Incipit La città di vapore
Ho sempre invidiato la capacità di dimenticare che possiedono alcune persone per le quali il passato è come un cambio di stagione, o come un paio di scarpe vecchie che basta condannare in fondo a un armadio perché siano incapaci di ripercorrere i passi perduti. Io ho avuto la disgrazia di ricordare tutto e che tutto, a sua volta, ricordasse me. Ricordo una prima infanzia di freddo e solitudine, di istanti morti passati a contemplare il grigiore dei giorni e quello specchio nero che stregava lo sguardo di mio padre. Non conservo quasi memoria di alcun amico. Posso evocare i volti dei bambini del quartiere della Ribera con cui a volte giocavo o facevo a botte per strada, ma non ce n’è nessuno che desideri riscattare dal paese dell’indifferenza. Nessuno tranne quello di Blanca.
Incipit tratto da:
[Blanca e l’addio (Dalle memorie mai accadute di un certo David Martín)]
Titolo: La città di vapore
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Traduzione: Bruno Arpaia
Titolo originale: La ciudad de vapor
Casa editrice: Mondadori
Incipit La ciudad de vapor
Siempre he envidiado la capacidad de olvidar que tienen algunas personas para las cuales el pasado es como una muda de temporada o unos zapatos viejos a los que basta condenar al fondo de un armario para que sean incapaces de rehacer los pasos perdidos. Yo tuve la desgracia de recordarlo todo y de que todo, a su vez, me recordase a mí. Recuerdo una primera infancia de frío y soledad, de instantes muertos contemplando el gris de los días y aquel espejo negro que embrujaba la mirada de mi padre. Apenas conservo la memoria de amigo alguno. Puedo conjurar rostros de chiquillos del barrio de la Ribera con los que a veces jugaba o peleaba en la calle, pero ninguno que quisiera rescatar del país de la indiferencia. Ninguno excepto el de Blanca.
Incipit tratto da:
[Blanca y el adiós (De las memorias nunca acontecidas de un tal David Martín)]
Título : La ciudad de vapor
Autor : Carlos Ruiz Zafón
Editor : Planeta
Lengua : Español
Quarta di copertina / Trama
Posso evocare i volti dei bambini del quartiere della Ribera con cui a volte giocavo o facevo a botte per strada, ma non ce n’è nessuno che desideri riscattare dal paese dell’indifferenza. Nessuno tranne quello di Blanca.” Si apre così la raccolta di racconti che lo scrittore dell’indimenticabile saga del “Cimitero dei Libri Dimenticati” ha voluto lasciare ai suoi lettori.
Un ragazzino decide di diventare scrittore quando scopre che i suoi racconti richiamano l’attenzione della ricca bambina che gli ha rubato il cuore. Un architetto fugge da Costantinopoli con gli schizzi di un progetto per una biblioteca inespugnabile. Un uomo misterioso vuole convincere Cervantes a scrivere il libro che non è mai esistito. E Gaudí, navigando verso un misterioso appuntamento a New York, si diletta con luce e vapore, la materia di cui dovrebbero essere fatte le città.
La città di vapore è una vera e propria estensione dell’universo narrativo della saga di Zafón amata in tutto il mondo: pagine che raccontano la costruzione della mitica biblioteca, che svelano aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi e che rievocano da vicino i paesaggi e le atmosfere così cari ai lettori. Scrittori maledetti, architetti visionari, edifici fantasmagorici e una Barcellona avvolta nel mistero popolano queste pagine con una plasticità descrittiva irresistibile e una scrittura magistrale.
Finora inediti in Italia, i racconti della Città di vapore ci conducono in un luogo in cui, come per magia, riascoltiamo per l’ultima volta la voce inconfondibile dello scrittore che più di ogni altro ci ha fatto sognare.
(Ed. Mondadori)
Indice cronologico opere e bibliografia di Carlos Ruiz Zafón