Come l’acqua che scorre – Marguerite Yourcenar

Incipit Come l'acqua che scorre – Marguerite Yourcenar

Incipit Come L’Acqua Che Scorre

Era a Napoli nel 1575, dietro le spesse mura del forte Sant’Elmo di cui suo padre era governatore. Don Alvaro, stabilitosi ormai da lunghi anni nella penisola, si era conquistato il favore del viceré ma anche l’ospitalità della popolazione e quella dei membri della nobiltà campana che mal sopportavano gli abusi dei funzionari spagnoli. nessuno peraltro contestava la sua integrità, né l’eccellenza della sua stirpe, Con l’appoggio del cardinale Maurizio Carafa, suo parente, aveva sposato la nipote Agnese di Montefeltro, Valentina, ultimo fiore di una razza privilegiata che in lei aveva esaurito la sua linfa. Valentina era bella, il suo viso luminoso, la figura sottile:la sua perfezione scoraggiava i rimatori delle Due Sicilie. Preoccupato del pericolo che una tale meraviglia faceva correre al suo onore, e per natura incline a diffidare delle donne, Don Alvaro un esistenza quasi claustrale e gli anni di Valentina si dividevano tra le melanconiche tenute che il marito possedeva in Calabria, il convento d’Ischia, dove trascorreva la Quaresima, e le camerette a volta della fortezza dove, nelle segrete, marcivano i sospetti di eresia e gli avversari politici.
(Anna, soror…)

Incipit tratto da:
Titolo: Come l’acqua che scorre
Autrice: Marguerite Yourcenar
Traduzione: Maria Caronia
Titolo originale: Comme l’eau qui coule
Casa editrice: Einaudi

Libri di Marguerite Yourcenar

Come l'acqua che scorre – Marguerite Yourcenar

Quarta Copertina / Trama

L’ultimo libro di Marguerite Yourcenar si compone di tre racconti ambientati nel Seicento tra l’Italia e le Fiandre.
Il primo Anna, soror…, mette in scena la storia conturbante di un amore tra fratello e sorella nella Napoli della Controriforma: una passione cosí forte che riesce a resistere ai rimorsi dei due giovani e a farsi largo nei loro cuori. Un uomo oscuro, ambientato nei Paesi Bassi, ci fa seguire le avventurose peregrinazioni di un ragazzo – Nathanael – tra Vecchio e Nuovo Mondo e il suo amore per la prostituta Saraí. L’ultimo racconto, Una bella mattina, riprende i temi e i personaggi di Un uomo oscuro seguendo la storia di Lazaro, figlio di Saraí e Nathanae e della sua vocazione teatrale. Tra storie coinvolgenti che evocano atmosfere e personaggi stendhaliani e balzachiani e che confermano la Yourcenar come la principale erede della grande tradizione letteraria francese.
(Ed. Einaudi; Tascabili)

Incipit Come l'acqua che scorre – Marguerite Yourcenar

Cronologia opere e bibliografia di Marguerite Yourcenar

Con beneficio d’inventario – Marguerite Yourcenar

Incipit Con beneficio d’inventario – Marguerite Yourcenar

Incipit Con beneficio d’inventario

Se la storia di Roma, assai più delle altre registrate da memoria umana, ha fatto meditare filosofi, sognare i poeti e inveire i moralisti, ciò è dovuto in parte al genio di un gruppetto di storici romani (e di un paio di storici greci) che hanno validamente contribuito a prolungare fino a noi il ricordo e il prestigio di Roma. Lo si deve a Plutarco, che ci mostra i congiurati mentre si avventano contro il divino Giulio in Senati, se Cesare resta tra noi, e a dispetto di tutti gli assassini politici perpetrati nel frattempo, l’immagine per eccellenza del dittatore messo a morte. È merito di Tacito sarà per sempre la personificazione del tiranno misantropo e Nerone quella dell’artista fallito. Lo si deve all’opera di Svetonio, che racchiude le vite di dodici imperatori, se i ripiani delle nostre biblioteche e le facciate dei palazzi rinascimentali sono quasi immancabilmente sormontati da dodici busti dei Cesari.
( I volti della storia nella historia augusta )

