Collages – Anaïs Nin

Incipit Collages

Vienna era la città delle statue. Ce n’erano tante quant’era la gente che camminava per le strade. Si ergevano sulla sommità delle torri più alte, giacevano su tombe di pietra, sedevano sul dorso di un cavallo, stavano in ginocchio, pregavano, combattevano animali e guerre, danzavano, bevevano vino e leggevano libri di pietra. Adornavano cornicioni come polene di antiche navi. Stavano erette nel cuore di fontane scintillanti d’acqua come se fossero appena venute alla luce. Stavano sedute sotto gli alberi dei parchi, d’estate e d’inverno. Alcune indossavano vesti di epoche passate, altre non portavano veste alcuna. Uomini, donne, bambini, re, nani, mostri, unicorni, leoni, buffoni, eroi, vecchi saggi, profeti, angeli, santi e soldati conservavano per Vienna un’illusione di eternità.

Incipit tratto da:

  • Titolo: Collages
  • Autrice: Anaïs Nin
  • Traduzione: Maria Luisa Minio Paluello
  • Titolo originale: Collages
  • Casa editrice: Fazi
  • Bibliografia Anaïs Nin

Incipit Collages

Vienna was the city of statues. They were as numerous as the people who walked the streets. They stood on the top of the highest towers, law down on stone tombs, sat on horseback, kneeled, prayed, fought animals and wars, danced, drank wine and read books made of stone. They adorned cornices like the figureheads of old ships. They stood in the heart of fountains glistening with water as if they had just been born. They sat under the trees in the parks summer and winter. Some wore costumes of other periods, and some no clothes at all. Men, women, children, kings, dwarfs, gargoyles, unicorns, lions, clowns, heroes, wise men, prophets, angels, saints, and soldiers preserved for Vienna a vision of eternity.

Incipit tratto da:

Collages - Anaïs Nin

Figli dell’Albatros – Anaïs Nin

Incipit Figli dell’Albatros

Quando scese dal bus a Montmartre, Djuna si ritrovò al centro della fiera ambulante e, nell’istante preciso in cui poggiò il piede destro sui ciottoli del marciapiede, la musica della giostra venne rilasciata dalla scatola meccanica e lei sentì l’intera scena, il suo umore e il suo corpo trasformarsi da quell’allegria, proprio come, durante l’infanzia, la vita nell’orfanotrofio si era d’improvviso trasformata da pesante incubo a libertà, quando aveva vinto una borsa di studio per la danza.
( La stanza sigillata)

Incipit tratto da:

  • Titolo: Figli dell’Albatros
  • Autrice: Anaïs Nin
  • Traduzione: Martina Rinaldi
  • Titolo originale: Children of the Albatross
  • Casa editrice: Fazi
  • Bibliografia Anaïs Nin

Figli dell’Albatros - Anaïs Nin

Fuoco – Anaïs Nin

Incipit Fuoco

Dicembre 1934
La mia nave ha battuto il record di velocità navigando alla volta di New York. Era notte e non mattina quando arrivai – giustamente del resto, visto che per la notte è l’inizio e la radici di tutti i giorni. L’orchestra suonava, i grattacieli scintillavano con milioni d’occhi, come forme sospese nell’aria nera, e un uomo stava sussurrando: “Tesoro mio, ti amo, ascoltami, dolcezza, io ti amo. Sei meravigliosa, dolcezza mia. Non è fantastico, dolcezza, arrivare a New York, mentre faccio l’amore con te. Sono pazzo di te, dolcezza. Non mi tradirai, vero? Non mi dimenticherai, dolcezza? Adoro i tuoi capelli, dolcezza mia. Ascoltami…”
“La musica è troppo forte, ” dissi. “Riesco a sentire soltanto la musica.”

Incipit tratto da:

  • Titolo: Fuoco
  • Autrice: Anaïs Nin
  • Traduzione: Delfina Vezzoli
  • Titolo originale: Fire, from a “journal of love”
  • Casa editrice: Bompiani
  • Bibliografia Anaïs Nin

Fuoco - Anaïs Nin