Goodbye, Columbus – Philip Roth

Incipit Goodbye, Columbus – Philip Roth

Incipit Goodbye, Columbus

La prima volta che la vidi, Brenda mi chiese di tenerle gli occhiali. Poi avanzò fino all’orlo del trampolino e guardò confusamente nella piscina; fosse stata asciutta, miope com’era, non se ne sarebbe accorta. Si tuffò mirabilmente, e dopo un attimo stava già tornando indietro a nuoto verso il bordo della piscina, con la testa dai capelli corti biondo rame alta sull’acqua e tesa davanti a lei come una rosa dal lungo stelo. Scivolò fino al bordo e poi fu accanto a me. – Grazie, – disse, con gli occhi umidi, ma non per l’acqua. Allungò una mano per prendere gli occhiali, ma non li inforcò finché non mi ebbe voltato le spalle per andarsene. La guardai mentre si allontanava. A un tratto si portò le mani dietro la schiena. Prese il fondo del costume tra il pollice e l’indice e rimise a posto quel po’ di carne che si era scoperta. Mi si rimescolò il sangue. Quella sera prima di cena, le telefonai.

Incipit tratto da:
Titolo: Goodbye, Columbus
Autore: Philip Roth
Traduzione: Vincenzo Mantovani
Titolo originale: Goodbye, Columbus
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Goodbye, Columbus

Goodbye, Columbus - Philip Roth

Incipit Goodbye, Columbus

The first time I saw Brenda she asked me to hold her glasses. Then she stepped out to the edge of the diving board and looked foggily into the pool; it could have been drained, myopic Brenda would never have known it. She dove beautifully, and a moment later she was swimming back to the side of the pool, her head of short-clipped auburn hair held up, straight ahead of her, as though it were a rose on a long stem. She glided to the edge and then was beside me. “Thank you,” she said, her eyes watery though not from the water. She extended a hand for her glasses but did not put them on until she turned and headed away. I watched her move off. Her hands suddenly appeared behind her. She caught the bottom of her suit between thumb and index finger and flicked what flesh had been showing back where it belonged. My blood jumped. That night, before dinner, I called her.

Incipit tratto da:
Title: Goodbye, Columbus
Author: Philip Roth
Publisher: Vintage
Language: English

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Quarta di copertina / Trama

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Pubblicato per la prima volta nel 1959, Goodbye, Columbus è la storia di Neil Klugman e della bella e determinata Brenda Patimkin. Lui vive in un quartiere povero di Newark, lei nel lussuoso sobborgo di Short Hills, e si incontrano durante una vacanza estiva, tuffandosi in una relazione che ha a che fare tanto con l’amore quanto con la differenza sociale e il sospetto. Questo romanzo breve è accompagnato da cinque racconti, il cui tono va dall’iconoclasta al sorprendentemente tenero.
(Ed. Einaudi; SuperCoralli)

Da questo romanzo il film La ragazza di Tony per la regia di Larry Peerce (1969)

Inganno – Philip Roth

Incipit Inganno – Philip Roth

Incipit Inganno

-Io scrivo. Tu comincia.
– Come si chiama questa cosa?
– Non so. Come la vogliamo chiamare?
– Questionario sul sogno di fuggire insieme.
– Questionario sul sogno di fuggire insieme di due amanti.
– Questionario sul sogno di fuggire insieme di due amanti di mezza età.
– Tu non sei dimezza età.
– Come no?
– A me sembri giovane.
– Sì? Bé, questo dovrà saltare fuori dal questionario, sicuro. Entrambi gli aspiranti sono tenuti a rispondere a tutti i quesiti.
– Comincia.

Incipit tratto da:
Titolo: Inganno
Autore: Philip Roth
Traduzione: Raul Montanari
Titolo originale: Deception
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Inganno

Inganno - Philip Roth

Incipit Deception

– I’ll write them down.
– What’s it called?
– I don’t know. What do we call it?
– The Dreaming-About-Running-Away-Together-Questionnaire.
– The Lovers-Dreaming-About-Running-Away-Together-Questionnaire.
– The Middle-Aged-Lovers-Dreaming-About-Running-Away-Together-Questionnaire.
– You’re not middle-aged.
– I certainly am.
– You seem yuong to me.
– Yes? Well, that shall certainly have to come up in the questionnaire. Everything to be answered by both applicants.
– Begin.