Incipit tratto da:
Titolo: Con beneficio d’inventario
Autrice: Marguerite Yourcenar
Traduzione: Fabrizio Ascari
Titolo originale: Sous bénéfice d’inventaire
Casa editrice: Bompiani

Libri di Marguerite Yourcenar

Con beneficio d’inventario – Marguerite Yourcenar

Quarta di copertina / Trama

Con beneficio d’inventario raccoglie sette saggi scritti tra il 1939 e il 1975 da una delle maggiori autrici del Novecento. Sono sette “sguardi” attenti e illuminanti rivolti ad alcune opere famose e a grandi nomi della letteratura moderna.
Il primo prende in esame l’Historia Augusta, quella raccolta di cronache sfacciatamente parziali, fianco scandalistiche, che rimangono tuttavia una delle fonti piu importanti per la conoscenza della Roma della decadenza. Materia prima per la redazione delle Memorie di Adriano, l’Historia Augusta costituisce, scrive l’autrice, “il punto di partenza per un raffronto tra il gigantismo del mondo romano al tramonto e quello del mondo moderno”. Il secondo saggio rievoca la Parigi cruenta e intollerante della Notte di San Bartolomeo, attraverso il fosco ugonotto Agrippa d’Aubigné e il suo Poema tragico.
Seguono i profili di tre grandi della letteratura contemporanea: Selma Langerlof, narratrice epica della Svezia del XIX secolo: l’enigmatico poeta greco Kostantinos Kavafis, ossessionato dal proprio passato amoroso e da quello alessandrino e bizantino della sua razza; Thomas Mann l’autore della Montagna incantata e dei Buddenbrook, letto questa volta nei suoi rapporti con l’antica tradizione ermetica e degli alchimisti.
L’elenco comprende ancora due titoli che per il modo avvincente in cui sono scritti appartengono più alla narrativa che al saggio letterario. Il primo ha per protagonista il castello di Chenonceaux, testimone per oltre due secoli di intrighi reali, feste sfarzose e grandi desolazioni. La mente nera di Piranesi è una riflessione penetrante, un tentativo, brillantemente riuscito, di analizzare i motivi formali e psicologici di quelle costruzioni segrete e oniriche che sono le Carceri.
Il titolo del libro sottolinea la preoccupazione di esaminare le grandi opere del passato senza preconcetti, sempre e comunque “ad occhi aperti” sul presente.
(Ed. Bompiani; Nuovo Portico)

Incipit Con beneficio d’inventario – Marguerite Yourcenar

Cronologia opere e bibliografia di Marguerite Yourcenar

Fuochi – Marguerite Yourcenar

Incipit Fuochi – Marguerite Yourcenar

Incipit Fuochi

Bruciato da più fuochi… Bestia stanca, uno staffile di fiamme mi colpisce le reni. Ho ritrovato il vero senso delle metafore dei poeti. mi sveglio ogni notte nell’incendio del mio stesso sangue.

Incipit tratto da:
Titolo: Fuochi
Autrice: Marguerite Yourcenar
Traduzione: Maria Luisa Spaziani
Titolo originale: Feux
Casa editrice: Fabbri

Libri di Marguerite Yourcenar

Fuochi – Marguerite Yourcenar

Quarta Copertina / Trama

“Nato da una crisi passionale, Fuochi si presenta come una raccolta di poesie d’amore, o, se si preferisce, come una serie di prose liriche collegate fra loro sulla base di una certa reazione dell’amore. Come tale, l’opera non ha bisogno di commenti, in quanto l’amore totale, imponendosi alla vittima come malattia e insieme come vocazione, è da sempre una realtà dell’esperienza e un tema tra i più visitati dalla letteratura. Si può tutt’al più ricordare che ogni amore vissuto, come quello che ha dato origine al libro, si fa e poi si disfa all’interno di una determinata situazione, grazie a un complesso miscuglio di sentimenti e circostanze che in un romanzo formerebbero la trama stessa della vicenda mentre in poesia sono il punto di partenza del canto.”
Dalla prefazione dell’autrice
(Ed.  Bompiani)

Incipit Fuochi – Marguerite Yourcenar

Cronologia opere e bibliografia di Marguerite Yourcenar