Teatro d’amore – Joseph O’Connor

Incipit Teatro d’amore

Victoria Cottage Hospital,
presso Deal, Kent
20 febbraio 1908

Mia carissima Ellen,
perdonami per aver tardato fin troppo a risponderti. Come avrai dedotto dall’intestazione, non sono stato benissimo, ahimè. Nel corso di questo malaugurato inverno le preoccupazioni finanziarie e l’affaticamento per il troppo lavoro mi hanno indebolito al punto da farmi crollare come un vecchio cavallo da tiro sul ciglio della strada. Di buono c’è che i danni permanenti sono pochi, dicono. Quella santa della mia consorte si è trasferita qui da Londra anche lei, in una pensioncina sul lungomare, e viene tutti i giorni con l’omnibus a leggere per me, almeno possiamo continuare a irritarci a vicenda, felicemente, come solo marito e moglie sanno fare. Ci piace litigare per inezie quali tramezzini e democrazia. E riesco ancora a battere a macchina, come vedi.
La scorsa notte ho sognato Tu-Sai-Chi – nell’Atto III dell’Amleto – e a un certo punto sei arrivata anche tu, come un fruscio d’alberi all’orecchio di un uccello stanco, così eccomi qua, in ritardo, ma con tutto il cuore.

Incipit tratto da:
Titolo: Teatro d’amore
Autore: Joseph O’Connor
Traduzione: Elisa Banfi
Titolo originale: Shadowplay
In copertina: Ellen Terry in una fotografia di Julia Margaret Cameron
© Artokoloro / Alamy Foto Stock
Grafica: Giovanna Ferraris/theWorldofDOT
Progetto grafico: theWorldofDOT
Casa editrice: Guanda

Libri di Joseph O’Connor

Copertine di Teatro d'amore di Joseph O'Connor

Incipit Shadowplay

Victoria Cottage Hospital, Near Deal,
Kent.
20th February, 1908

My dearest Ellen,
Please excuse this too-long-delayed response. As you’ll gather from the above, I’m afraid I’ve not been too well. Money worries & the strain of over work weakened me overthis wretched winter until I broke down like an old cab horse on the side of the road. What’s good is that they say little permanent damage is done. My poor espoused saint has moved down here from London, too, to a little boarding house on the sea front & comes in on the ’bus to read to me daily so we can continue irritating one another contentedly as only married people can. We enjoy quarrelling about little things like sandwiches and democracy. I am still able to type write as you see.
Last night, I had a dream of You-Know-Who—he was in Act Three of Hamlet — & somehow you came to me, too, like a rumour of trees to a tired bird, & so here I am, late but in earnest.

Incipit tratto da:
Title: Shadowplay
Author: Joseph O’Connor
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Londra, 1878. Al mitico Lyceum Theatre si incrociano le vite di tre persone straordinarie. Si tratta di Henry Irving, il più grande attore shakespeariano della sua epoca, di Ellen Terry, l’attrice più ammirata e desiderata della sua generazione, e di Bram Stoker, il direttore del teatro. Arrivato da poco da Dublino, Stoker sembra il più anonimo dei tre, anche se in realtà il suo cuore è agitato da passioni e tormenti: un matrimonio appena contratto ma già sul punto di naufragare, il sacro fuoco della scrittura, a cui può dedicare solo poche ore insonni trascorse nella soffitta del Lyceum, e l’attrazione per ciò che avviene nell’oscurità delle notti londinesi. Intorno ai tre pulsa infatti di vita Londra, con la sua varia umanità e le infinite possibilità che offre. Le strade sono minacciate dalla presenza di Jack lo Squartatore e i salotti sono percorsi da pettegolezzi sull’amico di gioventù di Stoker, Oscar Wilde. A complicare le cose, l’amore che Henry e Bram provano per la bella Ellen, un sentimento anticonvenzionale, dominato dalla gelosia, che segnerà le sorti del teatro…
Joseph O’Connor ci consegna la ricostruzione ricca e affascinante di una città, di un’epoca e delle atmosfere particolari che hanno influenzato la nascita di quel Dracula che ha avuto enorme successo proprio dopo la morte di Bram Stoker, diventando una tra le opere più iconiche della letteratura britannica.
(Ed. Guanda)

Indice cronologico opere e bibliografia di Joseph O’Connor

Il gruppo – Joseph O’Connor

Voglio raccontare di una persona

Incipit Il gruppo

Voglio raccontare di una persona che ho incontrato nell’ottobre del 1981, quando entrambi avevamo diciassette anni. Un ragazzo esasperante e affascinante e di un’intelligenza feroce, il miglior compagno che si possa immaginare per una giornata di indolenza e bisticci. Si chiamava Francis Mulvey.
Negli anni, su Fran sono state strombazzate tante sinfonie di imprecisione che mi scopro riluttante a contribuire allo schiamazzo. Biografie non autorizzate, un documentario, ritratti, fanzine, blog e newsgroup. Secondo mia figlia gira voce di un film sulla sua vita con l’attore thailandese Kiatkamol Lata nel ruolo di Fran, ma ho i miei dubbi che funzionerebbe. Lei si chiede chi potrebbe interpretare il ruolo del suo papà. Io le dico di lasciar perdere. Ora come ora Fran non mi vorrebbe nella sua storia. E non si fa mancare gli avvocati, l’ho imparato a mie spese.

