Incipit Freddo nelle ossa
Iniziò tutto con un bulbo oculare.
Incipit tratto da:
La pupilla spalancata come una prateria texana, l’iride colore del jeans sbiadito, la sclera bianco-giallastra tutta un reticolo di capillari violacei.
Ma ne riparliamo più avanti.
Titolo: Freddo nelle ossa
Autrice: Kathy Reichs
Traduzione: Luisa Piussi e Isabella Zani
Titolo originale: Cold, Cold Bones
Casa editrice: Rizzoli
Incipit Cold, Cold Bones
It began with an eyeball.
Title: Cold, Cold Bones
The pupil was wide as a Texas prairie, the iris the color of
faded denim. Crimson vessels spiderwebbed the yellow-white sclera.
More on that later.
Author: Kathy Reichs
Language: English
Quarta di copertina / Trama
Da quando sua figlia ha lasciato l’esercito per tornare a vivere a Charlotte, North Carolina, tutto ciò che l’antropologa forense Temperance Brennan desidera è godersi un po’ di tranquillità. Ma il destino bussa ancora alla sua porta una sera di gennaio, quando sull’uscio di casa trova un pacco dal contenuto scioccante: un occhio umano, infilzato su uno spillone come un insetto. Nel bianco dell’orbita sono state incise delle coordinate geografiche, che conducono ad altri resti umani, questa volta rinvenuti nel terreno di proprietà di un collegio cattolico. Nel frattempo, in un bosco non distante dal collegio, la polizia ha scoperto un cadavere, congelato e penzolante dal ramo di un albero. Tutte le scene del crimine hanno delle analogie con alcuni vecchi casi seguiti da Tempe, forse troppe perché le si possa derubricare a coincidenze: l’impressione è che l’assassino stia mandando un messaggio proprio a lei. La scia di sangue si allunga, consolidando i sospetti di Temperance, che per questa nuova indagine può contare sull’aiuto di due vecchie conoscenze: il suo ex, Andrew Ryan, diventato detective privato, e l’agente in pensione Erskine “Skinny” Slidell, maestro di humour nero. Ma il loro intervento non basterà a evitare il peggio. Quando la figlia sparirà nel nulla, Tempe sarà costretta a guardare negli occhi il proprio passato e ad affrontare da sola un incubo feroce.
(Rizzoli; Narrativa straniera)