Prima di morire addio – Fred Vargas

Incipit Prima di morire addio

I due ragazzi ammazzavano il tempo alla stazione Termini di Roma.
– A che ora arriva il treno? – domandò Nerone.
– Tra un’ora e venti, – rispose Tiberio.
– Hai intenzione di startene così per molto? Hai intenzione di rimanere immobile ad aspettare quella donna?
– Sì.
Nerone sospirò. La stazione era vuota, erano le otto del mattino, e lui attendeva quel maledetto Palatino proveniente da Parigi. Guardò Tiberio che si era sdraiato su una panchina, a occhi chiusi. Poteva benissimo filarsela a letto.

Incipit tratto da:
Titolo: Prima di morire addio
Autrice: Fred Vargas
Traduzione: Margherita Botto
Titolo originale: Ceux qui vont mourir te saluent
Casa editrice: Einaudi

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Copertine di Prima di morire addio di Fred Vargas

Incipit Ceux qui vont mourir te saluent

Les deux jeunes gens tuaient le temps dans la gare centrale de Rome.
– À quelle heure arrive son train ? demanda Néron.
– Dans une heure vingt, dit Tibère.
– Tu comptes rester comme ça longtemps ? Tu comptes rester à attendre cette femme sans bouger ?
– Oui.
Néron soupira. La gare était vide, il était huit heures du matin, et ils attendaient ce foutu Palatino en provenance de Paris. Il regarda Tibère qui s’était allongé sur un banc, les yeux fermés. Il pouvait très bien s’en aller doucement et retourner dormir.

Incipit tratto da:
Titre: Ceux qui vont mourir te saluent
Auteur: Fred Vargas
Editeur: Viviane Hamy
Langue: Français

Quarta di copertina / Trama

Durante una festa notturna a piazza Farnese viene assassinato Henri Valhubert, editore ed esperto d’arte, che si era appena precipitato a Roma per indagare sulla dubbia provenienza di un disegno di Michelangelo apparso sul mercato francese.
A essere sospettato è il figlio Claude, che a Roma studia da anni assieme agli inseparabili Tiberio e Nerone, scanzonati compagni di sbornie e passioni. Ma accade qualcosa che sconcerta ancor di piú il silenzioso e impulsivo Valence e il loquace ispettore Ruggieri, i due detective che si ritrovano, fianco a fianco, a dover risolvere l’enigma.
Mentre l’intrigo coinvolge una bibliotecaria di inossidabile virtù, l’incantevole Laura, affascinante matrigna di Claude,e il vescovo Lorenzo Vitelli, che fra le tante altre cose è anche il protettore designato di Claude, e amico dei tre ragazzi…
(Ed. Einaudi; Stile Libero Big)

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La cavalcata dei morti – Fred Vargas

Incipit La cavalcata dei morti

C’era una scia di bricioline di pane che dalla cucina arrivava in camera da letto, fin sulle lenzuola pulite tra cui riposava la vecchia, morta a bocca spalancata. Il commissario Adamsberg le osservava in silenzio, percorrendo e ripercorrendo a passi lenti quella traccia, domandandosi quale Pollicino o, nella fattispecie, quale Orco l’avesse lasciata. L’appartamento era un piccolo e buoi trilocale a pianterreno, nel diciottesimo arrondissement di Parigi.

Incipit tratto da:
Titolo: La cavalcata dei morti
Autrice: Fred Vargas
Traduzione: Margherita Botto
Titolo originale: L’armée furieuse
Casa editrice: Einaudi

Libri di Fred Vargas

Copertine di La cavalcata dei morti di Fred Vargas

Incipit L’armée furieuse

Il y avait des petites miettes de pain qui couraient depuis la cuisine à la chambre, jusque sur les draps propres où reposait la vieille femme, morte et bouche ouverte. Le commissaire Adamsberg les considérait en silence, allant et venant d’un pas lent le long des débris, se demandant quel petit Poucet, ou quel Ogre en l’occurrence, les avait perdues là. L’appartement était un sombre et petit rez-de-chaussée de trois pièces, dans le 18e arrondissement de Paris.

Incipit tratto da:
Titre: L’armée furieuse
Auteur: Fred Vargas
Editeur: Viviane Hamy
Langue: Français

