Mosca più balena – Valeria Parrella

Incipit Mosca più balena – Valeria Parrella

Incipit mosca più balena

Quando avevo sei anni ci fu il terremoto. Ero figlia unica, scappai a piedi nudi sotto l’arco di una porta, tra i miei genitori.
«Questa è la trave portante», disse mio padre con l’aria da architetto, «qui è tranquillo».
Stavamo al buio, il giorno seguente scoprimmo che l’unica crepa veramente profonda della casa era in quella trave.
Tre mesi dopo, una famosa maga del quartiere indicò alla popolazione il giorno e l’ora della prossima scossa. La gente dormiva con la valigia sotto il letto, e sulla maga non c’era da sbagliarsi, così quando arrivò il giorno X tutti cominciarono a scendere in strada. Accesero i falò.
I miei genitori non si erano sposati in chiesa, quando ero nata avevano comprato il manuale del dottor Spock, e si sforzavano di descrivere tutti gli eventi della vita su assi cartesiani. Io avevo sentito della profezia a scuola e vedevo dal balcone i falò accesi.
(Quello che non ricordo più)

Incipit tratto da:
Titolo: mosca più balena
Autrice: Valeria Parrella
Copertina: Illustrazione di Marina Sagona
Casa editrice: Minimum fax
Qui è possibile leggere le prime pagine di mosca più balena

Mosca più balena – Valeria Parrella

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Quarta di copertina / Trama

Un’aspirante «signora bene» appena maggiorenne trascorre il suo tempo in compagnia di un camorrista sognando di gestire una boutiique in franchising. Un trentacinquenne cocainomane vive con la mamma e organizza sgangheratissime campagne elettorali. Il progressismo «volteriano» di due genitori è costretto a naufragare davanti allo scetticismo della giovane figlia e alle convinzioni di comari, fattucchiere, bidelle. La Napoli raccontata da Valeria Parrella ha poco della città dolente, statica, incastrata nelle sabbie mobili di un meridione da cartolina. È al contrario un posto vivo, febbrile; un vero e proprio «generatore di storie» che contiene appartamenti di lusso e discariche a cielo aperto, terremoti e conseguenti gare di appalto, concorsi pubblici, centri sociali, concerti, miscugli etnici, storie d’amore. Con questi sei racconti, nel 2003, ha fatto il suo esordio la penna precisa, veloce, pungente e originalissima di una delle migliori scrittrici italiane degli ultimi anni.
(Ed. minum fax)