Pericolo giallo – Fulvio Ervas

Incipit Pericolo giallo – Fulvio Ervas

Incipit Pericolo giallo

«Sabato notte ad Abano Terme». Abano Terme? Quello sui colli Euganei? Quello dei fanghi termali, delle piscine calde, dei bagni turchi, delle saune finlandesi, dei rotolini di grasso da smaltire, dei pensionati tedeschi, austriaci e modenesi, delle coppie spiritose e degli amanti in incognito? L’ispettore Stucky aveva spalancato le braccia sbalordito. L’agente Sperelli annuì lentamente, come se gli si chiedesse se la gravità appartenga a questo mondo.

Incipit tratto da:
Titolo: Pericolo giallo
Autore: Fulvio Ervas
Casa editrice: Marcos y Marcos
Qui è possibile leggere le prime pagine di Pericolo giallo

Pericolo giallo - Fulvio Ervas

Quarta di copertina / Trama

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Non solo massaggi, offrono i centri massaggio cinesi di Treviso: lo sanno i passanti, lo sanno i clienti, lo sa la polizia. Per chiuderli, però, qualcuno deve raccogliere le prove, e quel qualcuno è l’ispettore Stucky. Scarpe a punta, atteggiamento insospettabile, frequenta assiduamente Lian, Mei e Xue. Fa incetta di immagini, filmati, nomi. È un compito non del tutto ingrato, lento e paziente. Lontano dalla furia della strada, dove un’Audi gialla semina il panico a trecento all’ora. Rubata all’aeroporto di Malpensa, impazza sulle strade del Nordest, misteriosa e imprendibile. Scompare e riappare, beffa volanti e gazzelle, scoperchia fantasmi di una terra operosa e arrabbiata. È una terra ormai indifesa, che un bolide giallo può attraversare a suo piacimento? È diventata una terra di conquista?
Luana Bertelli è una poliziotta che ama le donne ed è una donna che non si arrende. Nemmeno la notte in cui un omicidio la tocca da vicino. Manuel era un amico e un collega. Sua moglie Vittoria l’aveva stregata, un po’. La loro morte violenta è una tragedia che non si può archiviare senza spiegazioni. C’è un’azienda cinese, dietro le quinte, ci sono relazioni complesse, e Luana chiede aiuto a Stucky. Tra i bordelli cinesi, lo zio persiano in crisi e l’Audi gialla che brucia gomme e cervelli, l’ispettore Stucky sarebbe tentato di tirarsi indietro. Se non fosse che a Manuel voleva bene a sua volta, se non fosse che questa più che un’indagine è una sfida drammatica; se non fosse che per vincerla occorre un’invenzione, un colpo d’ala, uno di quei gesti di fantasia generosa che piacciono a lui.
Da un caso di cronaca scottante, un romanzo dolce e avvincente sulla nostra vulnerabilità, la nostra determinazione, il nostro estro, la nostra capacità un po’ rocambolesca, ma inesauribile, di inventare soluzioni.
(Ed. Marcos y Marcos)

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