Incipit Cosmicomiche
Qui è possibile leggere le prime pagine di CosmicomicheIncipit tratto da:
Una volta, secondo Sir George H. Darwin, la Luna era molto vicina alla Terra. Furono le maree che a poco a poco la spinsero lontano: le maree che lei Luna provoca nelle acque terrestri e in cui la Terra perde lentamente energia.
Lo so bene! – esclamò il vecchio Qfwfq, voi non ve ne potete ricordare ma io sì. L’avevamo sempre addosso, la Luna, smisurata: quand’era il plenilunio – notti chiare come di giorno, ma d’una luce color burro -, pareva che ci schiacciasse; quand’era lunanuova rotolava per il cielo come un nero ombrello portato dal vento; e a lunacrescente veniva avanti a corna così basse che pareva lì lì per infilzare la cresta d’un promontorio e restarci ancorata. Ma tutto il meccanismo delle fasi andava diversamente che oggigiorno: per via che le distanze dal Sole erano diverse, e le orbite, e l’inclinazione non ricordo di che cosa; eclissi poi, con Terra e Luna così appiccicate, ce n’erano tutti i momenti: figuriamoci se quelle due bestione non trovavano modo di farsi continuamente ombra a vicenda.
Titolo: Cosmicomiche
Autore: Italo Calvino
Casa editrice: Garzanti
Quarta di copertina / Trama
Raccontandoci le sue avventure nelle epoche più remote della storia cosmologica, astronomica, geolocica, biologica l’eroe di questo libro, che risponde all’impronunciabile nome di Qfwfq, non spiega mai chi è e com’è fatto, ma solo che lui c’era, che lui era li, testimone oculare e spesso parte in causa d’ogni grande avvenimento, dal «big bang» in poi, per cui è lecito arguire che ha l’età dell’universo. Basta chiedergli dell’estinzione dei dinosauri, o dell’accensione delle galassie, e Qfwfq è sempre pronto a raccontarvi come sono andate veramente le cose; privo di partiti presi, avalla di volta in volta le ipotesi più opposte e contraddittorie: la teoria cosmologia dell’«universo oscillante» e quella della «creazione continua», l’origine della Luna per «fissione» o per «cattura» o per «aggregazione».
Da più di vent’anni Italo Calvino va sviluppando una sua fantascienza all’incontrario, che tratta non del futuro ma delle remote origini, e in cui i millenni trascorrono come minuti. Oltre ai testi compresi nei fortunati libri Le Cosmicomiche (1965) e Ti con zero (1967), questo volume raccoglie tutti i racconti di Qfwfq pubblicati sparsamente, dai primi, scritti quando ancora la Luna non era stata raggiunta dall’uomo, ai recentissimi, che hanno per sfondo gli ultimi orizzonti dell’astrofisica: «quasars», «pulsars», «buchi neri».
L’ordinamento di questo volume, che parte dall’evoluzione delle specie animali per risalire alla formazione della crosta terrestre, risalire alla formazione della crosta terrestre, alla nascita dei corpi celesti e giungere ai primordi del tempo e al nulla originario, compone le avventure di Qfwfq in una sorta di «Storia naturale» d’un Plinio fanfarone o di controcanto grottesco al poema di Lucrezio.
(Ed. Garzanti)
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