Achille piè veloce – Stefano Benni

L’uomo con i libri sottobraccio uscì di casa e il mondo non c’era.

Incipit Achille piè veloce

L’uomo con i libri sottobraccio uscì di casa e il mondo non c’era.
Guardò meglio e vide che c’era ancora, ma una fitta nebbia lo nascondeva, forse per salvarlo da qualche pericolo. Era il solito mondo e l’uomo ne vide alcuni dettagli ai suoi piedi: una crepa sul marciapiede, un brandello di aiuola, una foglia morta per i poeti, palminervia per i botanici, caduta per gli spazzini. Poi gli apparvero il tronco di un albero, lo scheletro di una bicicletta senza ruote e una luce gialla al di là della strada.
Lì si diresse.

Incipit tratto da:
Titolo: Achille piè veloce
Autore: Stefano Benni
Casa editrice: Feltrinelli

Libri di Stefano Benni

Copertine di Achille piè veloce di Stefano Benni

Quarta di copertina / Trama

Ulisse, giovane scrittore con un libro alle spalle, scarso futuro e incerto presente, lavora in una piccola casa editrice a fatturato zero. È ossessionato dagli “scrittodattili” (pare che nessuno, proprio nessuno, si esima dal cimento della scrittura) e si riconosce “poligamo politropo” (vale a dire che, malgrado la bella Pilar, signora del suo cuore, cede volentieri a effimere avventure). Un giorno riceve una lettera misteriosa. “Egregio signor Ulisse. Le scrivo per tre motivi. Il primo e che lei ha un nome omerico come me…” Chi scrive e Achille. Un ragazzo malato, deforme, inchiodato davanti a un computer, che paga con la volontaria reclusione domestica la minaccia sempre incombente di un internamento clinico. Chiede un incontro. Ulisse ci sta. Achille e colto, vitale, curioso, impudico. Di Ulisse vuole sapere tutto, e in particolare vuole sapere tutto dell’intrepida Pilar, sudamericana in attesa di permesso di soggiorno. Ulisse parla. Senza reticenze. E Achille risponde digitando sulla tastiera. Nella semioscurita di una stanza in cui il mondo entra con il clangore di armi lontane. La loro e una sbilenca, strana, amicizia. Un’amicizia fra eroi, in cui l’emerso e il sommerso sembrano coincidere in un’unica figura. Combattono insieme una grande battaglia, una di quelle battaglie che ha il suono mitico delle antiche gesta. Stefano Benni desta dall’ombra di un mondo tetramente allo sfascio la luminosa nerezza della sfida, il riso liberatorio sull’orlo dell’abisso. Commuove e inquieta. Non ci lascia in pace. E ci regala un personaggio che non si fa dimenticare.
(Ed. Economica Universale Feltrinelli)

Cronologia opere e bibliografia di Stefano Benni