Incipit tratto da:
Titolo: Il gruppo
Autore: Joseph O'Connor
Traduzione: Elisa Banfi
Titolo originale: The Thrill of it All
Casa editrice: Guanda

Libri di Joseph O’Connor

Copertine di Il gruppo di Joseph O'Connor

Incipit The Thrill of it All

Let me tell of someone I first saw in October 1981 when both of us were aged seventeen. An exasperating and charming and fiercely intelligent boy, the finest companion imaginable in a day of idleness and disputation. His name was Francis Mulvey.
So many symphonies of inaccuracy have been trumpeted about Fran down the years that I find myself reluctant to add to the chatter. Unauthorised biographies, a feature-length documentary, profiles and fanzines and blog sites and newsgroups. My daughter tells me there’s talk of a biopic movie with the Thai actor Kiatkamol Lata as Fran, but somehow I can’t see that working. She wonders who’d play her daddy. I tell her not to go there. Fran wouldn’t want me included in his story any more. And he’s lawyered-up good, as I know to my cost.

Incipit tratto da:
Title: The Thrill of it All
Author: Joseph O'Connor
Publisher: Vintage
Language: English

Quarta di copertina / Trama

A Luton, cittadina industriale a cinquanta chilometri da Londra, Robbie Goulding e Fran Mulvey si conoscono al college e tra loro nasce una di quelle amicizie totalizzanti che segnano la vita. Robbie, di origine irlandese, viene da una famiglia lacerata da un terribile dolore; Fran, orfano vietnamita dall’infanzia travagliata, è un ragazzo ombroso e carismatico che gioca con la sua ambiguità anche sessuale. Quello che li accomuna è soprattutto la passione per la chitarra e la tendenza a vedere il mondo come un oceano di canzoni. È l’inizio degli anni Ottanta, e i modelli di riferimento sono David Bowie, Morrissey, i Velvet Underground. Insieme Robbie e Fran fondano un gruppo a cui si uniscono due gemelli di grande talento: la bella violoncellista Trez – l’amore segreto e irraggiungibile di Robbie – e suo fratello Seán, divertente e solare, alla batteria. Si chiameranno The Ships. In una vicenda che copre venticinque anni di musica e amicizia, allontanamenti e successi, il loro percorso è quello tipico delle rock band: droghe, trasgressioni e vita da strada, incontri con star del calibro di Patti Smith o Elvis Costello, le desolate periferie inglesi, la bohème dell’East Village newyorkese, i concerti all’Hollywood Bowl, fino a un’ultima magica notte a Dublino.
(Ed. Guanda)

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Dove sei stato? – Joseph O’Connor

Incipit Dove sei stato?

Dublino 2007
Non lo vedevo da vent’anni o più. E adesso eccolo qui, nell’opulenza delle sue carni, dietro la vetrina luccicante di un’agenzia immobiliare in Fownes Street, un’allucinazione in maniche di camicia e calzoni eleganti spiegazzati. Ingrassato di oltre venti chili e quasi calvo, ma era lui di sicuro. Quasi avrei preferito non fermarmi. Cristo santo… allora Ruth aveva ragione. Eddie Virago era tornato a Dublino, e campava piazzando appartamenti. Mi riconobbe di là dal vetro e le sue labbra formarono il mio nome. Ma non sembrava felice di vedermi.

Incipit tratto da:
Titolo: Dove sei stato?
Autore: Joseph O’Connor
Traduzione: Massimo Bocchiola
Titolo originale: Where have You been?
Casa editrice: Guanda

Libri di Joseph O’Connor

Copertine di Dove sei stato? di Joseph O'Connor

Incipit Where Have You Been?

Two decades or more had passed since I’d seen him. But here he was, in the ample flesh, through the glinting window of an estate agency on Fownes Street, a hallucination in shirtsleeves and crumpled suit trousers. Fifty pounds heavier and just about bald, but it was him right enough. I almost wanted to keep walking. Holy Christ – so Ruth had been right that time. Eddie Virago back in Dublin, flogging flats for a living. He grinned and mouthed my name as he clocked me through the window. But he didn’t look delighted to see me.

Incipit tratto da:
Title: Where Have You Been?
Author: Joseph O’Connor
Publisher: Random House
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Da Dublino a New York e Londra, tanti sono i temi, gli sfondi, i personaggi che animano le vicende di questa raccolta di struggenti storie irlandesi, ma sono soprattutto i sentimenti e la difficoltà di viverli nella quotidianità i veri protagonisti.
Fra commozione e umorismo nero, squarci di inaspettata poesia e crudo realismo, Joseph O’Connor ridisegna una geometria dell’animo: i sogni infranti della gioventù e il confronto tra generazioni in un’Irlanda travolta dalla crisi economica, l’irrimediabile impotenza di fronte alla vita che sfugge o che d’improvviso si svuota di senso, l’amore che imprevedibilmente si fa strada dove ormai c’erano solo freddezza e diffidenza, la solitudine sempre in agguato, ma anche l’ironia che alleggerisce le situazioni più disperate. La prosa asciutta dell’autore traccia otto affreschi vividi e disincantati, ferite aperte di un’umanità disorientata e confusa, ma più che mai autentica.
(Ed. Guanda; Narratori della Fenice)

Cronologia opere e bibliografia di Joseph O’Connor