Cronache dal selvaggio West – Joe R. Lansdale

Incipit Cronache dal selvaggio West - Joe R. Lansdale

Incipit Cronache dal selvaggio West

All’epoca dovevo avere sei o sette anni, e questo raduno di parenti era un evento che si verificava ogni anno. Non ricordo l’occasione precisa, semmai ce ne fosse stata una. Nel senso che non aveva niente a che fare con il Natale, il giorno del Ringraziamento o altre festività. Credo si trattasse semplicemente di una visita alla nonna. Viveva a circa un’ora da noi, in una grande e vecchia casa costruita su dodici ettari di terra. Era già piuttosto anziana, allora, ma riusciva ancora a muoversi bene. Era l’unica in vita, tra i miei nonni. Gli altri erano morti parecchio tempo prima.
Mia nonna era nata negli anni Ottanta dell’Ottocento, ed era arrivata in Texas da bambina, in un carro coperto, dall’Oklahoma. Aveva visto il Wild West Show di Buffalo Bill, e gli uomini atterrare sulla Luna. Ha vissuto fino a quasi cento anni, quando un attacco di polmonite le ha tolto la possibilità di diventare centenaria.
Quel giorno faceva freddo. Una cosa rara nel Texas orientale, ma ci sono un paio di mesi, a volte tre, in cui succede. Non c’era gelo o umidità, solo freddo.
Fu l’odore del pollo fritto nello strutto, dopo essere stato fatto rotolare nella farina e nelle uova e immerso nel grasso bollente, a svegliarmi. Non ricordo quale giorno della settimana fosse, ma mio padre non c’era, quindi probabilmente stava lavorando. Poteva essere qualsiasi giorno dal lunedí al sabato, e forse pure domenica, anche se a mia madre e ad altre persone religiose come lei non piaceva l’idea di lavorare nel giorno del Signore.
«Che Dio venga a cercarmi, allora», era solito ribattere, e io lo immaginavo mentre prendeva Dio a calci in culo. Mio padre era molto rassicurante.
Quando mi alzai dal letto, mia madre mi preparò la colazione. Ricordo di aver mangiato quella che lei chiamava pappa di mais. Si trattava essenzialmente di porridge con burro, un cucchiaio di zucchero e un goccio di latte. All’epoca era la mia colazione preferita. Ogni tanto ci aggiungevo una banana a fette.
Mentre mangiavo, mia madre prese con le pinze il pollo fritto dalla padella e lo poggiò su un piatto ricoperto di carta assorbente, poi lo coprí con altra carta.
Dopo colazione mi misi a mescolare l’impasto del pane di mais con un mestolo di legno cosí grande e lungo che dovevo appoggiarmelo su una spalla. Fatto ciò, mamma infilò l’impasto nel forno e insieme mettemmo tutto nelle scatole e nei sacchi di carta marrone che avremmo caricato in macchina. Non so che tipo di macchina fosse, ma ricordo che era verde. Mia madre mi fece portare dei recipienti e un sacco con degli utensili da cucina e una scatola di tè Lipton, che la maggior parte dei texani dell’est considerava il nettare degli dèi.
Io la penso ancora cosí.
(La cucina)

Incipit tratto da:
Titolo: Cronache dal selvaggio West. Hap e Leonard, le origini
Autore: Joe R. Lansdale
Traduzione: Luca Briasco
Titolo originale: Of Mice and Minestrone. Hap and Leonard: The Early Years
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Cronache dal selvaggio West

Cronache dal selvaggio West – Joe R. Lansdale

Quarta di copertina / Trama

Con l’umorismo nero che lo contraddistingue, e la malinconia di chi ha passato una vita con i propri personaggi, in Cronache dal selvaggio West Joe R. Lansdale approfondisce e arricchisce il mito di Hap e Leonard: a volte drammatici, a volte esilaranti, e sempre sopra le righe, in questi racconti estremamente autentici si ha la sensazione di tornare a casa dopo tanto tempo. Perché, come dice Hap: «Ci sono persone con cui non parli per un paio d’anni, forse di piú, ma appena le vedi ti sembra che abbiano lasciato la stanza solo un momento fa, e cosí fu per me e Leonard».
(Ed. Einaudi; Stile Libero Big)

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Una Cadillac rosso fuoco – Joe R. Lansdale

Incipit Una Cadillac rosso fuoco

Ripiegai l’assegno e me lo misi nel taschino sforzandomi di non sorridere. Il marito, un certo signor Diedre, aveva appena comprato una Buick usata che stazionava nel parcheggio da un bel po’ di tempo, e sua moglie, una tipetta in una nuvola di chiffon rosa e stupidi pizzi bianchi, sembrava abbastanza soddisfatta dell’acquisto da far felice quel tizio per tutta la notte senza troppi sacrifici.
La Buick avrà avuto un paio d’anni, un modello del ’62, ma il proprietario precedente, un ragazzino di diciassette anni col piede pesante, ci aveva fatto una quantità assurda di chilometri. Alla fine i suoi gliel’avevano tolta e lo avevano costretto ad accettare un lavoro come magazziniere in un supermercato.
Sapevo bene quanta strada aveva fatto quell’auto e com’era stata trattata, perché io stesso avevo tirato il contachilometri cosí indietro da poter dire che la macchina era di una vecchietta che la usava per andare in chiesa la domenica e a fare la spesa il lunedí; poi era morta all’improvviso e il figlio, non sapendo che farsene, aveva deciso di venderla. Storia semplice, balla semplice.

