartiere. Alcune case erano state demolite. Le facciate di altre ridipinte, in ocra e rosa, con persiane verdi e blu, “all’italiana”.
Di rue des Pistoles, probabilmente una delle più strette, rimaneva solo una metà, il lato pari. L’altro era stato raso al suolo, così come le case di rue Rodillat. Al loro posto, un parcheggio. Fu la prima cosa che vide sbucando all’angolo di rue du Refuge. Qui, sembrava che i costruttori avessero fatto una pausa. Le case erano luride, fatiscenti, divorate da una vegetazione merdosa.
Era troppo presto, lo sapeva. Ma non aveva voglia di bere caffè in un bistrot, e aspettare, guardando l’orologio, un’ora decente per svegliare Lole. Sognava di berne uno in un vero appartamento, seduto comodamente. Da mesi non gli era più successo. Appena lei aprì la porta, si diresse verso l’unica poltrona della stanza, come se fosse un’abitudine. Accarezzò il bracciolo e si sedette, lentamente, chiudendo gli occhi. Poi, finalmente, la guardò. Vent’anni dopo.
Stava in piedi. Dritta, come sempre. Le mani infilate nelle tasche di un accappatoio giallo paglierino. Quel colore dava alla sua pelle una luce più intensa e metteva in risalto i capelli neri, che ora portava corti. I fianchi, forse, le si erano allargati, ma non ne era sicuro.
Era diventata una donna, ma non era cambiata. Lole, la zingara. Bella, da sempre.

Incipit tratto da:
Titolo: Casino totale
Autore: Jean-Claude Izzo
Traduzione: Barbara Ferri
Titolo originale: Total Kheops
Casa editrice: E/O

Libri di Jean-Claude Izzo

Casino totale - Jean-Claude Izzo

Incipit Total Khéops

Il n’y avait que son adresse. Rue des Pistoles, dans le Vieux Quartier. Cela faisait des années qu’il n’était pas venu à Marseille. Maintenant il n’avait plus le choix.
On était le 2 juin, il pleuvait. Malgré la pluie, le taxi refusa de s’engager dans les ruelles. Il le déposa devant la Montée-des Accoules. Plus d’une centaine de marches à gravir et un dédale de rues jusqu’à la rue de Pistoles. Le sol était jonché de sacs d’ordures éventrées et il s’élevait des rues une odeur âcre, mélange de pisse, d’humidité et de moisi. Seul grand changement, la rénovation avait gagné le quartier. Des maisons avaient été démolies. Les façades des autres étaient repeintes, en ocre et rose, avec des persiennes vertes ou bleues, à l’italienne.
De la rue des Pistoles, peut-être l’une des plus étroites, il n’en restait plus que la moitié, le côté pair. L’autre avait été rasée, ainsi que les maisons de la rue Rodillat. A leur place, un parking. C’est ce qu’il vit en premier, en débouchant à l’angle de la rue du Refuge. Ici, les promoteurs semblaient avoir fait une pause. Les maisons étaient noirâtres, lépreuses, rongées par une végétation d’égout.

Incipit tratto da:
Titre: Total Khéops
Auteur: Jean-Claude Izzo
Langue: Français
Incipit Casino totale – Jean-Claude Izzo

Quarta di copertina / Trama

Fabio, Ugo e Manu sono amici da sempre. Hanno condiviso la povertà dell’infanzia e l’amore per una stessa donna, Lole. Una volta adulti le loro strade si sono divise. Fabio è diventato un poliziotto, mentre Ugo e Manu sono ormai due malviventi di un certo calibro. Quando Manu viene trovato ammazzato, Ugo torna a Marsiglia per vendicarlo. Anche Fabio vuole scoprire chi ha fatto fuori l’amico e inizia a indagare a modo suo, perché Fabio è un poliziotto anomalo, qualcuno pensa che stia scivolando verso una pericolosa china, visto che preferisce di gran lunga la compagnia dei delinquenti a quella dei colleghi delle squadre speciali.
(Ed. e/o)

