La matematica è politica – Chiara Valerio

Incipit La matematica è politica – Chiara Valerio

Incipit La matematica è politica

Bisogna dar ragione a Bertrand Russell quando osserva: le matematiche sono quella scienza, in cui non si sa di che cosa si parla e in cui non si sa se ciò che si dice sia vero. Ecco, in tale incertezza, si capisce che per raggiungere un qualche risultato bisogna mettere a punto un metodo. C’è poi un’altra considerazione, ben espressa da Luciano De Crescenzo in un aneddoto attribuito a Renato Caccioppoli e che qui riporto come la ricordo: uno studente, durante un esame di risposte stentate, confessa al professore di essere innamorato della matematica e il professore risponde, in napoletano: – Guaglio’, ma nun si’ ricambiat’.

Incipit tratto da:
Titolo: La matematica è politica
Autrice: Chiara Valerio
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di La matematica è politica

La matematica è politica - Chiara Valerio

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La matematica rivista come prassi politica, e non solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia: come la democrazia si fonda su un sistema di regole, crea comunità e lavora sulle relazioni. Come la democrazia, la matematica amplia ma non nega. Studiando matematica si capiscono molte cose sulla verità. Per esempio che le verità sono partecipate e pertanto i principî di autorità non esistono; che le verità sono tutte assolute ma tutte transitorie perché dipendono dall’insieme di definizione e dalle condizioni al contorno. Svolgere un problema matematico è un esercizio di democrazia perché chi non accetta l’errore e non si esercita nell’intenzione di capire il mondo non riesce né a cambiarlo né a governarlo. Chiara Valerio tesse in un pamphlet polemico un parallelo tra matematica e democrazia, due aree che non subiscono la dittatura dell’urgenza.
(Ed. Einaudi; Vele)

La matematica è politica – Audiolibro - Valerio