Di questo mondo e degli altri – José Saramago

Incipit Di questo mondo e degli altri – José Saramago

Incipit Di questo mondo e degli altri

Non è una storia di fantasmi, sebbene sia una storia dell’altro mondo. E potrei raccontarla tanto in quattro frettolose righe, come riempiendo fogli su fogli, questa cronaca e un’altra, e le successive, all’infinito, fino alla resa e alla desistenza. Perché so in anticipo che tutto quel che dico o dirò non basterà a far affiorare neppure il contorno luminoso dell’apparizione notturna. È questo il difetto delle parole. Stabiliamo che non c’è altro mezzo d’intenderci e di spiegarci, e finiamo con lo scoprire che restiamo a metà della spiegazione e così lontani dal comprenderci che sarebbe stato molto meglio lasciare agli occhi e al gesto il loro peso di silenzio. Forse anche il gesto è un di più. In fin dei conti, non è altro che il disegno di una parola, il muoversi di una frase nello spazio. Ci restano gli occhi e il loro accesso privilegiato alle apparizioni.
(L’apparizione)

Incipit tratto da:
Titolo: Di questo mondo e degli altri
Autore: José Saramago
Traduzione: Giulia Lanciani
Titolo originale: Deste Mundo e do Outro
Casa editrice: Einaudi

Libri di José Saramago

Di questo mondo e degli altri – José Saramago

Quarta di copertina/Trama

Che Saramago sia uno straordinario inventore di storie, lo mostrano appunto già le cronache, suo primo, pieno e regolare esercizio della prosa. E’ quello delle cronache un universo tematico senza frontiere, dove in filigrana si scorgono nella loro figurazione embrionale personaggi, situazioni, immagini, colori, fantasie, linguaggio, inventiva, ironia, dei suoi romanzi a venire. E’ lo stesso autore, del resto, ad affermare che «Esta la tudo», ovvero il cammino percorso nei romanzi che lo faranno scrittore internazionalmente famoso è tutto tracciato in quelle lontane microstorie.
Saramago penetra nella realtà delle cose come se si immergesse in un fluido resistente, avvertendone le asperità e le dolcezze; ne insegue, lui che ha per “dovere e vocazione di negare l’insignificanza”, un senso – il senso -, lottando contro le correnti dell’abitudine e del preconcetto, riservando alle cose, sempre, «un’attenzione morbosamente acuta». E’ questo, in fondo, lo spirito che informa il caleidoscopico mondo delle cronache, un mondo dove i fili del presente si intrecciano con un passato mai perso, dove la rappresentazione simbolica trascorre nella concretezza cronachistica o nel pathos memoriale, e si scopre con emozione, commozione, stupore, godimento che «il mondo e quanto esso contiene non è poi quel poco che la gente crede». (Giulia Lanciani)
(Ed. Einaudi)

Incipit Di questo mondo e degli altri – José Saramago

Cronologia opere e bibliografia di José Saramago