L’informatore – John Grisham

L’autoradio trasmetteva soft jazz, un compromesso.

Incipit L’informatore

L’autoradio trasmetteva soft jazz, un compromesso. Lacy, proprietaria della Prius e perciò della radio satellitare, detestava il rap tanto quanto il suo passeggero Hugo detestava il country moderno. Avevano provato con i talk show sportivi, la radio pubblica, con i canali di vecchi successi, con quelli comici e con la BBC, evitando il bluegrass, la CNN, l’opera e cento altre stazioni, ma non erano riusciti a mettersi d’accordo. Per frustrazione lei, e stanchezza lui, avevano gettato la spugna quasi subito e si erano fatti andare bene il soft jazz. Roba leggera, per non disturbare il lungo e profondo pisolino di Hugo. Roba leggera perché Lacy non impazziva per il jazz ma nemmeno ne era irritata. L’ennesima concessione reciproca, o qualcosa del genere; una delle tante che da anni caratterizzavano la loro collaborazione. Lui dormiva, lei guidava ed entrambi erano soddisfatti.

Incipit tratto da:
Titolo: L’informatore
Autore: John Grisham
Traduzione: Luca Fusari
Titolo originale: The Whistler
Casa editrice: Mondadori

Libri di John Grisham

Copertine di L'informatore di John Grisham

Incipit The Whistler

The satellite radio was playing soft jazz, a compromise. Lacy, the owner of the Prius and thus the radio, loathed rap almost as much as Hugo, her passenger, loathed contemporary country. They had failed to agree on sports talk, public radio, golden oldies, adult comedy, and the BBC, without getting near bluegrass, CNN, opera, or a hundred other stations. Out of frustration on her part and fatigue on his, they both threw in the towel early and settled on soft jazz. Soft, so Hugo’s deep and lengthy nap would not be disturbed. Soft, because Lacy didn’t care much for jazz either. It was another give-and-take of sorts, one of many that had sustained their teamwork over the years. He slept and she drove and both were content.

Incipit tratto da:
Title: The Whistler
Author: John Grisham
Publisher: Doubleday
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Ci aspettiamo che i giudici siano onesti e saggi. La loro integrità è alla base dell’intero sistema giudiziario. Confidiamo che garantiscano processi equi, che proteggano i diritti di tutti, che puniscano i colpevoli. Ma cosa succede quando un giudice è corrotto? Lacy Stoltz da nove anni lavora come investigatrice presso una commissione in Florida che si occupa della cattiva condotta dei giudici. È un avvocato, non un poliziotto, e ha a che fare perlopiù con denunce per violazioni minori. Ma un giorno le si presenta un caso di corruzione. Un avvocato radiato dall’albo tornato a lavorare con una nuova identità – ora si fa chiamare Greg Myers – sostiene di sapere dell’esistenza di un giudice che ha rubato più soldi di tutti i giudici corrotti d’America messi insieme. Qual è la fonte dei suoi guadagni illeciti? A quanto pare ha avuto a che fare con la costruzione di un grande casinò sulle terre dei nativi americani. La mafia locale ha finanziato il casinò che ora frutta una cifra molto consistente di denaro ogni mese. Il giudice se ne prende una parte e finge di non vedere, favorendo con le sue sentenze l’organizzazione criminale. È sicuramente un ottimo affare: tutti fanno soldi. Ma Greg Myers vuole fermarli. Il suo unico cliente è un informatore che conosce la verità e vuole spifferare tutto per riscuotere milioni di dollari, come prevede la legge della Florida. Ed è così che Greg e Lacy si incontrano. E lei sospetta immediatamente che questa faccenda possa essere davvero pericolosa. Ma pericolosa è un conto, mortale è un altro.
(Ed. Mondadori; Omnibus)

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