Quarta di copertina / Trama

Qualcuno ha bruciato vivo nella sua Mercedes un vecchio magnate della finanza e dell’industria. Forse è stato un ragazzo di banlieu, ma Adamsberg non ci crede. Ha bisogno di prendere tempo. Ed ecco gli arriva, dai boschi della Normandia, un omicidio che sembra scaturire dal medioevo.
C’è un cadavere, sul sentiero dove da mille anni i prescelti vedono passare la Schiera furiosa. Ovvero la cavalcata dei morti, che trascinano con sé anche i vivi condannati a morire per i loro peccati. La giovane, luminosa Lina ha visto la Schiera.
È solo una visionaria, o le foreste normanne celano segreti piú spaventosi di una antica, cupa credenza?
«Fra i miei uomini, capitano, ce n’è uno affetto da ipersonnia che crolla addormentato sul piú bello, uno zoologo specialista in pesci, di fiume soprattutto, una bulimica che scompare per fare scorta di cibo, un vecchio airone esperto di leggende, un mostro di cultura che non si schioda dal vino bianco, e via di seguito. Non possono permettersi di formalizzarsi troppo.
– E lavorate?
– Molto».
(Ed. Einaudi; Stile libero Big)

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Critica dell’ansia pura – Fred Vargas

Vi guardo, vi trovo bene, rilassati.

Incipit Critica dell’ansia pura

Vi guardo, vi trovo bene, rilassati.
Restate perfettamente rilassati ma sappiate che ho un sacco di lavoro. Vedo gente che gira fischiettando per le strade, spensierata, bighellonando a destra e a manca proprio mentre io, personalmente,ho un sacco di lavoro.
Detto fra noi, non mi spiacerebbe disfarmene.
Afferrare il lavoro per il bavero, legarlo come un salame a un tronco d’albero e fuggire a gambe levate. Bravo chi mi prende.
Ma non posso, ho del lavoro da fare.
Non ce l’ho con voi, ma un po’ è colpa vostra. Sul serio. Ricordatevi, infatti, che mentre giro fischiettando per le strade, io mi occupo della vostra vita senza tregua e per ogni dove. Che, bighellonando con le mani in tasca, veglio su di voi e m’impiccio delle vostre grane con l’umile ostinazione di un bue da tiro, testardo e maestoso. Ammetterete che ci troviamo di fronte a un caso nient’affatto banale e che siete molto fortunati. Lo sono anch’io, incidentalmente, perché con l’occasione veglio su di me, per via della comune natura umana che condividiamo come se fosse stato fatto apposta.

Incipit tratto da:
Titolo: Critica dell’ansia pura
Autrice: Fred Vargas
Traduzione: Margherita Botto
Titolo originale: Critique de l’anxiété pure
Casa editrice: Einaudi

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Copertine di Critica dell’ansia pura di Fred Vargas

Incipit Critique de l’anxiété pure

Je vous regarde, je vous trouve bien, détendus.
Restez tout à fait détendus mais sachez que nous avons énormément de travail. Je ne souhaite en aucune manière vous affoler, j’ai conscience d’être un peu brusque mais, que voulez-vous, je n’ai pas le choix.
Cependant détendez-vous car quand je dis “nous avons énormément de travail”, c’est surtout de moi que je parle. J’ai énormément de travail.
J’en vois d’aucuns qui s’en vont sifflotant par les rues, insouciants, musardant de droite et de gauche à l’instant même où, personnellement, j’ai énormément de travail. Je ne me plains pas, je me contente de constater le fait sans amertume. J’ai du boulot. Et je ne cracherais pas sur un coup de main. Vous m’objecterez que, vous de même, vous avez énormément de travail, et vous ne voyez pas en quel honneur vous m’aideriez à porter mon balluchon. Mais parce qu’il s’agit de votre balluchon, évidemment. Souvenez-vous que je veille sur vous inlassablement, et que je m’occupe de vos vies avec une obstination de boeuf de labour qui
force mon admiration. Reconnaissez qu’on est placés là devant un cas peu banal et que vous avez beaucoup de chance. Moi aussi incidemment, puisque je veille sur moi même par la même occasion, de par la commune nature humaine que nous partageons comme par un fait exprès.

Incipit tratto da:
Titre: Critique de l’anxiété pure
Auteur: Fred Vargas
Editeur: Viviane Hamy
Langue: Français

Quarta di copertina / Trama

Gran parte delle nostre sciagure hanno un’unica origine.
Il non sapere esprimere due sentimenti simultaneamente: rabbia e riflessione, rimprovero e tolleranza, mediocrità e grandezza d’animo. Le persone manifestano i sentimenti in successione e non contemporaneamente, ed è lí che si creano i conflitti.
E questa incapacità di gestire insieme due emozioni opposte vale per la Vargas soprattutto per le dinamiche del conflitto amoroso.
L’esercizio della libertà interiore è la miglior pratica per affermare il nostro diritto alla felicità. O, almeno, alla serenità.
Piacevole, arguto, provocatorio, Critica dell’ansia pura è un’incursione della giallista francese nel saggio breve, alla ricerca di una via di uscita dai conflitti della vita che generano ansia.
«Ma la Noia, ora non posso nascondervelo, è un agente corrosivo cosí violento che può intaccare da solo tutte le fondamenta, tutti i giunti, a maschio e a femmina, della vostra felicità»
(Ed. Einaudi; Stile libero Extra)

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