Ottobre – Christopher Isherwood

Incipit Ottobre – Christopher Isherwood

Incipit Ottobre

PRIMO OTTOBRE.
Compleanno di mio fratello Richard. Oggi avrebbe compiuto sessantotto anni. E’ morto di un attacco di cuore il 15 maggio scorso – appena sei giorni dopo il “triplo anniversario” di famiglia: morte di nostro padre Frank (1915), morte del nonno John (1924), morte della zia Muriel (1966), tutti deceduti il 9 maggio.
Mistress Dan scriveva: “Poteva confidarmi tutti i suoi piccoli timori e segreti, sapendo che sarebbero stati in buone mani… Quando era con noi, si sentiva al sicuro nel nostro piccolo mondo… La domenica gli piaceva guardare il servizio religioso alla televisione e cantare con gli altri l’inno “Eternal Father”, aveva una voce possente e una risata cordiale e ridevamo sempre per le minime sciocchezze… Veniva con noi ovunque, gli piaceva il movimento della macchina, diceva che gli conciliava il sonno, e così era. Noi non scendevamo mai dall’auto insieme, voleva sempre che uno di noi due restasse con lui… L’ultima settimana mi ha detto: Mistress Dan, pensa che stia per morire visto che tutti gli avvenimenti del passato mi sfilano continuamente davanti?, e io gli ho detto che saremmo morti insieme, tutti e tre… Mentre Dan lo aiutava a scendere dalla macchina, si è accasciato ed è spirato tra le braccia di Dan, che amava”.

Incipit tratto da:
Titolo: Ottobre
Autore: Christopher Isherwood
Traduzione: Maria Pia Tosti Croce
Titolo originale: October
Casa editrice: Mondadori

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Ottobre - Christopher Isherwood

Quarta di copertina / Trama

Uno scrittore anziano guarda la scena del proprio finale: con il poco tempo che gli resta, non può avere timori per il futuro. Anzi nella sua casa costruita sul lato più scosceso di un canyon, scossa a volte dai terremoti della California, è felice. Ha ancora un odore d’autunno da aspirare, una battaglia umana da sostenere, una persona amata da cui lasciarsi amare.
Pubblicato nel 1980, sei anni prima che Isherwood morisse, questo diario-testamento parla di scrittura e passione, di arte e di vita. Giorno per giorno, mentre il suo compagno Don Bachardy, pittore, lavora accanto a lui.
Isherwood con la rapinosa leggerezza di tocco del suo stile, ritrae dal vivo un’esistenza piena. Per il narratore di Addio a Berlino,La violetta del Prater, Un uomo solo, Ottobre è una vivace primavera.
(Ed. Mondadori; I Gabbiani)

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