La battaglia della vita – Charles Dickens

Incipit La battaglia della vita

Una volta (poco importa quando) e nella forte Inghilterra (poco importa dove) si combatté un’aspra battaglia. Fu combattuta in una lunga giornata d’estate, quando l’erba che ondeggiava era verde. Più di un fiore selvatico, formato dalla mano dell’Onnipotente perché costituisse una coppa profumata per la rugiada, ebbe in quel giorno la sua tazza smaltata piena di sangue fino all’orlo e cadde con un brivido. Più di un insetto che traeva dalle erbe e dalle foglie innocue i suoi colori delicati ricevette in quel giorno una nuova tinta da uomini moribondi e ne lasciò il segno sulla via innaturale che percorse atterrito. La farfalla variopinta raccolse nell’aria gocce di sangue sugli orli delle ali. Il fiume si colorò in rosso, il terreno calpestato si trasformò in una poltiglia, ove quel colore dominante nel passato rimaneva, sempre più fioco, nelle pozzanghere inerti formatesi nelle orme lasciate dai piedi degli uomini e dallo zoccolo dei cavalli e luccicava debolmente al sole.

Incipit tratto da:
Titolo: La battaglia della vita
Autore: Charles Dickens
Traduzione: Emanuele Grazzi
Titolo originale: The Battle Of Life
Casa editrice: Newton Compton

Libri di Charles Dickens

Copertine di La battaglia della vita di Charles Dickens

Incipit The Battle Of Life

Once upon a time, it matters little when, and in stalwart England, it matters little where, a fierce battle was fought. It was fought upon a long summer day when the waving grass was green. Many a wild flower formed by the Almighty Hand to be a perfumed goblet for the dew, felt its enamelled cup filled high with blood that day, and shrinking dropped. Many an insect deriving its delicate colour from harmless leaves and herbs, was stained anew that day by dying men, and marked its frightened way with an unnatural track. The painted butterfly took blood into the air upon the edges of its wings. The stream ran red. The trodden ground became a quagmire, whence, from sullen pools collected in the prints of human feet and horses’ hoofs, the one prevailing hue still lowered and glimmered at the sun.

Incipit tratto da:
Title: The Battle Of Life
Author: Charles Dickens
Publisher: eBooks@Adelaide
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Pur essendo La battaglia della vita il libro di Natale che ottenne più scarsi consensi di critica (1846), vi sono in esso elementi che lo rendono interessante a una sensibilità contemporanea: e sono proprio le falle messe a nudo dai recensori ottocenteschi (eccessi melodrammatici, assurdità psicologica) ad attrarre il lettore moderno. La scrittura cioè svela la presenza di un conflitto (la battaglia del titolo), ma non riesce ad averne ragione. La “Iove story” del sottotitolo, asessuata e scarsamente credibile, conduce a un lieto fine matrimoniale che il dipanarsi della storia non sembra giustificare: più coerente infatti sarebbe la morte della sorella “sedotta”. Ma la spiegazione e l’interesse del racconto sono altrove, nel difficile rapporto tra arte e vita che diviene il motore segreto del racconto; l’amore mai dimenticato di Dickens per la cognata morta a diciassette anni, che la scrittura può far rivivere e consente (castamente) di possedere. Charles Dickensnacque a Portsmouth nel 1812. Trascorse l’infanzia a Chatham e poi seguì il padre in un traumatico trasferimento a Londra. Della metropoli in cui visse fece il centro ispiratore della sua arte, il centro di un quadro vivo e mobile, un caleidoscopio armonico e colorato di personaggi, conflitti sociali, umori e fermenti della sua epoca. Morì nel 1870.
(Ed. Newton)

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