La primavera di Gordon Copperny jr. – Matteo Cellini

Gordon Copperny Jr corre

Incipit La primavera di Gordon Copperny jr.

Gordon Copperny Jr corre; ha il casco di Buzz Aldrin incastrato tra il braccio e il fianco, come un cavaliere. E il pigiama a pallini blu, come un ragazzino. Corre per le scale. Il casco ha tutta la superficie a crepe, dentro. Quando è passato davanti alla cucina, la madre si è affacciata, gli ha detto di fermarsi. Il viso di Gordon ha tutta la superficie a crepe, come se avesse pianto. Gordon non si è fermato, anche se la mamma non c’entra. Ha una pala da giardiniere in mano. Come un cavaliere che non avesse trovato di meglio. Dentro il casco non ha messo la testa, ma Moloch, il pesce che avrebbe dovuto essere rosso. Moloch era una lasca. Suo padre è l’assassino. Ora è finita.

Incipit tratto da:
Titolo: La primavera di Gordon Copperny jr.
Autore: Matteo Cellini
Casa editrice: Bompiani

Libri di Matteo Cellini

Copertina di La primavera di Gordon Copperny jr. di Matteo Cellini

Quarta di copertina / Trama

Gordon Copperny jr a undici anni è l’erede di una dinastia di costruttori di attaccapanni: uomini a loro modo geniali e grandi affaristi, ma così avidi e gretti da provare interesse solo per il loro lavoro. Lui è diverso. E proprio per questo si è fatalmente allontanato dal padre che non ha tempo e sguardi per lui. Così, quando nel corso di una rapina viene preso come ostaggio da due bruti, legge nell’accaduto un’occasione imperdibile per andar via di casa, complice il signor McCboom, un venditore di tagliaerba strapazzato dalla vita che passava di lì per caso e ha deciso di proteggerlo.
La strana coppia, giocati almeno per il momento i rapinatori, parte per un viaggio su una Plymouth dal fiato corto: per Gordon è una vacanza insperata, per McCboom l’ennesima fuga da sé – almeno finché l’affetto del bambino e la sua bizzarra sensibilità non lo costringeranno a fare i conti con troppe faccende lasciate in sospeso. È per tutti e due l’avventura di una vita, finché non bisogna invertire la rotta e tornare a patteggiare con la realtà. Dopo la storia fuori misura di Cate, io Matteo Cellini ci porta sulla strada, sotto cieli grandi, attraverso città fatte di mille luci, per raccontare un ragazzino che sa perdonare e un vecchio che non sa perdonarsi uniti per qualche giorno da una stravaganza del destino.
(Bompiani: Narratori Italiani)

Bibliografia e cronologia opere di Matteo Cellini