Come un delfino – Gianluca Pirozzi

Quando sei appena un bambino

Incipit Come un delfino

Quando sei appena un bambino e vedi arrivare tuo padre, lo senti che urla frasi incomprensibili contro tua madre e, subito dopo, contro tua nonna, quando poi a queste grida segue uno scalpiccio come di passi di un segugio che sta per stanare la sua preda, quando finalmente tuo padre è lì, lì proprio dove ti trovi tu, non capisci cosa, ma sai che sta per accadere qualcosa.
L’unica cosa che puoi fare in mezzo a quel caos improvviso è cercare lo sguardo di un altro tuo simile e, se sei fortunato, mentre la sassaiola di grida raggiunge ogni cosa animata e inanimata, è provare a far sentire anche la tua voce per domandare se è successo qualcosa. Ma la tua domanda la fai solo con gli occhi cercando altri occhi perché la voce ti si è strozzata in gola e il respiro non lo controlli già più.
Non importa e, soprattutto non ricordi esattamente da quando a simili burrasche tu sia stato esposto, sei ancora troppo piccolo in quel momento per capire che ciò può ripetersi o declinarsi con gesti e parole diversi ma di uguale violenza: sei nella condizione in cui oggi è ancora uguale a domani e non sai pensare al futuro perché il tempo è uno solo ed è quello dell’adesso.

Incipit tratto da:
Titolo: Come un delfino
Autore: Gianluca Pirozzi
Casa editrice: G. Perrone Editore

Libri di Gianluca Pirozzi

Copertine di Come un delfino di Gianluca Pirozzi

Quarta di copertina / Trama

Anche tutta la vita, la mia intendo, è sempre stata proprio come quella di un delfino: un’alternanza di interminabili momenti in fondo al mare e poi un riemergere per brevi istanti.
Vanni fugge dalle proprie origini, dalle complicate dinamiche familiari e dalle perdite strazianti che segnano la propria infanzia nella Napoli degli anni Settanta. Riesce così faticosamente a costruirsi una nuova dimensione esistenziale. A Roma, la ricerca della propria identità e dell’amore lo legano a Tiago, col quale matura il sogno di costituire una famiglia. Col tempo questo desiderio prende forma grazie all’amicizia con Amandine. Tuttavia, una nuova scossa minerà l’assetto della vita di Vanni, mettendolo di fronte a una scelta cruciale per il proprio futuro.
Attraverso le pagine, anche quelle più difficili, dell’esistenza di Vanni e dei suoi cari, emerge il suo inesauribile amore per la vita. La felicità diviene così un traguardo, raggiungibile solo accettando il proprio dolore.
Gianluca Pirozzi, con uno stile incisivo, scandaglia nel profondo la vita intima di tutti i personaggi, mostrando come anche le fragilità possano rivelarsi una risorsa.
(G. Perrone Editore; L’Erudita)

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Nomi di donna – Gianluca Pirozzi

Incipit Nomi di donna

A distanza di due anni da quando Carlo non c’è più, ci sono ancora istanti in cui Monica si lascia andare alla speranza che quell’assenza la possa abbandonare per sempre in modo che lei possa raggiungere uno stato in cui il dolore, per quanto presente, diventi almeno simile ad un orizzonte grigio.
In alcuni eccessi di speranza Monica riesce ancora a raffigurarsi come un’imbarcazione cullata, ormeggiata in uno spazio indefinito ed in un tempo in cui c’è lei e c’è ancora Carlo. Il più delle volte questa improvvisa e magnifica illusione le si è manifestata del tutto inaspettatamente al risveglio, altre volte appena un po’ più tardi dell’aurora quando lei, ancora assonnata, si è trascinata giù in strada ed ha iniziato a correre proprio come un tempo faceva insieme a Carlo.

Incipit tratto da:
Titolo: Nomi di donna
Autore: Gianluca Pirozzi
Casa editrice: Giulio Perrone Editore

Libri di Gianluca Pirozzi

Copertine di Nomi di donna di Gianluca Pirozzi

Quarta di copertina / Trama

Ogni nome cela un destino e dunque una storia. restituite agli occhi di chi legge sfilano le vite di Stella, Clara, Edda, Diana e altre ancora. Nomi di donna, involucri vuoti dalla forma definita che vengono riempiti da desideri, voglia di libertà, aneliti creativi ma anche istinti distruttivi, dolore e menzogna. ogni racconto consegna un ritratto. Sembra quasi di poterle incontrare da un momento all’altro queste donne: Monica alle prime luci dell’alba di ritorno dalla corsa dove Carlo le sembra ancora vicino; Nadia che, come ogni mattina, percorre il marciapiede illuminato dalle vetrine per raggiungere l’hotel in cui lavora; Aristea vestita di verde, seduta davanti alla sua roulotte.
Gianluca Pirozzi riesce a coniugare una profonda sensibilità e una percezione lucidissima delle relazioni umane tracciando un affresco sapiente e indimenticabile dell’universo femminile.
(Ed. G.Perrone; L’erudita)

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Nell’altro – Gianluca Pirozzi

Da oltre quaranta anni Gianni si alza di buon’ora

Incipit Nell’altro

Da oltre quaranta anni Gianni si alza di buon’ora. Negli ultimi anni poi, proprio quando la notte cede il passo alla prima luce del mattino, lui ha preso l’abitudine di indossare abiti comodi, ficcare i piedi nelle scarpe lasciate all’ingresso e far scattare un paio di volte il gancio del guinzaglio di Full, quel tanto che serve a svegliare il suo cane, per uscire di casa.
Giù in strada, lui e Full fanno quasi sempre lo stesso percorso: marciapiede di Via Ricasoli, portici intorno a Piazza Vittorio e, a meno che non piova al punto d’accorciare la passeggiata, arrivano a Via dello Statuto e, da lì, attraversando Via Merulana, raggiungono il Colle Oppio.

Incipit tratto da:
Titolo: Nell’altro
Autore: Gianluca Pirozzi
Casa editrice: I Libri di Emil

Libri di Gianluca Pirozzi

Copertine di Nell’altro di Gianluca Pirozzi

Quarta di copertina / Trama

Con un ritmo scandito da andate e ritorni, nuove partenze, soste e improvvise riprese, Francesco, Pietro, Lucia, Viola, Gianni, Zoe e tutti gli altri protagonisti di “Nell’altro” passano da un’epoca all’altra, da una città italiana a un paese straniero, da un accadimento improvviso a eventi che prendono forma con tempi più lenti, il tutto seguendo un itinerario emozionale che, proprio perché reale, mantiene intatta un’assoluta purezza, capace di incarnare alla perfezione una delle massime più belle di Goethe: “Vivere con qualcuno o vivere in qualcuno fa gran differenza. Vi sono individui nei quali si può vivere senza vivere con essi, e viceversa. Riunire le due cose è dato solo all’amore e all’amicizia pura”.
(Ed. I Libri di Emil; Meridiano Zero)

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