Lussuria – Zhang Ailing

Incipit Lussuria

Sopra il tavolo da majiang la luce resta accesa anche di giorno e, quando si mescolano le tessere, gli anelli di diamanti sprizzano bagliori a destra e a manca. La tovaglia bianca, i cui angoli sono fissati alle quattro gambe del tavolo, è così perfettamente tesa da sembrare ancora più bianca, d’un candore niveo, quasi abbacinante. L’intenso contrasto tra luci e ombre mette in risalto i seni ben modellati di Jiazhi, e il suo viso, che regge bene anche la spietata illuminazione dall’alto. La fronte un po’ stretta e l’attaccatura dei capelli irregolare, invece d’imbruttirla, donano un ulteriore tocco d’eleganza a un volto esagonale già grazioso. L’unica traccia di trucco consiste giusto in un po’ di rossetto carminio che da brillantezza alle labbra sottili e molto ben disegnate. I capelli morbidi e vaporosi le sfiorano le spalle e le braccia che escono da un qipao di satin blu elettrico, lungo fino al ginocchio e ravvivato da un motivo a linee lucide. Il colletto dai bordi arrotondati, alto neanche due centimetri, un po’ all’occidentale, è chiuso da una spilla uguale agli orecchini «a bottone», di zaffiri e brillanti.
( Lussuria )

Incipit tratto da:
Titolo: Lussuria
Autore: Zhang Ailing
Traduzione: Maria Gottardo
Titolo originale: Sejie, Yin boayan song hua louhui, duoshao hen
Casa editrice: Bur
Lussuria-A Zangh

Quarta di copertina / Trama

Dopo “La storia del giogo d’oro”, BUR presenta il nuovo titolo di questa scrittrice, una raccolta di racconti tradotta per la prima volta non solo in italiano ma in una lingua occidentale. Nel racconto che dà il titolo al volume e dal quale il regista Ang Lee ha tratto il suo ultimo film, “Lust, Caution”, il lettore viene trasportato nella Shanghai degli anni Quaranta, un luogo al contempo reale e simbolico, nel quale amore e spionaggio si mescolano in un’alchimia seducente.
(Ed. BUR)