Il tuo sguardo illumina il mondo – Susanna Tamaro

Caro Pierluigi,
fino a ieri la casa e i campi erano immersi nel gelo.

Incipit Il tuo sguardo illumina il mondo


Caro Pierluigi,
fino a ieri la casa e i campi erano immersi nel gelo. Se uscivo a camminare, a ogni mio passo il suolo scricchiolava. Se entravo nel bosco, mi avvolgeva quel silenzio che solo l’inverno profondo sa donare al mondo. Ogni cosa è sospesa, ogni cosa è raccolta. È questo il tempo che amo. Il tempo in cui il pensiero si fa chiaro e il cuore viene preso da una leggerezza infantile. Non sembrano esserci ombre, né minacce di crolli improvvisi. Tutto è luminoso, e di questa luce non è possibile dubitare.
Poi ci sono giorni come oggi. Giorni in cui il cielo è opaco e rivela l’improvvisa nudità degli alberi. Che cosa resta di loro, se non un groviglio di linee? I castagni e le querce della collina di fronte non sembrano molto diversi da una fila di aste tracciate da una mano incerta. Una mano che sembra aver perso la pazienza e ha cominciato a colpire con rabbia il foglio, riempiendolo di righe sottili: tronchi, rami, fuscelli, quel che rimane di loro dopo la grande spoliazione autunnale. Le foglie cadute sono ancora ai loro piedi, tengono calde le radici e le minuscole creature che, in quell’insperato tepore, trovano riparo. A noi che vi camminiamo sopra ricordano invece con una certa spietatezza la transitorietà della vita.
Tutto cambia, tutto si trasforma.

Incipit tratto da:
Titolo: Il tuo sguardo illumina il mondo
Autrice: Susanna Tamaro
Casa editrice: Solferino

Libri di Susanna Tamaro

Copertina di Il tuo sguardo illumina il mondo di Susanna Tamaro

Quarta di copertina / Trama

«Gli anni della nostra amicizia sono stati per me gli anni della grande libertà. Libertà di essere come sono» scrive Susanna Tamaro a Pierluigi Cappello, il poeta scomparso nel 2017, tenendo fede a una promessa che si erano fatti prima che la malattia li separasse. Quella di scrivere un libro insieme.
Il libro è questo. Un libro delicato, profondo e commovente che ripercorre gli anni brevi e intensi della loro amicizia. Un’amicizia speciale, limpida e luminosa, riflessiva e inquieta, capace di analizzare la tormentata complessità di questi tempi, senza lasciarsene mai sopraffare. Un’amicizia suggellata anche da due modi diversi di affrontare la disabilità. Per Pierluigi, l’essere costretto su una sedia a rotelle, a causa di un incidente avvenuto da ragazzo. Per Susanna, una sindrome neurologica che l’ha confinata, fin dai primi anni di vita, in una dimensione di fragilità e solitudine.
Un libro capace di affrontare le asprezze dell’adolescenza, la crudeltà che si abbatte sui diversi, sulle persone sensibili, su chi non si arrende alla banalità del male. Un libro che racconta anche l’amore, la capacità di cambiare e la salvezza che passa attraverso la scoperta delle parole. Un libro che non ha paura di parlare dell’anima e del mistero che ci avvolge, della vita e della morte, e del senso profondo del nostro esistere.
(Ed.Solferino)

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