Commedia nera n. 1 – Francesco Recami

«Caro,mi passeresti la marmellata di mirtilli, per favore? E già che ci sei, anche il burro?».

Incipit Commedia nera n. 1

«Caro,mi passeresti la marmellata di mirtilli, per favore? E già che ci sei, anche il burro?».
L’uomo in pigiama a righe eseguì, ma era chiaro che aveva ben altro per la testa.
«Senti caro, sii gentile, non è che mi prepareresti una spremuta d’arancia?
Scegli le più rosse, mi raccomando… Anzi, non ti sia d’obbligo, fanne due bicchieri, uno anche per Gianni».
L’uomo in pigiama si alzò in piedi e strascinando le pantofole sul pavimento lucidato della sala da pranzo andò in cucina.
Mentre si dava da fare con lo spremiagrumi masticava amaro. Portò le due spremute in tavola.

Incipit tratto da:
Titolo: Commedia nera n. 1
Autore: Francesco Recami
Casa editrice: Sellerio

Libri di Francesco Recami

Copertina di Commedia nera n. 1 di Francesco Recami

Quarta di copertina / Trama

Un legame coniugale opprimente, un doppio vincolo, una prigionia psicologica che si trasforma inevitabilmente in una vera prigione dalla quale l’unica evasione possibile è il delitto. La storia narrata in questo romanzo potrebbe essere alla Patricia Highsmith, una relazione angosciosa che corre indissolubile verso l’abisso che aspetta. Solo che Recami ne fa una commedia nera, in cui si irride la morte perché la si teme, finché è la morte beffarda a prendersi gioco di tutti.
La coppia: Antonio Maria Cotroneo, titolare di una avviata sartoria di famiglia, e Maria Antonietta, una prorompente bellezza ammirata da tutti. Ma questo durante il fidanzamento. Poi il matrimonio; e il corso dei rapporti reciproci spinge lui a seppellirsi in casa e lei a esercitare una tirannia sempre più assoluta, quasi sadica: come un maltrattamento familiare al femminile. Prepotente, virilmente razionale e violenta, infedele in modo provocatorio, pronta a chiudere ogni spiraglio di vita in una claustrofobia di una parte sola, quella del marito, mentre lei, la moglie, è impegnata in una vita professionale gratificante o addirittura prestigiosa. In questo rovesciamento paradossale degli stereotipi maschili e femminili di un malmatrimonio, cosa può fare Antonio Maria? Uomo «dilaniato, dimidiato, diviso, tra un essere pensante e razionale e un essere emotivo e attanagliato dalla paura», escogita prima fughe, poi piccole vendette, infine progetti omicidi, cervellotici esorbitanti e fallimentari quanto quelli del Coyote dei cartoni con cui ama identificarsi. Ma cosa succede a stuzzicare la morte?
Con Commedia nera n. 1 Francesco Recami inizia un ciclo centrato sui più correnti incubi sociali, con una struttura narrativa a teatro boulevardier, a commedia mondana, per divertire, cioè letteralmente per deviare i loro fantasmi, deformarli attraverso la comicità dell’equivoco e il paradosso del rovesciamento del buono con il cattivo.
(Ed. Sellerio; La memoria)

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