Stupori e tremori – Amélie Nothomb

Incipit Stupori e tremori – Amélie Nothomb

Incipit Stupori e tremori

Il signor Haneda era il capo del signor Omochi, che era il capo del signor Saito, che era il capo della signorina Mori, che era il mio capo. E io non ero il capo di nessuno.
Si potrebbe dire diversamente. Io ero agli ordini della signorina Mori, che era agli ordini del signor Saito, e così di seguito, con la precisazione che gli ordini verso il basso potevano saltare i gradini della scala gerarchica.
Per cui, alla Yumimoto, io ero agli ordini di tutti.

Incipit tratto da:
Titolo: Stupori e tremori
Autore: Amélie Nothomb
Traduzione: Biancamaria Bruno
Titolo originale: Stupeur et tremblements
Casa editrice: Voland
Qui è possibile leggere le prime pagine di Stupori e tremori

Stupori e tremori - Amélie Nothomb

Cronologia opere, libri, biografia di Amélie Nothomb su Incipitmania

Incipit Stupeur et tremblements

Monsieur Haneda était le supérieur de monsieur Omochi, qui était le supérieur de monsieur Saito, qui était le supérieur de mademoiselle Mori, qui était ma supérieure. Et moi, je n’étais la supérieure de personne.
On pourrait dire les choses autrement. J’étais aux ordres de mademoiselle Mori, qui était aux ordres de monsieur Saito, et ainsi de suite, avec cette précision que les ordres pouvaient, en aval, sauter les échelons hiérarchiques.
Donc, dans la compagnie Yumimoto, j’étais aux ordres de tout le monde.

Incipit tratto da:
Titre: Stupeur et tremblements
Auteur: Amélie Nothomb
Editeur: Albin Michel
Langue: Français
Stupori e tremori - Audiolibro - Amélie Nothomb

Quarta di copertina / Trama

La giovane Amélie è riuscita a trovare impiego in una importantissima multinazionale giapponese, realizzando il sogno di tornare a vivere nel suo paese d’origine. L’incapacità di adeguarsi allo spietato automatismo della “più grande azienda del mondo” la porterà però a subire, in un crescendo di umiliazioni, l’esperienza di una vertiginosa discesa agli inferi. Unica luce, l’altera bellezza di Fubuki, sottile e flessuosa come un arco. Ma anche lei, nonostante il fascino, resta pur sempre un superiore che ama ostentare il proprio piccolo potere.
(Ed.Voland)