La ragazza perduta – D. H. Lawrence

Incipit La ragazza perduta

Prendete una cittadina di minatori come Woodhouse, con una popolazione di diecimila anime, vecchia di tre generazioni. E’ evidente che le tre generazioni successive devono aver dato origine a una società bene organizzata. La nobiltà della contea, per sfuggire alla vista di tutto quel carbone estratto dalle viscere della terra, è andata a fiorire, con i suoi dividendi delle azioni metallurgiche, in regioni rimaste ancora idilliche. Unico magnate superstite, grande e inaccessibile, è il proprietario locale delle miniere, il quale ha tre generazioni dietro le spalle e si arrampica faticosamente su per l’ultimo gradino della nobiltà, respingendo sotto di sé con una pedata la massa amorfa. Ma non lo prenderemo in considerazione.

Incipit tratto da:
Titolo: La ragazza perduta
Autore: D.H. Lawrence
Traduzione: Carlo Izzo
Titolo originale: The Lost Girl
Casa editrice: LIT

Libri di D.H. Lawrence

Copertine di La ragazza perduta di D. H. Lawrence

Incipit The Lost Girl

Take a mining townlet like Woodhouse, with a population of ten thousand people, and three generations behind it. This space of three generations argues a certain well-established society. The old “County” has fled from the sight of so much disembowelled coal, to flourish on mineral rights in regions still idyllic. Remains one great and inaccessible magnate, the local coal owner: three generations old, and clambering on the bottom step of the “County,” kicking off the mass below. Rule him out.

Incipit tratto da:
Title: The Lost Girl
Author: D.H. Lawrence
Publisher: eBooks@Adelaide
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Pubblicato nel 1920, “La ragazza perduta” fu ispirato dal viaggio che Lawrence fece in Italia e, in particolare, dalla sua permanenza in un paesino della Ciociaria. La protagonista, Alvina, è una ragazza inglese di buona famiglia che gradualmente perde la sua posizione sociale. Il suo destino la porta a imparare a fare l’infermiera, a suonare il pianoforte nel teatrino popolare fondato da suo padre e, infine, a seguire il vero amore della sua vita, il saltimbanco Ciccio, sulle montagne abruzzesi. Mentre agli occhi della società diventa una “ragazza perduta”, Alvina trova, proprio nel suo perdersi, una vera sorgente di forza. In questo romanzo Lawrence creò un personaggio femminile con un intenso desiderio d’indipendenza, una donna che cerca di essere padrona del proprio destino lottando contro le convenzioni del suo ceto. Un libro dalla grande freschezza descrittiva, in cui emerge la polemica dell’autore con la religione istituzionale, alla ricerca di una mistica comunione con l’universo e il ritorno a una semplicità primitiva.
(Ed. LIT)

Cronologia opere e bibliografia di D. H Lawrence

Donne innamorate – D.H. Lawrence

Incipit Donne innamorate

Ursula e Gudrun Brangwen sedevano una mattina nel vano della finestra, nella casa paterna in Beldover, lavorando e chiacchierando. Ursula dava punti svogliati ad un ricamo a vivaci colori e Gudrun disegnava, china su una tavoletta che teneva sulle ginocchia. Per lo più se ne stavano in silenzio, parlando solo di tanto in tanto, a seconda dei pensieri che vagavano loro per la mente.

Incipit tratto da:
Titolo: Donne innamorate
Autore: D.H. Lawrence
Traduzione: Delia Piergentili Agozzino
Titolo originale: Women in love
Casa editrice: Newton Compton

Libri di D. H. Lawrence

Copertine di Donne innamorate di D.H. Lawrence

Women in Love

Ursula and Gudrun Brangwen sat one morning in the window-bay of their father’s house in Beldover, working and talking. Ursula was stitching a piece of brightly-coloured embroidery, and Gudrun was drawing upon a board which she held on her knee. They were mostly silent, talking as their thoughts strayed through their minds.

Incipit tratto da:
Title: Women in love
Author: D.H. Lawrence
Publisher: eBooks@Adelaide
Language: English

Quarta di copertina / Trama

In questo romanzo, pubblicato nel 1920 e concepito idealmente come seguito de L’arcobaleno (1915), Lawrence esplora, avvalendosi di una trama esile e pretestuosa ma anche di un’estrema dilatazione e intensificazione dei dialoghi, le più diverse implicazioni dei rapporti tra i due sessi, l’assurdità delle convenzioni sociali che vorrebbero delimitarne le possibilità e i modi, il tormento dell’eterno conflitto tra istinto e intelletto, tra sensualità e ragione, sullo sfondo della società industriale inglese del primo Novecento. L’abbandono della tradizione narrativa ottocentesca, del romanzo «ben costruito» in virtù di uno sviluppo regolare della storia e dell’aderenza realistica ai fatti, è definitivo: la struttura di Donne innamorate è accidentata, spezzata, apparentemente incoerente e segna l’inizio di una significazione espressionistica e simbolica tipicamente novecentesca.
(Ed. Newton; Grandi Tascabili Economici)

Cronologia opere e bibliografia di D. H. Lawrence

Da questo romanzo il film Donne in amore (Women in Love) per la regia di Ken Russell (1969)

Fantasia dell’inconscio – D.H. Lawrence

Incipit Fantasia dell’inconscio

Cominciamo giustificando brevemente la Psicoanalisi. Non era giusto dileggiare l’inconscio psicoanalitico; o forse era giusto dileggiare l’inconscio psicoanalitico che è veramente una quantità negativa ed è uno spiacevole serraglio. Quello che in realtà non era giusto era dileggiare la Psicoanalisi, come se Freud avesse inventato e descritto null’altro che un inconscio, in tutta la sua teoria.
Di certo l’inconscio non è la chiave della teoria freudiana. La vera chiave di sesso. un motivo sessuale deve essere attribuito ad ogni attività umana.

Incipit tratto da:
Titolo: Fantasia dell’inconscio
Autore: D. H. Lawrence
Traduzione: Walter Mauro
Titolo originale: Fantasia of the unconscious
Casa editrice: Newton & Compton

Bibliografia essenziale D. H. Lawrence

Copertine di Fantasia dell’inconscio di D.H. Lawrence

Incipit Fantasia Of The Unconscious

Let us start by making a little apology to Psychoanalysis. It wasn’t fair to jeer at the psychoanalytic unconscious; or perhaps it was fair to jeer at the psychoanalytic unconscious, which is truly a negative quantity and an unpleasant menagerie. What was really not fair was to jeer at Psychoanalysis as if Freud had invented and described nothing but an unconscious, in all his theory.
The unconscious is not, of course, the clue to the Freudian theory. The real clue is sex. A sexual motive is to be attributed to all human activity.

Incipit tratto da:
Title: Fantasia of the unconscious
Author: D.H. Lawrence
Publisher: M.Secker
Language: English

Cronologia opere D. H. Lawrence