L’uomo in bilico – Saul Bellow

Incipit L uomo in bilico - Saul Bellow

Incipit L’uomo in bilico

C’è stato un tempo in cui la gente aveva l’abitudine di rivolgersi di frequente a se stessa e non si vergognava di registrare le proprie transazioni interiori, mentre oggi tenere un diario è considerato una forma di autocompiacimento, una debolezza, e una cosa di cattivo gusto. Perché la nostra è un’epoca di duri. Oggi è più forte che mai il codice dell’atleta, dell’uomo tutto d’un pezzo – retaggio americano del gentiluomo inglese, credo –, una curiosa mescolanza di eroico ascetismo e rigore, le cui origini qualcuno fa risalire ad Alessandro Magno. Avete dei sentimenti? Ci sono maniere corrette e maniere scorrette di mostrarli. Avete una vita interiore? Sono fatti vostri. Avete delle emozioni? Soffocatele. Fino a un certo punto tutti obbediscono a questo codice. Permette un notevole grado di sincerità, di riservata franchezza. Ma sulla sincerità più autentica ha un effetto inibitorio. Le questioni davvero serie non sono alla portata del duro. I duri sono inesperti quanto a introspezione, e quindi non sono adatti a confrontarsi con rivali contro i quali non possono sparare come fossero selvaggina o che non possono superare in audacia.

Incipit tratto da:
Titolo: L’uomo in bilico
Autore: Saul Bellow
Traduzione: Barbara Placido
Titolo originale: Dangling Man
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di L’uomo in bilico

L uomo in bilico - Saul Bellow

Incipit Dangling Man

There was a time when people were in the habit of addressing themselves frequently and felt no shame at making a record of their inward transactions. But to keep a journal nowadays is considered a kind of self-indulgence, a weakness, and a poor taste. For this in an era of hardboiled-dom.

Incipit tratto da:
Title: Dangling Man
Author: Saul Bellow
Publisher: Penguin
Language: English

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Quarta di copertina / Trama

Joseph, il protagonista de L’uomo in bilico, dopo aver dato le dimissioni dal suo impiego vive isolato ed estraneo agli amici di un tempo, ai parenti e alla stessa moglie. Il caso gli ha fatto dono dell’intelligenza e della libertà, ma a prezzo della solitudine e dell’insoddisfazione esistenziale. Un giorno, con una decisione sconcertante e radicale, decide di dare un definitivo addio alla vita borghese e si avvia tranquillo verso la costrizione fisica e morale del duro servizio militare. In quell’organizzazione dove tutto è predisposto dall’alto, dove il rapporto umano è necessariamente sostituito da quello gerarchico, Joseph infatti non avrà più problemi di comunicabilità e responsabilità sociale. A partire da questa svolta, quello che si apre di fronte agli occhi del lettore è un viaggio allucinato e tagliente nell’alienazione del mondo contemporaneo alla ricerca dei fondamenti di una nuova vita. Anche al prezzo della negazione di ogni principio di libertà.
(Ed. Mondadori; Oscar)