Bibliografia e cronologia opere di Jean-Claude Izzo

Il sole dei morenti – Jean-Claude Izzo

Incipit Il sole dei morenti – Jean-Claude Izzo

Incipit Il sole dei morenti

L’inverno Titì se lo portava dentro. In quell’ istante, gli sembrò perfino che il freddo fosse più pungente nel suo corpo che fuori, per strada. Forse per questo non batteva più i denti, aveva pensato. Ormai non era che un unico blocco di ghiaccio, come l’acqua nei canaletti lungo i marciapiedi.
Un’insegna luminosa sopra la porta di una farmacia indicava la temperatura: 8 gradi sotto zero. E l’ora. 20,01. Riparandosi a malapena in un androne, dalle 19,30 in poi Titì era stato a guardare i minuti sfilare. Poi l’aria gelida gli aveva annebbiato la vista. Si era reso conto che il furgoncino bianco dei “Restaurants du coeur” non sarebbe più passato, e che era inutile continuare ad aspettarlo.
  Qualunque pezzente di Parigi conosceva il percorso a menadito. NationRépublique – Invalides – Porte d’Orléans. Ma da Hotel de Ville non ci passava mai quella macchina di merda, mai. E invece lui era proprio lì, in place de l’Hotel de Ville. 
«E vaffanculo!» imprecò fra sé. «Titì, stai andando davvero fuori di testa!». Ritornò con lo sguardo all’insegna luminosa, ma non riusciva a metterla a fuoco. «Beh, ho capito. Non è il caso di sbraitare tanto, coglione che non sei altro!» si disse. 
Sì, stava uscendo di testa, ogni giorno un po’ di più. Anche Rico gliel’aveva detto, sin dai primi freddi: E di andare a farsi curare all’ospedale. Ma all’ospedale Titì non ci voleva andare. 
«Va a finire che crepi» aveva detto Rico.
«E allora? L’ospedale è come morire. Ci entri in piedi ed esci lungo disteso. Ci andresti tu? Eh, ci andresti?». 
«Vaffanculo, Titì».
«Vacci tu, cazzo!».
Da allora Titì non parlava più. Non solo a Rico. A nessuno. O quasi.
Non gli succedeva quasi più di parlare. Non ne aveva più la forza.

Incipit tratto da:
Titolo: Il sole dei morenti
Autore: Jean-Claude Izzo
Traduzione: Franca Doriguzzi
Titolo originale: Le soleil des mourants
Casa editrice: E/O

Libri di Jean-Claude Izzo

Il sole dei morenti - Jean-Claude Izzo

Quarta di copertina / Trama

Dopo il successo travolgente della trilogia dei noir marsigliesi – Casino totale, Chourmo, Solea – Jean-Claude Izzo, ha scritto questo romanzo altrettanto “nero”, altrettanto impregnato di quella nostalgia per una felicità impossibile che è una nota caratteristica della sua scrittura. Il sole dei morenti non è un giallo, come non erano solo dei gialli i suoi romanzi precedenti. È la storia di un uomo sfortunato, un giovane sereno, innamorato della moglie, felice di avere un bambino, un lavoro, una casa. Poi la moglie lo lascia, lui perde il lavoro, la casa, finisce in strada: quello che chiamano un barbone. Ma dietro continua a vivere un uomo. E questo uomo, questo barbone, prova, in un ultimo slancio vitale, a lasciare la Parigi del freddo, dei metrò, dell’alcolismo, della solitudine, per raggiungere Marsiglia, il sole, il mare la città dove aveva scoperto l’amore. Il sole dei morenti è la storia di un viaggio e di una vita. Un romanzo struggente, di rara umanità.
(Ed. e/o)

Incipit Il sole dei morenti – Jean-Claude Izzo

Cronologia opere e bibliografia di Jean-Claude Izzo