Incipit Gridalo
Qui è possibile leggere le prime pagine di GridaloParlo a te, come se tu fossi un altro me. Sei tu ora che frequenti il liceo Diaz a Caserta, lo stesso che frequentavo io. Sei tu ora che stai cercando le stesse risposte che allora cercavo io.
Incipit tratto da:
Sai, io vengo ogni giorno davanti all’uscita della tua scuola. Ci vengo malgrado me.
Quando sta per suonare la campana, io sono già nel piazzale. Devi notarmi per forza, sto sempre vicino al palo, davanti al cancello, ad aspettare il me ragazzo.
Ho sempre l’ansia di avvicinarlo. Temo il suo sguardo. Sai perché? Perché temo il suo giudizio. Quel ragazzo lo sento ormai un estraneo.
Se mi osservi mentre lo aspetto, ti accorgerai che sono nervoso.
Quando i cancelli si aprono e l’edificio si svuota gli vado incontro, lo afferro per il maglione, gli agito le mani davanti, provo ad attirare la sua attenzione, ma sono trasparente ai suoi occhi.
Titolo: Gridalo
Autore: Roberto Saviano
Illustrazioni: Alessandro Baronciani
Casa editrice: Bompiani
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Quarta di copertina / Trama
Un uomo si ferma di fronte alla scuola che ha frequentato a sedici anni e vede uscire il ragazzo che è stato, quello che ancora ha un futuro tutto da immaginare. L’uomo sa che quel ragazzo è solo, e il suo cammino non sarà facile. Vorrebbe poterlo aiutare, ma non gli è concesso. Può però radunare intorno a lui dei compagni di viaggio che lo guidino, che lo facciano sentire meno solo, perché i nostri destini individuali compongono, insieme, l’unica grande avventura della storia umana. Ipazia, Giordano Bruno, Anna Achmatova, Robert Capa, Jean Seberg, Martin Luther King, Francesca Cabrini sono solo alcuni di questi compagni, ma ci sono anche personaggi sorprendenti come Hulk Hogan, Joseph Goebbels, George Floyd, due giovani italiani costretti a emigrare… Donne e uomini le cui storie – a saperle leggere con l’accanimento del reporter d’inchiesta, con la visione potente dello scrittore – svelano dinamiche nascoste, pericolose, e pongono domande ineludibili. La competizione feroce, la sensazione di essere ridotti a consumatori manipolati dagli algoritmi, una propaganda bugiarda e invasiva: davvero questo è il solo mondo possibile? E perché quando qualcuno alza la voce per ottenere giustizia c’è sempre chi insinua che lo faccia per tornaconto personale, chi lo mette in ridicolo mostrandone le contraddizioni? No: non occorre essere santi per lottare. Le contraddizioni, le debolezze non ci fermano come non hanno fermato le donne e gli uomini che popolano queste pagine. Questo libro è una mappa fatta di storie, che non vogliono insegnarci niente, tanto meno a non sbagliare. Ma una cosa la pretendono: aprirci gli occhi.
Al ragazzo fuori da scuola, a tutti i ragazzi vogliono raccontare come le loro madri, i loro padri, i loro fratelli maggiori sono caduti e si sono rialzati. Agli adulti vogliono ancora scaldare il sangue, restituire la voglia d’indignarsi, di ritrovare la rabbia giovane.
(Ed.Bompiani)