Incipit tratto da:
Titolo: Una Cadillac rosso fuoco
Autore: Joe R. Lansdale
Traduzione: Manuela Francescon
Titolo originale: More Better Deals
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Una Cadillac rosso fuoco

Una Cadillac rosso fuoco - Joe R. Lansdale

Incipit More Better Deals

I folded the check and put it in my shirt pocket and tried not to grin. The husband, a Mr. Diedre, had just bought a used Buick that had been on the lot awhile, and his wife, a cute little thing in pink chiffon and goofy white ruffles, looked like she was happy enough to keep the hubby busy all night long and not be sad about it.
The Buick they bought wasn’t but a couple years old, a ’62 model, but it had been driven hard and an insane number of miles were racked up on it. The owner, a seventeen-year-old, had a heavy foot. His parents took the car from him and made him get a sacking job at the Piggly Wiggly.
I knew how hard and how much the car had been driven because I had rolled back the odometer, bringing it down to a number so low I could say the car had belonged to a little old lady who bought it to drive to church on Sundays and the grocery store on Mondays; and died suddenly and her son traded it in because he didn’t know what else to do with it. Simple story. Simple lie

Incipit tratto da:
Title: More Better Deals
Author: Joe R. Lansdale
Language: English

Quarta di copertina / Trama

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Ed Edwards lavora nel business delle auto di seconda mano. Un settore fatto di contachilometri truccati, catorci arrugginiti e l’idea che debba essere il cliente a non farsi fregare. Appesantito da una madre alcolizzata, che non perde occasione per farlo sentire un fallito, Ed aspetta soltanto la chance giusta per svoltare. Cosí, quando si ritrova a pignorare una Cadillac nuova di zecca che i proprietari hanno smesso di pagare, il suo momento sembra arrivato: la Caddy era di Frank Craig e del suo schianto di moglie Nancy, proprietari di un drive-in e un cimitero per animali. Stufa del marito ubriacone e desiderosa di rifarsi una vita, Nancy propone a Ed – con cui finisce a letto al secondo incontro – di uccidere Frank, riscuotere la loro assicurazione e gestire insieme gli affari. È un’offerta allettante, ma Ed avrà veramente il fegato di andare fino in fondo?

– Stammi a sentire. Io voglio te e tu vuoi me. Potremmo farcela, se ci sbarazziamo di Frank. Tu, a differenza di lui, faresti ottimi affari. Avremmo il nostro impero in questa città, ci pensi? Una catena di drive-in, delle concessionarie, bei vestiti, belle auto, quattrini da spendere! – Senti. Mi è piaciuto vederti senza mutande. E mi sento davvero meglio, adesso. Ma con questa storia non voglio averci niente a che fare. – Pensaci, – disse Nancy.
– Ci ho già pensato, e so già che non mi piace.
(Ed. Einaudi; Stile Libero Big)

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Caldo in Inverno – Joe R. Lansdale

Incipit Caldo in Inverno – Joe R. Lansdale

Incipit Caldo in Inverno

Le questioni di vita o di morte talvolta iniziano come cose semplici.
Mi trovavo nel giardino sul retro insieme a mia moglie, ed ero alla griglia del barbecue con una spatola in mano e addosso un grembiule sbiadito con sopra la scritta BACIATE IL CUOCO. Ero riuscito a togliere dalla griglia qualche hamburger, facendone bruciare solo uno, che era diventato nero come un pezzo di carbone. Mi piace cucinare alla griglia ogni tanto, anche se non sono molto bravo, e stavo giusto pensando a quello quando udii uno stridio di pneumatici dietro l’angolo.
Sporgendomi dallo spigolo della casa, diedi una sbirciata alla strada oltre la staccionata giusto in tempo per scorgere l’automobile superare la curva con le gomme che stridevano e la frizione che grattava, e fu allora che vidi l’auto investire la donna che stava attraversando la strada insieme al suo cane. Con un rumore che mi diede un’ondata di nausea.
Da dove mi trovavo, ebbi modo di osservare bene l’auto e il conducente, e vidi la donna tentare di fare un balzo all’indietro, strattonando il cane per il guinzaglio. Troppo tardi, però. L’automobile la investì e la fece volare fuori dal mio campo visivo.

Incipit tratto da:
Titolo: Caldo in Inverno
Autore: Joe R. Lansdale
Traduzione: Seba Pezzani
Titolo originale: Hot in December
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Caldo in Inverno

Caldo in Inverno – Joe R. Lansdale

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Quarta di copertina / Trama

Quando vedono la loro vicina di casa travolta e uccisa da un’auto pirata che sta passando in quel momento, Tom Chan e sua moglie Kelly non sanno che l’omicidio di cui sono appena stati involontari testimoni è solo l’inizio di un incubo che sembra senza via d’uscita. Tom descrive l’autista alla polizia ed è assolutamente deciso a testimoniare, ma c’è qualcosa che non ha previsto: l’uomo al volante, infatti, appartiene a una potente famiglia criminale del Texas orientale, la Dixie Mafia, e Tom e la sua famiglia diventano il bersaglio della banda, che rapisce Kelly e minaccia la loro figlia.
Tom non ha altra via di salvezza se non quella di rivolgersi ai vecchi compagni d’armi che hanno combattuto con lui in Afghanistan e chiedere il loro aiuto in una lotta brutale e spietata per salvare sua moglie e farsi giustizia da solo. Il problema è che uno degli ex commilitoni è un maniaco omicida, il cui livello di violenza sconvolge lo stesso Tom, e in questa adrenalinica lotta per la sopravvivenza le parti potrebbero invertirsi.
Con Caldo in inverno Joe Lansdale, che ha scritto una prefazione ad hoc in occasione di questa pubblicazione nella collana del Giallo Mondadori, offre ai suoi lettori un noir scatenato e divertente che lo riconferma grande maestro del genere.
(Ed. Mondadori)

Caldo in Inverno – Audiolibro - Lansdale