Incipit tratto da:
Title: Deception
Author: Philip Roth
Publisher: Vintage
Language: English

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Quarta di copertina / Trama

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«Con l’amante la vita quotidiana passa in secondo piano» scrive Roth ed esibendo tutta la sua abilità di brillante osservatore della passione umana, presenta in Inganno il mondo circoscritto dell’intimità adulterina con una schiettezza che non ha eguali nella narrativa americana. Al centro di Inganno ci sono due adulteri nel loro nascondiglio. Lui è uno scrittore americano di mezza età che vive a Londra, di nome Philip, lei è una donna inglese spigliata, intelligente e colta, compromessa da un matrimonio umiliante a cui, a poco più di trent’anni, è già quasi, a malincuore, rassegnata. L’azione del libro consiste nelle loro conversazioni, per lo più schermaglie amorose prima e dopo aver fatto l’amore. Questo dialogo acuto, ricco, scherzoso, inquisitorio, «che si muove» come scrive Hermione Lee «su una scala di dolore che va da un furioso sconcerto a una stoica gaiezza» è quasi l’unico ingrediente di questo libro, e l’unico di cui si senta il bisogno.
(Ed. Einaudi; ET Scrittori)

La mia vita di uomo – Philip Roth

Incipit La mia vita di uomo – Philip Roth

Incipit La mia vita di uomo

Prima, innanzitutto, l’educazione protetta da cucciolo viziato. A diciassette anni adorato antagonista di quel tenace e irruente ciabattino (tutti qui, amava dire, un umile ciabattino, ma aspettate e vedrete), un uomo che al figlio dava da leggere Dale Carnegie per temperarne l’arroganza,e il proprio esempio per ispirarla e rafforzarla.”Se non la pianti di guardare tutti dall’alto in basso, Natie, finirai per diventare un eremita, una persona odiata, il nemico del mondo…” Nel frattempo, nel suo negozio al piano di sotto, quel Polonio non mostrava altro che disprezzo per qualunque dipendente la cui ambizione fosse meno sfrenata della sua. […]

Incipit tratto da:
Titolo: La mia vita di uomo
Autore: Philip Roth
Traduzione: Norman Gobetti
Titolo originale: My life as a man
Casa editrice: Einaudi
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La mia vita di uomo - Philip Roth

Incipit My life as a man

First, foremost, the puppyish, protected upbringing above his father’s shoe store in Camden. Seventeen years the adored competitor of that striving, hot-headed shoedog (that’s all, he liked to say, a lowly shoedog, but just you wait and see), a man who gave him Dale Carnegie to read so as to temper the boy’s arrogance, and his own example to inspire and strengthen it. “Keep up that cockiness with people, Natie, and you’ll wind up a hermit, a hated person, the enemy of the world—“ Meanwhile, downstairs in his store, Polonius displayed nothing but contempt for any employee whose ambition was less fierce than his own.

Incipit tratto da:
Title: My life as a man
Author: Philip Roth
Publisher: Vintage
Language: English

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Quarta di copertina / Trama

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Romanzo dentro il romanzo, edificio labirintico di meditazioni comiche, luttuose e strazianti sulla fatale impasse fra un uomo e una donna, Peter e Maureen Tarnopol, marito e moglie, La mia vita di uomo, pubblicato originariamente nel 1974 e ora riproposto in una nuova traduzione, è il più impietoso fra i libri di Philip Roth.
Per mezzo di invenzioni disperate e verità cauterizzanti, atti di debolezza, di tenerezza e di scioccante crudeltà, Philip Roth crea un’opera degna di Strindberg: una feroce tragedia di cecità e bisogno sessuale.
(Ed. einaudi; Supercoralli)