L’anno dell’uragano – Joe R. Lansdale

Incipit L'anno dell’uragano – Joe R. Lansdale

Incipit L’anno dell’uragano

Ore 18.30
In un pomeriggio più caldo di due ratti che trombano in un calzino di lana, John McBride, uno e ottantacinque abbondanti, quasi cento chili, le manone come prosciutti, un fisico da cinghiale selvatico e un carattere dello stesso genere, arrivò all’isola di Galveston col traghetto che veniva dalla costa del Texas; aveva una sei colpi sotto il soprabito e un rasoio in una scarpa.
Mentre il traghetto attraccava, McBride mise giù la valigia, si tolse la bombetta, prese un bel fazzoletto bianco nuovo di zecca da una tasca del soprabito, lo usò per asciugare l’inceratino della bombetta, poi per detergersi il sudore dalla fronte, quindi se lo passò sui radi capelli neri per rimettersi infine il cappello.

Incipit tratto da:
Titolo: L’anno dell’uragano
Autore: Joe R. Lansdale
Traduzione: Umberto Rossi
Titolo originale: The Big Blow
Casa editrice: Fanucci

Libri di Joe R. Lansdale

L'anno dell’uragano – Joe R. Lansdale

Incipit The Big Blow

6:30 p.m.
On an afternoon hotter than two rats fucking in a wool sock, John McBride, six-foot one-and-a-half, 220 pounds, ham-handed, built like a wild boar and of similar disposition, arrived by ferry from mainland Texas to Galveston Island, a six-gun under his coat and a razor in his shoes.
As the ferry docked, McBride set his suitcase down, removed the bowler, took a crisp white handkerchief from inside his coat, wiped the bowler’s sweat band with it, used it to mop his forehead, ran it over his thinning black hair, and pu his hat back on.

Incipit tratto da:
Title: The Big Blow
Author: Joe R. Lansdale
Publisher: Gere Donovan Press
Language: English
Incipit L'anno dell’uragano – Joe R. Lansdale

Quarta di copertina / Trama

1900: Galveston è una ricca città costiera del Texas dove le differenze di razza corrono parallele a quelle sociali. I bianchi ricchi amano la boxe, ma si divertono anche a vedere i neri che si ammazzano di botte in una versione tutta sudista dei combattimenti di gladiatori. La situazione si fa esplosiva quando ‘Lil’ Arthur, afroamericano dalla spaventosa forza fisica, sconfigge in un combattimento semiclandestino il più forte pugile bianco della città, Forrest Thomas: i ricchi soci dello Sporting Club non possono accettare il fatto compiuto, meno di tutti mister Beems, presidente del club, legato a Forrest da una torbida relazione. Per riparare al danno fatto non c’è che una soluzione: chiamare dal nord perché combatta contro ‘Lil’ Arthur un pugile yankee, Jim McBride, bianco, razzista, sarcastico e violento, un vero e proprio delinquente che gira con una pistola e un rasoio in tasca, ma anche boxeur di talento e aspirante campione del mondo. Mentre l’attesa per il grande match si fa spasmodica, su Galveston incombe un uragano del quale non s’è mai visto l’uguale nel Golfo del Messico e che sta per scatenare la sua furia devastatrice sulla città… Altre storie s’intrecciano a formare un ricco affresco nel quale ribollono tutti gli ingredienti della classica storia di Lansdale: la violenza, la sfida all’ultimo sangue, il sesso, i rapporti razziali, le meschinità e gli odi della provincia americana. Ma su tutto giganteggia il mito della boxe delle origini e si staglia la figura di ‘Lil’ Arthur, che entrerà nella leggenda del pugilato col nome di Jack Johnson, primo campione del mondo di pugilato di colore (1908) e personaggio epico nella cultura afroamericana.
L’anno dell’uragano è un romanzo del Lansdale più attento e impegnato, nel quale viene ancora una volta dissotterrato uno di quei frammenti di storia americana che spesso in Italia sono poco conosciuti e che gli Stati Uniti fingono spesso di dimenticare.
(Ed. Fanucci; Immaginario Dark)

Cronologia opere e bibliografia di Joe R. Lansdale