Incipit Avere tutto
Mi telefona mentre sono al supermercato. Lo saluto, lui si raschia la gola ma non parla. So che gira di notte con la Renault 5.
Incipit tratto da:
Gli chiedo se sta bene.
– Scusa il disturbo, – dice.
– Smettila.
Tira dalla sigaretta. – Alla fine ti hanno pagato?
– Ancora no.
Stiamo zitti come quando da ragazzino lo guardavo riparare una presa elettrica, la madia del tinello, la grondaia sul retro. Le sue dita leggere.
Poi gli annuncio che vado a trovarlo.
– Davvero vieni?
– È il tuo compleanno.
– E come fai con il lavoro?
– Faccio.
Cinque giorni dopo arrivo a Rimini. La casa ha le tapparelle basse e la porta del garage è spalancata. Lui è tra le piante dei pomodori con il suo cappello da pescatore.
– Ciao, – emerge dalla terra e splende per il sudore. – C’era traffico?
– No, non c’era.
Mi passa accanto e sta per prendermi la sacca, gliela allontano. Lo seguo nell’appartamento di sotto e mi fermo appena entriamo. Allora capisce che voglio dormire al piano di sopra.
Alzo la tapparella della camera e il sole sbatte sul pulviscolo e sulla mensola degli album Panini. Dalla finestra si vede la Renault 5 che guida da ventisette anni. Un cerchione ha una botta e il paraurti è tirato a lucido. È stato don Paolo a telefonarmi a Milano per avvertire che sta fuori fino all’alba e sono guai.
«Ma quali guai».
«Al bar chiacchierano che va lí di notte con la faccia storta. Lo conosci tuo babbo».
«Parlaci».
«Parlaci tu, Sandro».
Poi lui arriva con le federe e tutto. Prepariamo il letto, scrollando bene il lenzuolo come faceva lei. Siamo lenti e precisi e appena finiamo lui esce dalla camera e si ritira in cucina.
Ravana, spentola, sgranocchia. Quando mi affaccio è sulla sedia in punta di piedi e spulcia le conserve. Gli è venuta la pancia.
Salta giú senza tonfo, una libellula, va ai fornelli e apre il gas. Dal niente estrae il fiammifero e fa brillare la capocchia: Nando il pistolero.
Titolo: Avere tutto
Autore: Marco Missiroli
Casa editrice: Einaudi
Quarta di copertina / Trama
I gabbiani a Rimini non urlano mai. In nessuna stagione dell’anno, neanche quando Sandro torna a casa dopo aver vissuto a Milano, e trova suo padre con la testa sempre piú dura. Neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto lí con lui per affrontare la loro partita piú grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in piú e parecchi anni in meno? Da giovane Nando Pagliarani aveva il torace da nuotatore e un destino interrotto. Ha lavorato sui bus turistici, fatto il ferroviere, posseduto il bar America, ma l’unica voce che dovrebbe esserci sul suo documento d’identità è: ballerino. Perché lui e sua moglie hanno ballato come diavoli, in tutte le competizioni della riviera romagnola. Ballavano per vincere. Anche a Sandro piace vincere, è una malattia di famiglia. Ma la sua danza è pericolosa. Le prime volte al tavolo da gioco era lui il tizio da spennare, poi è diventato lo sbarbato da tenere d’occhio. Quel che è certo è che prima aveva un lavoro stabile e programmava con Giulia un futuro. E adesso? Cos’è rimasto a Sandro, che voleva avere tutto? Cosa rimane a ciascuno di noi, ogni volta che sfidiamo la fortuna? Marco Missiroli firma il suo romanzo piú potente e maturo, raccontando la febbre di un giovane uomo pieno di slanci e difetti, di una città di provincia che vive alla grande solo una stagione all’anno, di una famiglia arsa dall’amore e dalla smania.
(Ed. Einaudi; Supercoralli)
Cronologia opere e bibliografia di Marco Missiroli