L’inizio di tutte le cose – Ilaria Bernardini

Incipit L inizio di tutte le cose - Ilaria Bernardini

Incipit L’inizio di tutte le cose

Non mi andava di passare per una di quelle che durante la gravidanza iniziano a portare le scarpe basse e tengono sempre la coda. Così al primo giorno di corso mi sono messa gli stivali coi tacchi, una gonna a cerchio fino al ginocchio e il dolcevita aderente. Ho tenuto i capelli sciolti, li ho pettinati e mi sono data il mascara, cosa che tra l’altro da non incinta non faccio praticamente mai. Mio marito, come tutti i giorni da quando aspettavo il bambino, mi ha detto sei bellissima e quando abbiamo preso la macchina fuori pioveva. Una volta arrivati al numero civico 23 di quella via in super centro che quasi si passava sopra al Duomo per arrivarci, siamo saliti al terzo piano e io ho subito notato i colori accoglienti e i biscotti sul tavolo. Biscotti svedesi, di quelli che sanno di zenzero e cannella e pensi subito al Natale. E subito dopo io ho pensato anche non è per niente triste il Natale, perché se ne parla tanto male? Mio marito ne ha presi due e ci siamo sporti per vedere la stanza dove si teneva il corso. Erano sedute una decina di donne e neanche un uomo. Mio marito è scoppiato a ridere.
«Scusami, avevano chiesto di portare i mariti» ho detto con voce supplichevole.
«Non importa» ha risposto lui.
«Vuoi andare via?»
«Ah no. Adesso rimango.»
«No, dai vai. Muoio dall’imbarazzo.»
Abbiamo riso ancora e siamo entrati. Io ho detto ciao e anche lui ha detto ciao. Le panciute hanno aggiunto te lo invidiamo e io ho stretto la sua mano. Avevano ragione. Mio marito era l’unico che era venuto e stava anche ridendo. E non era venuto perché era scemo o preoccupato, era venuto perché era simpatico e perché in quelle settimane faceva tutto quello che chiedevo. Gli avevo per esempio chiesto di ridipingere una libreria e lui l’aveva subito fatto e da quando gli avevo detto che la sera volevo mangiare proteine lui si era sempre occupato di comperare la carne e il pesce. Mi accompagnava a tutte le visite e mi massaggiava la schiena quando ero stanca. Insomma, era un momento bello per noi due e forse era soprattutto merito suo. Certo io gli dicevo sempre che stavo costruendo delle mani e dei piedi ma a volte era chiaro che quello che faceva più fatica e si accollava più doveri era lui.

Incipit tratto da:
Titolo: L’inizio di tutte le cose
Autrice: Ilaria Bernardini
Casa editrice: Indiana

Libri di Ilaria Bernardini

L'inizio di tutte le cose - Ilaria Bernardini

Cronologia opere, libri, biografia di Ilaria Bernardini su IncipitMania

Quarta di copertina / Trama

Gravidanza e maternità sono eventi intimi e personali spesso mistificati dalla retorica del lieto evento: è quasi impossibile non ricorrere a generalizzazioni o banalità quando se ne parla. Ogni donna invece vive questa fase dell’esistenza in maniera inedita, che non è uguale a nessun’altra. Nell’ “Inizio di tutte le cose”, Ilaria Bernardini racconta senza sovrastrutture e moralismi la vita e la storia di nove donne. In queste pagine intense, commoventi e spesso dure, narra per esempio l’erotismo di una gestante o le nevrosi di una madre. Osserva l’inconfessabile orrore che assale una donna dopo l’ennesima notte sveglia, quando ammette di non sentirsi in grado di occuparsi del figlio. Esplora la sensualità dell’allattamento, che per una delle protagoniste è talmente gratificante da portarla a cercare un sostituto il giorno in cui il suo bambino rifiuterà il seno. Scrive un inno d’amore a un figlio, ricordando la notte della nascita e l’incredibile rivoluzione che è arrivata. L’autrice chiama a raccolta voci e volti, corpi e pensieri di madri felici, buffe, cattive, impaurite e in lotta, per raccontare come ogni tipo di sentimento sia possibile davanti all’arrivo di una nuova vita nella propria vita.