I prati dopo di noi – Matteo Righetto

Incipit I prati dopo di noi – Matteo Righetto

Incipit I prati dopo di noi

Il giorno in cui Bruno fu costretto a partire si trovava nel bosco.
Era mattina presto. I raggi già scaldavano l’aria e facevano esalare dal terreno e dai muschi il vapore residuale dell’umidità notturna, quando Uto raggiunse il fratello minore in prossimità di un bivio in una faggeta sofferente e assetata.
Bruno era sdraiato per terra, prono, incantato a osservare un formicaio brulicante.
Uto gli si avvicinò lentamente, per non spaventarlo.
Si schiarì la voce e con una certa insistenza disse:
“Adesso dobbiamo andare”.

Incipit tratto da:
Titolo: I prati dopo di noi
Autore: Matteo Righetto
In copertina: illustrazione di Francesco Camporeale
Casa editrice: Feltrinelli
In copertina: Illustrazione di Francesco Camporeale
Qui è possibile leggere le prime pagine di I prati dopo di noi

I prati dopo di noi - Matteo Righetto

Quarta di copertina / Trama

Mentre le pianure arroventate sono in fiamme, la montagna rappresenta l’ultimo, precario, rifugio. E in un monastero alle pendici dei monti vive Bruno, un ragazzo gigantesco, “magro e alto come un ontano verde”, che si sente particolarmente legato agli animali minuti, insetti soprattutto: “Mio papà diceva,” racconta a chi gliene chiede il motivo, “che i più grandi devono prendersi cura dei più piccoli”. La sua mansuetudine, lo sguardo fantasioso e candido fanno sì che a molti sembri uno sciocco, eppure sono proprio quelle doti a renderlo capace di comprendere cose che ai più non è dato vedere né sentire. Nell’abbazia gli viene così affidata la cura degli apiari, fondamentali per il pregiato miele, la propoli, l’idromele, gli unguenti e la cera delle candele. Ma le api sono preziose anche perché è grazie a loro che la natura può rigenerarsi, e Bruno ne diventa fedele custode.
Sulle Alpi vive anche il vecchio Johannes. Convinto che il pianeta stia per soccombere a causa dell’avanzata dei nuovi barbari, parte per l’Ortles, la montagna sacra che la leggenda vuole abbia un tempo ospitato in perfetta armonia uomini, animali e piante. Nel cammino verso il sacro monte, Johannes e Bruno sono destinati a incontrarsi fra loro e con Leni, una vivace bambina sordomuta rimasta sola al mondo.
Una storia simbolica sul destino dell’umanità, nutrita dell’amore per l’ambiente, popolata da personaggi vivissimi e raccontata da Matteo Righetto con il suo talento eccezionale nella rappresentazione della natura e dell’avventura.
(Ed. Feltrinelli)

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