Incipit La vedova
Un nauseabondo odore di medicinali addensava l’atmosfera della camera. Si respirava a fatica. L’aria, troppo riscaldata, a stento penetrava nei polmoni del malato, del quale s’intravvedevano i contorni del corpo sotto le coperte scomposte, da cui si diffondeva un odore di febbre che intontiva. Dalla stanza accanto, smorzato dallo spessore della porta chiusa, proveniva un sordo brusio di voci. Il malato oscillava lentamente il capo sul guanciale macchiato di sudore, in un gesto di fatica e di sofferenza. Le voci si allontanarono a poco a poco. Giù da basso, una porta sbatté e scalpitarono le zampe di un cavallo. Il rumore del trotto dell’animale sul pietrisco aumentò all’improvviso sotto la finestra della camera per cessare poco dopo, come se gli zoccoli calpestassero fango. Un cane abbaiò.
Incipit tratto da:
Dietro la porta si udirono dei passi cauti e misurati. Il chiavistello della serratura stridette leggermente, la porta si aprì e lasciò passare una donna che si avvicinò al letto. Il malato, risvegliato dalla sua inquieta sonnolenza, domandò sussultando:
“Chi c’è?” e poi, rendendosi conto: “Ah, sei tu! Dov’è la signora?”.
“La signora è andata ad accompagnare il dottore alla porta. Non tarderà…”
Le rispose un sospiro. Il malato guardò con tristezza le lunghe mani, scarne e gialle come quelle di una vecchia.
“Allora è vero che sto molto male, Benedita? E che, a quanto pare, stavolta non ne vengo fuori?”
“Per carità, signor Ribeiro! Perché parlate di morire? Non è questo che dice il dottore.”
Titolo: La vedova
Autore: José Saramago
Traduzione: Rita Desti
Titolo originale: Terra do pecado
Casa editrice: Feltrinelli
In copertina: © Manuel Estrada/Estrada Design.
Quarta di copertina / Trama
In seguito alla morte del marito, Maria Leonor, madre di due figli, è sopraffatta dalla difficile gestione della fattoria di famiglia in Alentejo e dallo stretto controllo del suo ambiente. Dopo mesi di profonda depressione decide di affrontare i suoi doveri di proprietaria terriera, ma il suo cuore continua a essere tormentato da un desiderio inestinguibile.
Tra riflessioni sull’essenza dell’amore, sullo scorrere del tempo e sulle stupefacenti mutazioni della natura, la giovane vedova trascorre le notti insonne, spiando gli amori delle cameriere e soffrendo di solitudine fino a quando due uomini molto diversi irrompono nella sua vita e il suo destino inaspettatamente sembra prendere una nuova piega.
Uscito nel 1947, La vedova è il primo romanzo di Saramago, pubblicato in Portogallo con il titolo Terra del peccato. Oggi, in occasione del centenario della sua nascita, quest’opera, scritta ad appena ventiquattro anni, viene pubblicata per la prima volta in italiano con il titolo originale. Ne La vedova ritroviamo il suo peculiare modo di guardare il mondo, la sua straordinaria forza narrativa e un personaggio femminile indimenticabile: c’è già tutto il grande scrittore che conosciamo.
La follia, il peccato e l’ossessione della giovane vedova Maria Leonor, dilaniata tra passioni indomabili e obblighi sociali.
(Feltrinelli Editore)